"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

sabato 13 febbraio 2010

Io non finanzio Berlusconi

Pacchetto sicurezza ronde e respingimenti, bavaglio all'informazione e alla rete, festini privati organizzati con aerei di Stato, svendita Alitalia, concentrazione intollerabile dell'informazione, conflitto d'interessi, occupazione della Rai, lodo Alfano, legittimo impedimento e processo breve, insulti ai Magistrati che fanno il proprio dovere, processi Mills e Dell'Utri, demolizione della scuola pubblica con i provvedimenti della Gelmini, testamento biologico e caso Eluana, abolizione dei limiti alla caccia, edilizia fai da te, eliminazione dello strumento delle intercettazioni, attacchi alla Costituzione e svilimento degli organi costituzionali, corruzione dilagante, centrali nucleari, privatizzazione della Difesa e della Protezione civile. Dobbiamo continuare l'elenco?

E noi cittadini democratici cosa facciamo? Fino a quando continueremo ad aspettare passivamente che vengano completamente annientati i residui spazi di libertà e di democrazia di questo Paese? Fino a quando continueremo ad accettare leggi, provvedimenti e comportamenti contrari all'interesse generale e che offendono la sensibilità dei cittadini onesti? Fino a quando tollereremo l'arroganza, la prepotenza e la volgarità di queste destre?
Se ancora non si vede all'orizzonte un'opposizione vera a questo sistema che si giova di tante complicità anche a sinistra, se le manifestazioni di piazza spesso si riducono al valore di semplice testimonianza, scegliamo almeno di colpire le tasche del responsabile 'visibile' di tutto questo: boicottiamo le TV di Berlusconi!
Canale 5, Rete 4, Italia 1, le reti a pagamento del digitale terrestre. Berlusconi ha fondato il proprio potere sulle tv, i quadri del proprio partito vengono dalla sue aziende, con le tv ha plasmato i propri elettori, con le tv ha costruito gran parte della propria forza economica. Colpirlo ora e subito nel cuore del suo potere è una delle poche forme di pressione e di protesta che abbiamo. Una protesta misurabile in termini di auditel. Chi continua a guardare le tv di Mediaset (anche i programmi apparentemente più aperti o di puro intrattenimento) è complice di Berlusconi e di queste destre.


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