"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

lunedì 20 dicembre 2010

La Russa: "Ministro con pedigree". "Abbaia e morde", ma "la difesa" è garantita!

di Maria Melania Barone

ROMA - Se anche tu vuoi comprare il "Ministro con pedigree", devi tenere presente alcune cose tipiche della sua razza: abbaia, morde, insegue, attacca, ma la difesa è garantita!

Non farà mai del male al suo padrone ed è perfetto per i bambini, anche se in realtà non lo amano molto. Forse perché con quel simpatico pizzetto nero e quella voce roca, sembra più simile a Zio Scar del Re Leone, quello che voleva uccidere il nipote per succedere al fratello e diventare il Re della Savana. Più o meno è successa la stessa cosa ieri ad Anno Zero, quando un ragazzo stava commentando le ragioni che hanno spinto i giovani a protestare il 14 Dicembre a Roma. Proteste degenerate poi in violenza. Tuttavia negli studi della Rai, al cospetto di Santoro, nessuno ha ricordato che Ignazio La Russa è finito varie volte sui giornali dopo aver aggredito giornalisti.


Questa volta Zio Scar non riusciva proprio a tollerare le argomentate ragioni del ragazzo, Luca Cafagna, che spiega in sostanza come i Ministri siano stati sordi alle proteste degli studenti e dei lavoratori. La posizione dei giovani è quella del dialogo, ma se dianzi a te hai solo un Governo che fa promesse e non risolve nulla, che ti manda le forze dell'ordine in piazza costringendoti in una morsa di violenza e di sangue, ogni volta che protesti pacificamente, allora non ti resta che reagire. Luca aveva parlato per 52 secondi quando dallo studio si sente quella voce inconfondibile: "Vigliacchi", "Santoro, quanto dura questo comizio, quanto dura?" e Santoro prontamente: "Meno del suo!". Da quel momento il Ministro con pedigree comincia ad abbaiare! Abbaia, abbaia e intimidisce, ma grazie a Dio accanto c'è un vero mastino napoletano che lo zittisce: Antonio di Pietro. Comincia una vera e propria battaglia verbale, come solo Zio Scar sa fare. Il ragazzo, un pò intimidito, un pò scioccato tace e Zio Scar grida: "Vigliacco, fifone, incapace, stai zitto". L'ex Pm di mani pulite tace per fare in modo che l'aspirante Re della Savana manifesti tutta la sua indole, poi attacca in difesa del ragazzo: "Sei un fascista, attaccare, intimidire un ragazzo! Sei un fascista!" e Zio Scar risponde "Tu sei un analfabeta" ma Tonino non se la fa passare e alludendo all'apologia di fascismo, reato previsto dall'ordinamento giuridico italiano, grida: "Si può essere analfabeti, ma fascisti no!"

Ma Zio Scar ha dato prova del suo pedigree in molte occasioni. Il 22 maggio 2009 Scar viene contestato in piazza a Lecco dai ragazzi del comitato per la legalità "Qui Lecco Libera". Mentre rilascia un'intervista si sente una voce provenire dalla piazza: "La Russa, state professando la sicurezza celebrando l'impunità, ipocriti! Perché non parliamo dell'impunità del tuo padrone, o di Mills, do you remember? E poi ve la prendete con i migranti! Chiedi scusa all'ONU". Ma un ministro con pedigree è trattato bene dai padroni ed ha anche i guardia spalle: "le iene" che, al suo comando, subito procedono all'identificazione. Poco dopo Scar se ne va dicendo: "Ah! Era quello di Di Pietro, anzi, peggio, di Grillo" e girandosi afferma "sei un cretino!".

In varie altre comparse televisive Zio Scar ha aggredito giornalisti o avversari politici, in difesa del suo padrone. Nell'Ottobre 2008, Scar fece ancora sfoggio del suo pedigree e della sua forza gridando: "Signora Concita, io non faccio ricorso ai militari morti, ignorante che non è altro! Ma vergognati Concita, lei con la sua faccetta educata, vergogna! Si tappi la bocca! Vergogna! Concettina". In quel momento si trovava davanti alle telecamere di Sky news 24 e "Concettina, dalla vocina educata" era in realtà la giornalista Concita Di Gregorio, direttore dell'Unità.

Ma Concita Di Gregorio sottolineò l'impetuosa e violenta indole del Ministro quando si trovarono ancora una volta insieme ad AnnoZero. In quell'occasione Scar voleva che Di Gregorio si scusasse per una vignetta di Staino che alludeva alla morte dei ministri polacchi dicendo: "La solita storia a chi tutto e a chi niente". La Di Gregorio rispose dicendo: "Lei è un Ministro violento che predica la non violenza, non le crede nessuno!". Santoro si infuriò come poche volte e rispose gridando: "Queste scuse non si chiedono in questo studio! La satira è libera, la Russa, non siamo al fascismo!"

Oppure vogliamo ricordare quando attaccò Di Pietro sul tema intercettazioni non facendolo parlare e movimentando l'atmosfera notturna di un tg di approfondimento. Scar continuava ad interrompere dicendo: "si può parlare liberamente o c'è uno stato di polizia! Sta parlando continuamente!". A quel punto Di Pietro si alza e se ne va poiché diventa impossibile fare un discorso.

Episodi come questi ormai sono acqua passata. Dalle interruzioni e dall'intolleranza si è passati all'aggressione. Non è più come ai tempi in cui Zio Scar fu contestato in America, chiamando "Pedofilo che stupra le bambine" l'uomo che contestava la presenza della mafia in Parlamento. In realtà son stati fatti molti passi avanti. Non a caso passò alla storia quando aggredì fisicamente il giornalista free lance Carlomagno che gli gridò "picchiatore, fascista". Zio scar era attorniato dai suoi guardinai ma lo guardò con aria di sfida e poi ritirandosi dise "hai paura eh?".

É lui il Ministro con pedigree che ieri ha condannato le proteste studentesche. Improvvisamente arriva la confessione di Di Pietro: "facevo il poliziotto e stavo in piazza a proteggerti mentre tu protestavi, te lo ricordi?". Ma Zio Scar non è l'unico ad aver avuto un passato da black block. Insieme a lui c'è Gianni Alemanno, il lanciatore di Molotov. Anche Alemanno condanna l'avvenimento violento del 14 Dicembre dicendo: "Soggetti pericolosi per la collettività". In realtà lo stesso Alemanno, nel Dicembre 1991 fu arrestato per aver aggredito uno studente di 23 anni insieme ad altri 4 ragazzi del Fronte della Gioventù, all'epoca era già pregiudicato. Infatti nel 1982 lanciò una bomba molotov contro l'ambasciata dell'Unione Sovietica a Roma, azione per la quale pagò con 8 mesi di carcere a Rebibbia. Dopo un tempo tecnico di 7 anni fu nuovamente arrestato a Nettuno, nel 1989 per resistenza a pubblico ufficiale, lesione ai danni di due poliziotti, manifestazione non autorizzata, tentato blocco di corteo ufficiale. In quell'occasione c'era un avvenimento importante: il Presidente degli Stati Uniti d’America Geroge H. W. Bush era venuto a visitare il cimitero di guerra americano. Alemanno fu scarcerato pochi giorni dopo ed è stato poi prosciolto.

Si tratta di un governo di Black Block dunque, che apostrofa la violenta esplosione dell'insofferenza dei giovani e dei lavoratori. Un Governo che riscalda le poltrone senza rispondere al grido dei cittadini mentre propaganda il dialogo. Solo che c'è da stare attenti perché quelli come Scar abbaiano e difendono per poi prendere il posto di chi regna.

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