"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

domenica 10 luglio 2011

Le aziende di Berlusconi condannate a pagare per la corruzione giudiziaria sul lodo Mondadori: ora Napolitano sciolga le Camere


Lasciamo stare il bunga bunga, sospendiamo (facciamo finta di sospendere ….) il giudizio sulle tante inchieste e i tanti processi in corso (con imputazioni gravissime) che riguardano Berlusconi e i suoi più stretti collaboratori (diversi dei quali già condannati con sentenza penale passata in giudicato) e su tutte le prescrizioni del passato. Ma la condanna in appello a pagare De Benedetti per risarcirlo del fatto che nel 1991 il giudizio che gli tolse la Mondadori era viziato dalla corruzione fatta nell'interesse di Berlusconi e delle sue aziende è un (altro) punto fermo. Un punto fermo che si aggiunge al caso Mills, l'avvocato inglese riconosciuto responsabile (anche se prescritto) di aver detto il falso; a vantaggio di Berlusconi e dietro pagamento di tangenti, in un procedimento giudiziario.
Tenuto conto che né Berlusconi né la sua maggioranza hanno alcuna intenzione di prendere atto della palese situazione di incompatibilità con il ruolo di Presidente del Consiglio e dell'indegnità con cui viene ricoperta tale carica, spetta (spetterebbe) al Presidente Napolitano trarne le conseguenze richiamando il Parlamento al rispetto dei propri doveri costituzionali (dare vita ad un nuovo governo) ed in assenza di risposta positiva sciogliere le Camere.
Oppure qualcuno pensa che ciò peggiorerebbe la valutazione da parte dei 'mercati' sulla situazione italiana?
Sogni di mezza estate …. sogno di avere un vero Presidente della Repubblica … sogno di veder attuata e rispettata la Costituzione.

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