"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

martedì 1 dicembre 2009

No Berlusconi Day - 5 dicembre 2009. Il Comunicato del Coordinamento iniziative dei gruppi antiberlusconiani di Facebook.

 

COMUNICATO UFFICIALE SULLA MANIFESTAZIONE NO BERLUSCONI DAY


Chi Vi scrive è il Coordinamento iniziative dei gruppi antiberlusconiani di Facebook, la cui mobilitazione è iniziata a maggio quando più persone già attive da tempo su Facebook si sono riunite e incontrate dal vivo per proporre, discutere, condividere, decidere sulle iniziative da adottare per concorrere attivamente al risanamento della vita politica e sociale, partendo dal risveglio delle coscienze, allo scopo di rinnovare la classe dirigente.
Nella consapevolezza che il sistema è marcio e perciò va combattuto, la nostra battaglia è iniziata a partire da colui che:
sta smantellando lo stato di diritto, facendo leggi a proprio uso e consumo;
ha condannato il Paese ad un inaccettabile declino culturale;
pensa di essere il padrone dell’Italia;
vuole affossare ogni ricordo di democrazia, ogni cultura antagonista e diversa dall’unico pensiero.
La più significativa ed evidente espressione del marcio del sistema è Silvio Berlusconi ed è per questo che la nostra mobilitazione contro di lui, iniziata a maggio con la costruzione del sito berlusconisidimetta.org, non poteva non coinvolgerci nella manifestazione del 5 dicembre.
Abbiamo fin da subito cercato la collaborazione con tutti gli utenti anche virtuali, nascosti persino dietro nick, purché la manifestazione fosse organizzata nel migliore dei modi e desse luogo ad una grande mobilitazione pacifica e decisa contro Berlusconi e il berlusconismo.
La nostra collaborazione purtroppo non è potuta essere attiva perché è stata impedita dal comitato virtuale NBD, autoproclamatosi padrone della manifestazione, non disposto ad ascoltare le opinioni del popolo della rete, che ha dato all’evento No Berlusconi Day l’impronta di un marchio privo di contenuti, tramite un’operazione di puro marketing in perfetto stile berlusconiano.
In realtà, il comitato NBD rappresenta solo stesso e non è espressione della rete che si è seriamente e democraticamente mobilitata per garantire il successo della manifestazione No Berlusconi day.
Nonostante i partiti abbiano formalmente riconosciuto titolarità e spazio alla rete nella definizione dei contenuti e delle modalità di svolgimento della manifestazione, la rete non ha avuto la concreta possibilità di esprimersi in modo democratico e trasparente.
Ad oggi ancora non esiste una rete in grado di esprimere strutture, rappresentanze e proposte o progetti concreti sul piano contenutistico. Un limite cui però si sarebbe potuto ovviare, almeno in parte, tramite un sito, simile al nostro, per ospitare proposte, discussioni, contributi, votazioni, ecc. destinate a costruire insieme il No Berlusconi Day, garantendo, compatibilmente con il poco tempo disponibile, la più ampia pluralità possibile delle voci del web.
La nostra amarezza e delusione è tanto più forte proprio perché dalla nostra esperienza abbiamo maturato la fiducia che la rete sia realmente in grado di offrire nuovi e validi strumenti di democrazia diretta, che possa dare un nuovo input anche alle tradizionali strutture dei partiti, favorendo un dialogo diretto e trasparente con gli stessi e offrendo loro un contributo importante, in un lavoro di squadra necessario, ora più che mai. La rete, come stiamo vedendo tutti, è un luogo in cui è possibile garantire la libera e spedita fruibilità di informazioni, conoscenza, approfondimenti, dibattiti, scelte consapevoli; in essa i cittadini hanno modo di incontrarsi, confrontarsi ed organizzarsi in tempo reale, di dar vita ad iniziative concrete su specifiche tematiche e difesa dei diritti, o per unirsi in un fronte unico, spezzando il divide et impera.
Per questo abbiamo ritenuto importante testimoniare e rendere noti quelli che a noi sono parsi dei tentativi di ridurre la rete ad una televisione dei poveri, cioè un mezzo per acquisire consensi passivi in stile berlusconiano, con scopi che restano oscuri. 
Abbiamo visto crescere le adesioni a questo evento e sempre di più ci stiamo convincendo che, sia pure col tempo e con l’impegno, la rete può dare un importante contributo perché l’Italia si rialzi in piedi.
Il 5 dicembre, secondo noi, può e deve essere solo l’inizio ed è anche per questo che abbiamo impiegato tutte le nostre facoltà, risorse, energie fisiche e mentali affinché l’evento No Berlusconi Day coinvolgesse numerose associazioni della società civile e comuni cittadini animati da passione civica.
Convinti che la nostra mobilitazione e di tantissimi sconosciuti cittadini onesti contro il sistema berlusconiano sia sempre di più indispensabile e doverosa, scendiamo in piazza uniti, superando qualunque divisione, per chiedere le dimissioni di Berlusconi in quanto espressione di un sistema di potere illiberale ed antidemocratico, con la consapevolezza che il berlusconismo ha penetrato in profondità il Paese e che occorreranno anni per riscattarci da un modello culturale degradato e degradante, di cui Berlusconi è espressione, ma che affonda le sue radici nella storia del nostro Paese, che trova terreno fertile nel feudalesimo internazionale e che come un eterno Gattopardo, cinicamente, si fa beffe di noi.


Simonetta Colucci, Kristel Kaaber, Barbara Gasbarrini, Maurizio Zaffarano, Giovanni Di Blasi  (per “Mobilitazione Nazionale per chiedere le dimissioni di Berlusconi”) 
Susanna Ambivero e Ruggiero Lauria (per “Berlusconi non è il mio presidente”) 
Michele Molisso (per “Sorry Barack for our prime minister…”) 
Carlo Amabile, Antonella Codiglioni; Claudia Moriggi, Liborio Martorana, Giandiego Marigo (per “CONTRO IL GOVERNO DELLA VERGOGNA, per il rilancio della sovranità popolare”) 
Ruggiero Lauria (per “Lui ha le televisioni, noi abbiamo Internet... possiamo batterlo”)  
Annalinda lupis (per “COORDINAMENTO 31 MAGGIO 2009”)

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