"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

venerdì 4 febbraio 2011

PERCHE’ SIAMO ANTIFASCISTI? - di Carlo Rosselli (1934)

"Siamo antifascisti non tanto e non solo perché siamo contro quel complesso di fenomeni che chiamiamo fascismo; ma perché siamo per qualche cosa che il fascismo nega ed offende, e violentemente impedisce di conseguire.
Siamo antifascisti perché in questa epoca di feroce oppressione di classe e di oscuramento dei valori umani, ci ostiniamo a volere una società libera e giusta, una società umana che distrugga le divisioni di classe e di razza e metta la ricchezza, accentrata nelle mani di pochi, al servizio di tutti.
Siamo antifascisti perché nell’uomo riconosciamo il valore supremo, la ragione e la misura di tutte le cose, e non tolleriamo che lo si umilii a strumento di Stati, di Chiese, di Sette, fosse pure allo scopo di farlo un giorno più ricco e felice.
Siamo antifascisti perché la nostra patria non si misura a frontiere e cannoni, ma coincide col nostro mondo morale e con la patria di tutti gli uomini liberi.

Il nostro antifascismo implica, perciò, una fede positiva, la contrapposizione di un mondo nuovo al mondo che ha generato il fascismo.
Questa nostra fede, questo nostro mondo, si chiamano libertà, socialismo, repubblica; dignità e autonomia della persona e di tutti i gruppi umani spontaneamente formati; emancipazione del lavoro e del pensiero dalla servitù capitalistica; nuovo Umanesimo.
Forma moderna della reazione capitalistica, anzi ormai forma tipica di governo verso cui tende in tutti i paesi la classe dominante non appena senta minacciati i suoi privilegi, il fascismo esprime ad un tempo la feroce volontà di difesa della grande borghesia e la irrimediabile decadenza della civiltà che porta il suo nome.
Antifascismo è perciò sinonimo di anticapitalismo, di un anticapitalismo concreto e storico che si giustifica non tanto col richiamo ad un astratto schema teorico quanto con le sofferenze materiali e morali delle grandi masse lavoratrici, il cui destino è il nostro destino, e con la constatata incapacità di una classe dirigente che non riesce neppure a sfamare i suoi servi".
(da “Giustizia e Libertà” 18 maggio 1934)."

1 commento:

  1. Leggendo questa bella dichiarazione di Carlo Rosselli, si capisce perfettamente il problema nel quale siamo prigionieri. Negli ultimi 77 anni la nostra cultura non ha fatto altro che ripetere, ripetere, ripetere questo concetto espresso da Rosselli senza svilupparlo oltre. In particolare ci si è fissati sul concetto di ANTICAPITALISMO e non si è compreso che il miglior modo per contrastare il capitalismo non era combatterlo direttamente, così come ancora oggi si fa metodicamente, bensì:


    COSTRUIRE UN NUCLEO ECONOMICO CENTRALE PUBBLICO
    PRIVO DI STASTALI CHE COMANDANO E CONTROLLANO (vecchio modello fascista)
    BENSI' POPOLATO DA CITTADINI CRITICI ED OPEROSI (nuovo modello democratico)
    CHE PRODUCANO BENI E SERVIZI PER LA COLLETTIVITA'.


    Andare CONTRO non porta a nulla. 77 anni sono trascorsi dallo scritto di Rosselli e, da un punto di vista dello sviluppo di una nuova teoria e pratica economica, non s'è concluso nulla di buono. Il capitalismo non è mai stato, anzi, così in piena salute come oggi, che s'è quasi divorato l'intero mondo. Se davvero vogliamo realizzare un mondo ben fatto dobbiamo superare l'ANTICAPITALISMO, l'andare contro il capitalismo, concentrandoci nel COSTRUIRE un SETTORE ECONOMICO PUBBLICO PRODUTTIVO, EQUO E SOLIDALE. Allora sì che il capitalismo si ridurrà, senza aver dovuto alzare un solo cartello di protesta!

    Chiedo ai Presenti di aiutare questo concetto positivo ad emergere e svilupparsi fino a piena realizzazione di una nuova FUNZIONE PUBBLICA DEMOCRATICA E PRODUTTIVA non di ogni genere di atti mancanti di rispetto alle persone (*) bensì di un sacco di buone cose per tutti.


    Ringrazio e saluto,

    danilo d'antonio
    laico, nel senso letterale del termine: uno del popolo

    339 5014947





    (*) ecco ancora oggi il FASCISMO IN PIENA ATTIVITA':


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    Scontri davanti alla stazione - la polizia carica gli studenti
    Nel mirino soprattutto i ragazzi più giovani. Un manifestante accusa:
    "Cercavano di colpire soprattutto le ragazze, alcune le hanno anche inseguite"
    http://genova.repubblica.it/cronaca/2011/05/06/news/scontri_davanti_alla_stazione_la_polizia_carica_gli_studenti-15877931/

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    EURISPES: 4 MILIONI E MEZZO DI ITALIANI VITTIME DI ERRORI GIUDIZIARI NEGLI ULTIMI 50 ANNI
    Fonte: L’Unità, 5 gennaio 2009
    http://www.giustiziagiusta.info/index.php?option=com_content&task=view&id=2771&Itemid=29
    http://www.ristretti.it/areestudio/giuridici/studi/eurispes.htm

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    Morire di carcere: dossier 2000 - 2011
    Suicidi, assistenza sanitaria disastrata, morti per cause non chiare, overdose
    In 10 anni nelle carceri italiane sono morti oltre 1.700 detenuti, di cui 1/3 per suicidio
    http://www.ristretti.it/areestudio/disagio/ricerca/index.htm

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    Lo scippo perfetto sulle strade d’Italia: 14 milioni di multe, 426mila ipoteche, 3,9 miliardi di incassi
    http://www.blitzquotidiano.it/economia/multe-scippo-ipoteche-strade-831965/comment-page-1/#comment-79166

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