"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

martedì 19 maggio 2009

Se questo è un popolo..

Così, forse, Silvio Berlusconi.
La mia impunità è la vostra impunità.
Evasori, abusivi, raccomandati, tangentisti, zozzi di ogni risma unitevi tutti e votatemi.
La vostra impunità è la mia impunità.

E voi che siete il mio PD, e come Ulisse aspettate le sirene, forti di un dotto consiglio, vi accingete a servirmi come mai avrei osato sperare.
Temevo e, ad un tempo confidavo, che voi foste uomini e non bruti.
Bruti, apprendo, più di quanto questa nefasta Italia potesse temere.
Un inganno umano, più di quanto non sia io.
Io, il nulla del nulla.
Io che, mai, avrei potuto varcare il soglio del terreno governo.
Eppur mi muovo.
Indisturbato.
Ampie sale si aprono al mio cospetto e mi si gonfia il petto.

E voi, miseri schiavi, che neppure chiedete pietà.
E addirittura mi abbracciate, ignari, al funerale dei vostri figli.
Abbracciate me, un carnefice, come fossi un salvatore.
E, stolti, credete alle mie ingannevoli parole.
Vuote e facili come un vaso senza fiori né acqua.

Mai avrei immaginato che io, il nulla del nulla, potessi apparire il tutto.
Neanche nei miei sogni, i più sfacciati, ero mai arrivato ad aspirare a tanto.

Eppur mi muovo.
Potente.

Potente al punto da affrontare con sdegno una sentenza che, al di là di ogni ragionevole dubbio, mi consegna alla storia come un criminale.

Ma la storia non è che il domani, io sono oggi.

'Voi' siete oggi.
Guardate me.
Eccomi, su tutti i tg.
Non mi sottraggo.
Guardatemi.

Io sono il nulla del nulla.
Un corruttore, ipse dixit.
Ma chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra.
E voi scagliereste le pietre contro colui che vi ha salvati?
Io vi ho sollevato dalle vostre responsabilità.
Io vi ho sollevato da ogni dovere.
Voi siete, oggi, più corrotti del corruttore.
Senza di me, voi sareste perduti.
Voi siete il nulla del nulla, esattamente come me.
Il vostro destino è il mio destino.

Negare, negare tutto, negare anche l'evidenza.
E minacciare, tuonare, all'occorrenza punire..

Io non ho più bisogno di avvocati.
Io ho voi, poveri stolti.
E non vi cambierei con nessun avvocato al mondo.

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