"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

venerdì 13 agosto 2010

Emanuele Filiberto conduttore televisivo


Nella follia italiana di questo inizio millennio merita la sua brava menzione la carriera televisiva del principe Emanuele Filiberto di Savoia, potenziale pretendente al trono del Regno d'Italia nell'ipotesi, non si sa mai, che questo venga restaurato.
Pur chinando devotamente il capo di fronte agli imperscrutabili disegni della Provvidenza Divina, non è possibile non chiedersi quali siano le ragioni artistiche, professionali, di indici di ascolto e di gradimento che hanno consentito al giovane e bel Principe di diventare una presenza costante del palinsesto televisivo pubblico.
Dopo essere stato sdoganato da Fazio in 'Quelli che il calcio', da Ballando con le stelle a Pupo, dal Festival di Sanremo fino al quiz pomeridiano per ragazzi sul risparmio energetico (e chi potrebbe essere oggi contro la difesa della natura e la protezione dell'ambiente?) programmato nei tristi pomeriggi estivi della Rai, il Principe non ci ha più lasciato.
Certo, si tratta di performances artistiche che probabilmente non resteranno nella storia della televisione e che non aumenteranno il prestigio di Casa Savoia (del resto si sa che il senso della decenza e della dignità non è esattamente il forte della nostra famiglia reale …) ma che comunque contribuiranno a rendere familiare e popolare il nostro eroe nel pubblico televisivo.

D'altro canto perché stupirsi di fronte ad una Rai che, pur finanziata con il pubblico denaro (i nostri soldi!) del canone radiotelevisivo (la tassa per il possesso degli apparecchi televisivi), è ormai completamente sottomessa agli interessi imprenditoriali di Mediaset e si è ridotta a postribolo dove il Politico o il Cardinale di turno può piazzare amanti parenti ed amici e gli appalti delle loro ditte, a discarica controllata dove smaltire i ferri vecchi della concorrente (Costanzo, Pino Insegno, …), a qualcosa di analogo ai monumenti dell'antica Roma dove le nobili famiglie patrizie, dal Medioevo in poi, attingevano liberamente, in materiali ed opere d'arte, per edificare e abbellire le proprie residenze?
Casa Savoia, si sa, non è mai stata insensibile al fascino del denaro e di certo Emanuele Filiberto apprezzerà i lauti cachet di cui è beneficiario eppure l'ascesa televisiva del nostro Principe fa nascere ben altri sospetti. Il tentativo cioè, sotto una accorta e capace regia, di costruire il futuro Frankstein della politica, il giovane, bello, ricco, famoso rampollo a cui un giorno affidare la parte in commedia, perché oltre un incarico di facciata ben poco potrebbe esserci, di una leadership politica.
Ed in effetti lui ci ha già provato (ed è stato trombato) due volte: nel 2008 presentandosi, circondato da collaboratori di dubbia reputazione, alla Camera dei Deputati nella circoscrizione estera Europa con la lista “Valori e Futuro per Emanuele Filiberto” (è realmente commovente la preoccupazione che così tanti statisti, Fini con “Fare Futuro” e Montezemolo con “Italia Futura” oltre ad Emanuele Filiberto, nutrano per il nostro avvenire) e nel 2009 alle Europee con l'UDC.
Ma c'è solo da stare tranquilli: qualche altro anno di presenza in video sarà sufficiente per creare un esponente di punta della futura classe dirigente del Paese.

1 commento:

  1. sempre meglio emanuele filiberto che certi squallidi personaggi di sinistra che fanno solo i loro porci interessi con coop, assicurazioni e banche....

    RispondiElimina