"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

giovedì 25 marzo 2010

L'eversore - Nessuno ci può censurare, nemmeno lui

di Andrea Demontis

La verità gli fa male, lo sappiamo. Sono proprio allergici alla realtà dei fatti, la violentano quotidianamente, gli prudono le mani solo a sentirne il nome. Hanno il potere di ribaltarla, di corromperla, ma non riusciranno mai a cancellarla. Anche il loro (suo) potere di mettere a tacere gli oppositori, però, va scemando, e ha subito un contraccolpo che rimbomba prepotentemente nei loro (suoi) padiglioni auricolari. Le pressioni di Silvio Berlusconi nei confronti degli organi di garanzia delle comunicazioni, dei direttori generali e dei telegiornali della Rai hanno avuto il loro perchè, sono servite a mettere il bavaglio ai “fomentatori d'odio” per tutto il mese precedente alle elezioni regionali, ma si sono trasformate in un boomerang devastante.
Domani sera andrà in onda “Rai per una notte”, la serata/trasmissione fortemente voluta da Michele Santoro in risposta alla censura che vige nei confronti dei programmi di approfondimento giornalistico come Annozero, Ballarò, Porta a Porta e Ultimaparola. Lo spettacolo andrà in scena al Paladozza di Bologna, già sold out da qualche giorno, e sarà trasmesso in ogni dove, tranne che nelle tre reti Rai. Non ne sentiremo la mancanza. Decine di siti, invece, saranno connessi e manderanno in diretta streaming le immagini dell'evento. Il blog del Fatto Quotidiano, Repubblica.it, Corriere.it, Sky.it, Unità.it, tanto per citarne alcuni, permetteranno a milioni di telespettatori di spegnere la tv e di accendere il web, un primo passo verso il futuro. Per chi invece fosse troppo affezionato al tanto caro tubo catodico, Current, Sky Tg 24, Rai News 24, YouDem Tv e tante altre reti minori saranno collegate in diretta con Bologna.

E' uno schiaffo senza precedenti all'intolleranza di stampo berlusconiano verso le voci dissidenti, la dimostrazione che i suoi metodi sono ormai inefficienti, obsoleti. Il bavaglio, che nelle ultime settimane ci ha lasciato orfani di quei tanto criticati e odiati “pollai” televisivi, è stata la più grande pubblicità per la libertà d'informazione mai andata in scena prima. Berlusconi, cucendo la bocca dei suoi oppositori, ha ottenuto, invece del silenzio sulle sue inchieste giudiziarie e sugli ultimi scandali pubblici, l'effetto opposto e contrario. Santoro ha sfondato il muro facendosi portavoce del movimento e realizzando un incubo che il Nano non si sarebbe mai immaginato di poter sognare. E' troppo vecchio, è un relitto, sottovaluta la rete, non si aspettava una simile reazione e, soprattutto, non immaginava minimamente che proprio la trasmissione a lui più avversa, Annozero, sarebbe andata comunque in onda. Tutti parlano dell'evento che andrà in scena giovedì sera, chiunque è ora cosciente del fatto che nemmeno la persona più potente della nazione può zittire la volontà dei cittadini di essere informati correttamente e che nessuno è in grado di ridurre la libertà di parola ai grotteschi editoriali del fido Minzolini. E' una vittoria schiacciante della democrazia. La trasmissione sarà trasmessa nelle piazze, negli hotel, nei circoli, nei cinema, anche nei sottoscala probabilmente. Nella serata di domani milioni di persone si riuniranno, guarderanno, ascolteranno, si faranno una loro opinione su ciò che sta accadendo ultimamente nel BelPaese. Società civile uno, Berlusconi zero. E' una conquista fondamentale per il nostro stato democratico, la più importante, molto più significativa delle mobilitazioni viola, in ogni caso encomiabili, che hanno invaso le piazze delle città. In piazza vanno tutti, anche i dittatori. Su internet no. Il web è un posto per persone intelligenti. Una manifestazione può rivelarsi fine a se stessa, si corre il rischio di “cantarsela tra simili”. Essere più forti di una censura è sintomo di forza, di progresso, di coraggio, e internet è la risposta. La rete è presente e futuro della democrazia e mai più nessun “editto bulgaro” potrà far tacere giornalisti, scrittori, comici e menti libere per così tanto tempo. Berlusconi non ha più armi, son finite le munizioni, spara a salve. E' impotente di fronte ad un simile evento, ed è forse la prima volta che la figura di questo capo carismatico viene ridimensionata in tal modo. Dobbiamo ringraziarlo per la prima volta nella nostra vita: senza le sue pressioni e senza i suoi deliri di onnipotenza niente di tutto ciò sarebbe stato possibile.
Ma lo smacco più grande è che per una notte tutti i suoi nemici, anche quelli che più avevano subito il colpo dell'editto bulgaro del 2002, saranno riuniti davanti a milioni di spettatori. Ci sarà Daniele Luttazzi, finalmente. Saranno presenti anche Roberto Benigni, Elio e le Storie Tese, Gad Lerner, Barbara Serra, Antonello Venditti, oltre ovviamente agli immancabili Marco Travaglio, Vauro Senesi e Michele Santoro. Un buon salotto democratico che, potete scommetterci, genererà lo sdegno più assoluto nelle coscienze, o in quel che ne rimane, degli squadristi di regime, più abituati ad obbedire che a pensare. Non ci sarà Enzo Biagi, purtroppo, un altro che ha conosciuto sulla sua pelle il bavaglio a tempo indeterminato, ma sarà connesso anche lui. Da lassù si compiacerà di come, grazie al web, mai più nessuno sarà in grado di limitare o di calpestare la libertà di opinione.
E noi saremo lì, davanti allo schermo, a goderci questo smacco e a gioire, perchè forse la libera informazione non era defunta come ultimamente pensavamo, ma è viva come mai lo era stata prima. Aspettando quelle tre fatidiche parole: “Annozero può cominciare”.

Fonte: http://www.facebook.com/note.php?note_id=378352114353

1 commento:

  1. Spero che la risposta degli Italiani anche dall´estero, si faccia sentire, io personalmente mi trovo in Austria ed essere orfano delle trasmissioni ballaró ed anno zero, mi é pesato molto, ma stasera sono qui.......
    Nonno Ciccio

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