"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

giovedì 21 aprile 2011

I golpisti berlusconiani

La legislatura nel segno del Bunga Bunga si è aperta con le leggi su misura per Silvio Berlusconi che, contando sul sostegno dei parlamentari da lui nominati e dei recenti neo acquisti degli (Ir)responsabili, si sta giocando l'ultima partita dell'impunità esasperando il clima dei rapporti istituzionali nella separazione dei poteri dello Stato, trovando il modo per cancellare qualsiasi norma e principio dello stato di diritto che sia di impedimento al perseguimento dell'impunità da garantirsi per continuare a fare i suoi sporchi affari e in più mandando il Paese alla deriva democratica, finanziaria, sociale.

Si susseguono continue minacce e intimidazioni verso i liberi giornalisti, verso i magistrati diligenti, con l’instaurazione di un nuovo modo di servirsi del ruolo politico istituzionale per impedire alla giustizia di compiere il suo corso legittimo e doveroso, denigrando e minacciando la magistratura attraverso un disegno eversivo per attentare all'autonomia e indipendenza della magistratura.
L'elenco delle leggine su misura è talmente lungo, solo in questa legislatura, volendo rimanere sulle leggi che hanno presentato profili di incostituzionalità, si rammentano:
Lodo Alfano, Legittimo Impedimento, Processo Breve, Decreto Salva Liste, Legge Bavaglio sulle intercettazioni, Decreto su Eluana Englaro, ma l’azione eversiva di Berlusconi non si ferma qui, perché gli occorre bloccare il processo Ruby e quindi ha in mente di farlo sospendere attraverso una nuova norma ad hoc in attesa che la Consulta si pronunci sul conflitto di attribuzione, un conflitto di attribuzione che la maggioranza parlamentare nel votarlo ha abusato del suo ruolo creando un gravissimo fatto senza precedenti per la dichiarazione aberrante secondo cui Berlusconi sarebbe intervenuto per aiutare la nipote di Mubarak.

Il presidente Napolitano non può a questo punto non intervenire, se l'opposizione tutta e i cittadini indignati fanno sentire la loro voce e soprattutto vanno a votare il referendum il 12 e 13 giugno facendo raggiungere il quorum e sfiduciando di fatto Berlusconi, la conseguenza logica è lo scioglimento delle Camere, potere attribuito al Presidente della Repubblica dall'articolo 88 della Costituzione, quella stessa Costituzione vilipesa quotidianamente da Berlusconi e i suoi cortigiani, golpisti eversivi che stanno distruggendo la democrazia e uccidendo le speranze per le nuove generazioni.

2 commenti:

  1. Appelliamoci ai Milanesi, possono fermarlo
    saluti

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  2. poverini, i cittadini indignati è da 20 anni che votano berlusconi, e anche se dovesse perdere un referendum non ha alcun senso la richiesta di dimissioni altrimenti ogni qualvolta c'è un sondaggio sfavorevole ci sarebbero le elezioni. con questa opposizione ahimè berlusconi avrà vita molto lunga
    www.maurod.ilcannocchiale.it

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