"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

giovedì 15 settembre 2011

DOVE VORREMMO ANDARE?







Di Gandiego Marigo per AreA
Non vorrei si pensasse ad un atteggiamento divistico, non lo è!

Si tratta di sconforto vero, ed anche di un senso reale di impotenza.
Questo vedere le tirate quotidiane che la rete ammanisce, in svariatissme salse e linguaggi, tutte tese ad una ribellione che non c'è, ad una rivolta auspicata e spinta che non arriva mai.

Sin all'insulto di qualche rivoluzionario domenicale che si sente offeso ed indignato dal fatto che nessuno abbia risposto alla sua chiamata ad un appuntamento davanti al Bar Mario per andare a fare la rivoluzione. Attenzione sempre rigorosamente a Roma...ed anche di questo, dopo gli insuccessi, forse si dovrebbe parlare

Mi logora...e sinceramente mi stanca.
Questo paese non ha nelle sue corde questo genere di cose, diciamocelo, non concepisce le rivoluzioni, magari qualche rivolta...quella si, ma le rivoluzioni sono cose impegnative...e poi le cose potrebbero cambiare per davvero, non si può mai dire.

La Bella Botta sognata ed auspicata dal maestro Monicelli resterà una bella idea da sceneggiatura...perchè gli italiani sono così...rassegnati. Convinti, da sempre che tutti siano uguali, che i politici siano tutti ladri, ma anche che chiunque al loro posto farebbe lo stesso, anzi invidiosetti e speranzosi di poterli sostituire un giorno.
Perchè noi siamo così...convinti che la mafia sia “normale” ed in fondo nulla di nuovo, pronti istintivamente alla raccomandazione ed alla clientela. Convinti che l'occasione faccia l'uomo ladro...perchè “il mondo è dei furbi”.
Sono stanco dicevo!

Oggi io sono “politicamente” interlocutorio credo però fermamente nella necessità di rifondare e ricreare un'Area di Progresso e Civiltà sulle ceneri di quella che chiamammo sinistra, contaminandola dell'esperienza dei molti spiritualisti e dell'alternativa filo-sociologica ed appunto spirituale che è stata “pensata” negli ultimi anni del '900.

Però sono stato , ed orgogliosamente sono, di origini marxiste.
Vi racconterò una storia, esemplificativa, non perchè ci facciate strani accostamenti solo per chiacchierare di quel che siamo.
Alcuni giorni fa ho incontrato un amico “altolocato” della FdS (Federazione della Sinistra) mi narrava come le tesioni interne siano, a suo parere (credibilissimo) destinate ad azzerare l'area di Rifondazione, durante e dopo il congresso.

La tematica del dibattere è la medesima di sempre, quella che ha portato questo paese ad avere un numero inenarrabile di partiti comunisti uno più piccolo ed ininfluente dell'altro, cioè su chi sia più rigrosamente e dogmaticamente “comunista” il “comunista-comunista” della situazione, risultato azzeramento dell'area della sinistra radicale, frantumazione, avvicinamento di molti al compromesso Vendoliano ( ed in ultima analisi al PD) e di altri alla follia “clandestina” e “violenta” . Molto schematico...se volete, cinico ed anche un poco “acido”, ma realistico.
Questo significa innanzi tutto una cosa ai miei occhi. Che l'idea di un mondo diverso da questo si allontana ulteriormente. Infatti oggi quale “pseudo-progressista” di quella che chiamiamo impropriamente “sinistra” è disposto a mettere n discussine il sistema? Nessuno!

Ci troviamo di fronte ad una banda di Emendatori...variamente posizionati, ma assolutamente identici nella loro assoluta ininfluenza. Che accettano , tutti, la premessa di questa società come la migliore possibile.
Di cosa avremmo bisogno? Siamo davvero convinti che cambiare una compaggine di governo sarebbe sufficiente a modificare l'andazzo? Ci siamo resi conto che “il Potere” ragiona ormai da tempo in termini “globali” e che quello che il burattino imperiale fa qui, viene deciso a New York o in qualsiasi altro posto si trovino i gruppi di potere? Ci rendiamo conto che se il premier fosse un altro nulla cambierebbe in questo rapporto?
Le metto lì così un poco confuse...comunque secondo me non ce ne rendiamo conto.
Noi ci compiaciamo di avere vinto un referendum sul nucleare, ed è ancora un esempio, bellissmo e giusto per carità, non rendendoci conto che il fatto che esserci fermati all'Italia lo rende , di fatto, limitatissimo ed ininfluente.

Avremmo bisogno di proporre una moratoria nucleare europea e mondiale...ma come possiamo farlo se non abbiamo uno straccio di AreA...sinistra, social-hippy, altrentiva...sbizzarritevi, che superi gli angusti confini provinciali? Che sappia proporre un mondo, dei rapporti, una coscienza ed una morale...una visione diversa da questa?
Dove mai vorremmo andare se quando diventiamo più di quindici iniziamo invariabilmente e sempre a litigare?
Vogliamo dire due cose su questo paese, per tornare alla provincia?

Abbiamo mille rivoli e tutti rigidamente contornati da schiere(non numerosissime per altro) di fans che sostengno a spada tratta che l'unica ragione sia la loro, arroganti, prepotenti e convinti che tutti gli altri siano fango...dove vogliamo andare?

La soluzione per questo paese sarebbe uscire dall'FMI, uscire Dall'Euro, accettare un Default controllato e non lo dico io che sono un pirla...ma fior di economisti, ma chi potrebbe avere la forza di chiedere un cambiamento di mentalità, l'ardore per proporre un mondo nuovo?

Chi potrebbe proporre la decrescita quando tutta la politica istituzionale e l'Economia esige “crescita, crescita, crescita”.

Chi potrebbe prendersi la briga di dire che tutta sta mobilitazione sulla casta...è giusta, doverosa e nacessaria, ma che dimentica che questi sono lacchè...camerieri, buffoni di corte, non il potere e che sono lì esattamente per quello. Per fare in modo che la rabbia popolare si fermi molto prima dei castelli di cristallo dove sta il potere vero?
Finendo ci sono tematiche che “sarebbero” globali...i diritti umani, la difesa dei territori, la lotta alle povertà e l'applicazione globale dei diritti del lavoro, la difesa dell'ambiente e la decrescita...le scelte di una scienza compatibile ed a misura d'uomo...una nuova spiritualità che stabilisca nuovi rapporti mettendo in discussione il potere...e sono ancora e solo esempi, ma chi li potrebbe proporre.

Voci disperate dal deserto?

Un'AreA di progresso che non c'è. Questa pseudo-sinistra sciamannata che non perde occasione di ricordare quanto abbia appreso e condivida la cultura dominante, quanto sia asservita ai sistemi di controllo che il potere, quello vero, ha nelle sue mani? Alla fine di questo post, molti faranno spallucce, altri diranno che è confuso (a ragione) molti lo liquideranno come la solita menata di Giandiego...il sognatore...Questo paese ha bisogno di un modo nuovo di vedere e di concepire la vita...come dell'acqua e del pane...io credo, ma temo,ogni giorno di più di essere solo

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