"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

sabato 16 maggio 2009

Il PIL scende del 5.9%, si parla di caduta libera..

Io non sono un'economista e faccio una gran fatica a capire cosa stia succedendo.
Premesso che il comitato d'affari ha già messo in conto che la crisi la paghiamo noi, poveri disgraziati, mi chiedo se si siano fatti bene i conti.
Oltre certi limiti, è compromessa anche la loro posizione.
Apprendo, soprattutto dall'informazione in rete, alcuni dati chiave: il pil decresce, le imprese chiudono, il debito pubblico aumenta ed aumenta anche l'evasione fiscale, nessun piano di risanamento, nessun piano di riconversione industriale, nessun investimento strutturale, soldi pubblici messi a disposizione della Fiat e delle banche, mi verrebbe da dire, a casaccio, senza un 'disegno' economico e senza nessuna garanzia di un effettivo e razionale rilancio delle imprese.
Nessun piano antimafia, impunità dei responsabili della crisi, taglio a tutti i servizi pubblici..
Così affondiamo tutti, pure loro.
Io vorrei capire bene se questi ci fanno o ci sono.

4 commenti:

  1. http://kratiasinedemos.ilcannocchiale.it

    Qui,il testo dell'intervento-base ed i commenti completi

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  2. La cosa ... Visualizza altroè fuori dal loro controllo è questo gli ricadrà come una mannaia sul collo :-) Questa è la mia ragionevole speranza.
    Non è che minimizzando le cose si risolva niente. Il Pil in decrescita significa regressione, ma questo implica anche minori entrate fiscali perchè nè i disoccupati, nè le aziende che chiudono, tagliano la produzione, o vanno all'estero, generano entrata fiscale. La spesa pubblica, se non decresce in proporzione, e non lo fa, può esserre finanziata solo con il debito, che però significa interessi passivi e stampare moneta, quindi casini su casini. Il meccanismo di scaricare tutto sui contribuenti non funziona più, bisognerà inevitabilmente rivedere un bel pò di cose e, finalmente, i veri nodi verrano al pettine. Allacciate le cinture... turbolenze in arrivo ;-)

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  3. « Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow Jones né i successi del Paese sulla base del Prodotto Interno Lordo. Il PIL comprende l'inquinamento dell’aria, la pubblicità delle sigarette, le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine del fine settimana… Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari. Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione e della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia e la solidità dei valori familiari. Non tiene conto della giustizia dei nostri tribunali, né dell'equità dei rapporti fra noi. Non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio né la nostra saggezza né la nostra conoscenza né la nostra compassione. Misura tutto, eccetto ciò che rende la vita degna di essere vissuta »

    (Robert Kennedy - Discorso tenuto il 18 marzo 1968 alla Kansas University)

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  4. Concordo pienamente.
    Necessita sempre più gente "esperta" che ci guidi alla comprensione di problematiche fuori dalla nostra portata.
    Ognuno,e per fortuna,ha sue specificità ed è giusto metterle al servizio degli altri.
    Grazie!

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