"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

venerdì 28 febbraio 2014

Renzi chi?


Renzi-Fonzie secondo Luca Peruzzi
Esiste una diffusa consapevolezza del mero carattere di marketing politico dell'operazione Renzi (un nuovo conduttore del teatrino della politica per riguadagnare un po' di audience, un nuovo 'salvatore della Patria' usa e getta che durerà un anno o un anno e mezzo giusto il tempo, come scrive Giorgio Cremaschi, per assestare qualche altro colpo micidiale – in termini di privatizzazioni e di aggressione allo Stato sociale, ai diritti dei lavoratori, alla Costituzione – alla democrazia ed ai ceti popolari) che traspare addirittura in quello stesso mainstream informativo che pure è stato il principale artefice dell'ascesa del Berluschino di Firenze.
Eppure gran parte delle critiche che vengono rivolte al nuovo governo non riescono, a mio avviso, a cogliere nel segno, a centrare il punto.
L'accusa più frequente a Renzi è di dire belle parole (ha fatto il 'copia e incolla' di gran parte del nostro programma dicono i grillini ma in realtà è difficile pensare ad un governo, di qualunque colore ed in qualunque parte del mondo, che non si proponga di rilanciare l'economia ed incentivare la creazione di lavoro, di ridurre le tasse, di difendere l'ambiente ed il patrimonio artistico, di dare centralità alla scuola, di fare le 'riforme' che facciano funzionare meglio lo Stato e che riducano il peso parassitario delle burocrazie) ma non di essere in grado di far seguire ad esse dei fatti concreti. Perché (e si tratta effettivamente di affermazioni inconfutabili) è un inaffidabile bugiardo, perché il personale politico del suo Governo è palesemente mediocre ed inadeguato, perché è impossibile affrontare i grandi mali del nostro Paese (il degrado morale e culturale che lo contraddistingue, l'onnipotenza delle pur mediocri élites politiche economiche e finanziarie, la corruzione, le mafie, l'evasione fiscale, il familismo, la degenerazione burocratica) con una maggioranza parlamentare che vede insieme Formigoni, Cicchitto, Lupi, Cesa, Casini, Monti, Sacconi, Alfano, Schifani, la Di Girolamo, la Lorenzin con quel Partito Democratico che è ormai diventato il rappresentante organico dei poteri forti e delle lobbies economiche nelle Istituzioni, perché dentro ai vincoli imposti dalla troika dell'austerità e del pareggio di bilancio è impossibile trovare le risorse per fare investimenti, ridurre le tasse, redistribuire reddito a favore dei ceti disagiati e attraverso queste misure rilanciare anche i consumi.
Si tratta però di scaramucce dialettiche – da Libero all'Unità ed al Fatto Quotidiano, da Forza Italia al Movimento 5 Stelle passando per il Partito Democratico – tutte interne ad una visione capitalista.

venerdì 21 febbraio 2014

QUELLI CHE SI ARROGANO E QUELLI CHE SI CONFONDONO.




Di Giandiego Marigo

È strano constatare, anche se occorre una certa qual dose di coscienza per farlo, come si stia giocando sporco e basso.
Da una parte molti si arrogano d'essere di sinistra portando avanti discorsi neo-liberisti e fortemente sistemici, comportamenti e cultura liberale ed assolutamente conservatrice.
Dall'altra quelli che confondono attribuendo il termine e la qualifica di “sinistorso” alle peggio cose.
L'uno e l'altro atteggiamento, fanno poi il medesimo gioco (chissà come mai) e rappresentano , alla fine e per nulla stranamente, il medesimo interesse.
Se da una parte, per esempio, la Renzi & C. si auto-gratifica d'un “progressismo” che non le appartiene affatto, dall'altro la Grillo & Casaleggio Associati, con il medesimo linguaggio e la stessa tendenza alla generalizzazione confusionaria della Imperatore Farlocco Trade e micro-aziende satellite persegue la medesima confusione, attribuendo anch'essa questa qualifica in modo del tutto arbitrario e denigratorio.
Si può quindi affermare che, al di là delle apparenze (cui tutti, avendo frequentato i medesimi masters alla Bocconi , allo IULM e negli States, pongono ossessiva attenzione) essi perseguano il medesimo obbiettivo che è di squalificare ed infangare, definitivamente , il concetto “comune”, il sentire profondo che attribuisce significato al termine stesso “Sinistra”.
La cosa importante , per tutti loro, è cancellare dalla storia l'auto-organizzazione della classe lavoratrice, le conquiste della classe operaia europea ed italiana in particolare del '900, la sua cultura, ogni suo ricordo, ma soprattutto ogni traccia di“Struttura Indipendente dal Sistema”.
Portare la gente cioè a pensare che i politici siano davvero tutti uguali, che sia comunque e sempre , uniformemente merda, che nessuno rappresenti altri che non se stesso ed i propri interessi ed in definitiva quelli dei “signori del mondo”. Perchè il mondo è questo egoismo e miseria umana, competizione e verticalità, trionfo del più forte ed eterna perpetuazione d'in potere talmente superiore da essere inarrivabile.
Deve essere acquisizione comune ed accettata che ogni tentativo di “civilizzazione spirituale e di conseguente maturazione” sia impossibile, perché cozza, infrangendosi inevitabilmente ed inesorabilmente, contro la natura umana. Deve essere condiviso metabolizzato ed accettato che l'unica strada possibile sia, al massimo, organizzare e disciplinare emendandola la miseria e l'aridità di anime immancabilmente guerradondaie, disperate, competitive e carnivore.
É la disinformazia, la manipolazione ed è talmente e micidialmente efficace che riesce a convincere persino noi (si guardi l'inutile, assurda, demenziale polemica sul termine sinistra nel simbolo della lista per Tsipras alle Europee).
Sono convinto, da sempre, quindi da prima che i sapienti del nulla ci intrattenessero sull'importanza del marketing in politica, che il linguaggio con il quale parliamo fra noi e con la gente debba evolversi, insieme ed a rappresentazione della nostra stessa evoluzione interiore , politica e spirituale, ma fra questo ed il farsi sfondare dalla propaganda sistemica del “sono tutti uguali” oppure sulle fantasiose responsabilità della “sinistra storica” nell'attuale debaclè … bhè c'è della distanza.
Ma ancora di piu ne esiste fra una “furberia pretestuosa” ed una “reale acquisizione evolutiva”.
Se davvero in una consultazione circolare, ampia, partecipata ed orizzontale si fosse maturata la decisione, condivisa e meditata di non definire più “Sinistra” l'AreA di Progresso e Civiltà io ne sarei il primo e più acceso sostenitore, ma non è così. Non si alfabettizza, tutti si reputano saputi e sapienti e nessuno sembra avere l'umiltà del dubbio e del ripensamento.
Si permette, di fatto, che questa artificiosa e deleteria confusione trionfi, anche grazia alla pochezza della reazione, visto che gli stessi intellettuali e pensatori che dovrebbero rappresentare l' Avanguardia Pensante dell'alternativa, preferiscono grandemente salotti ben riscaldati, palchi ben strutturati, la rassicurante certezza dei loro diritti d'autore e l'abbondante companatico che viene loro fornito dal sistema e dalle sue pieghe, che essi preferiscono chiamare “contraddizioni”,.

lunedì 17 febbraio 2014

Il ruolo di Renzi

Renzi & Letta secondo Luca Peruzzi
Come interpretare l'improvvisa accelerazione che ha portato nel giro di poche settimane alla staffetta Letta-Renzi per la carica di Presidente del Consiglio? Dopo che che era stato per lungo tempo smentita questa eventualità ed erano state profuse amorose dichiarazioni di reciproca volontà di coesistenza e di collaborazione?
Non mi soddisfa ricondurre il tutto alla pur evidente smodata ambizione ed al palese cinismo di Matteo Renzi. Anzi si ha quasi la sensazione che questa sostituzione sia stata imposta al sindaco di Firenze il cui progetto di assalto alle poltrone, che escludesse la possibilità di impantanarsi in estenuanti mediazioni con i capi corrente del PD ed i capi dei partiti alleati, presupponeva invece il passaggio delle elezioni e di una, ancorché falsa e truffaldina, legittimazione popolare con il truffaldino Italicum.
Né mi convince l'interpretazione che questa staffetta sia stata promossa dai 'padroni del vapore' globali perché Renzi potrebbe fare ciò che Letta non sarebbe disposto a fare o che l'avvicendamento sia legato ai rapporti di forza tra l'asse franco-tedesco ed anglo-americano.
Al di là delle differenze (a volte davvero impercettibili) di sensibilità e di immagine esiste una palese continuità nei provvedimenti di governo tra Berlusconi-Tremonti, Monti, Letta. Le stesse cose le avrebbe fatto Bersani (e difatti il suo partito, il PD, ha votato tutti i provvedimenti di Monti e Letta), nonostante qualcuno a Sinistra (Il Manifesto e c.) ne attribuisca la mancata vittoria elettorale ad una congiura internazionale: basta guardare a ciò che fanno i socialisti in Germania (le larghe intese con la Merkel) e Hollande in Francia.

giovedì 6 febbraio 2014

Intervista a Micaela Quintavalle, leader dei tranvieri autoconvocati romani

Buongiorno Micaela
Anzitutto grazie per la disponibilità e l’attenzione.
 
(M.Z.) Una premessa. Da persona che vive a Roma e da utente dei mezzi pubblici della Capitale ho avuto modo di conoscere ed apprezzare il tuo impegno per l'ATAC. Da comune cittadino che osserva e cerca di comprendere i fenomeni politici e sociali non si può non restare colpiti dalla tua immagine pubblica: una studentessa-lavoratrice un po' particolare che mette insieme il corso di laurea in medicina con un mestiere non esattamente rilassante come la guida degli autobus, il tuo essere e sentirti parte del popolo nel senso migliore del termine, il rifiuto di partecipare al Grande Fratello e della promozione e del cambio di mansione offerti dall'azienda per restare fedele all’impegno che hai preso nei confronti dei tuoi colleghi, il tuo modo 'femminile' di interpretare l'attività sindacale che non è imitazione e adeguamento alle abitudini maschili ma il saper unire leggerezza e tenacia, razionalità e sensibilità.
Insieme ai tuoi colleghi tranvieri romani hai fondato un’associazione sindacale (Cambia-Menti M410) non sentendovi più rappresentati dai sindacati nazionali CGIL-CISL-UIL-UGL. Cosa chiedete? Quanti consensi avete raccolto tra i lavoratori dell'ATAC? Che importanza ha nel vostro sindacato la componente del supporto e della tutela legale ad opera di uno specifico staff di esperti?

(Micaela Quintavalle) Si, il 3 gennaio 2014 è ufficialmente nata Cambia-menti M410 associazione sindacale che si propone di permettere nuovamente al lavoratore di poter realizzare i propri bisogni, le proprie esigenze e soprattutto di poter ritrovare la propria dignità calpestata sia dall'azienda che dai sindacati che con i loro accordi e silenzi / assensi hanno ridotto l'autoferrotranviere ad una condizione mai conosciuta prima. Non abbiamo la più pallida idea di quanti siano i consensi, abbiamo appena cominciato con le adesioni. Di sicuro molti sono i simpatizzanti, mentre alcuni si sono allontanati quando per volontà della maggioranza abbiamo virato verso la direzione del sindacato e non dell'associazione. Io personalmente votai no al sindacato. Ma i lavoratori e i delegati delle altre città d'Italia durante l'assemblea del 16 dicembre mi fecero notare che il nostro movimento sarebbe stato inutile se avessimo lasciato la rappresentanza alle sigle. I nostri avvocati rivestono una importanza fondamentale nel nostro sindacato. In questa azienda vige l'illegalità (congedi e ferie non concessi, mobbing se ti rifiuti di non rispettare il codice della strada, permessi per studenti lavoratori... ecc.ecc.) quindi i legali avranno il difficilissimo compito di far rispettare all'azienda le leggi e le norme del codice civile, del codice penale e del codice della strada nella tutela assoluta dei lavoratori.


martedì 4 febbraio 2014

ALMENO DOPO NON CHIEDETEVI PERCHE'



di Marigo Giandiego

Cari politici,

Di questa Repubblica fondata sull'istigazione al suicidio.
Voi indifferenti, voi che 5000 euro-mese di pensione dorata non vi bastano , voi che osteggiate, addirittura con considerazioni morali il reddito di cittadinanza o meglio la garanzia d'un lavoro, voi che nemmeno considererete questa mia.
Non voglio pietire, vi racconto questa storia con l'unico intento di testimoniare, una sorta di filo rosso con due post che ho fatto qualche anno fa, sempre partendo dalla mia situazione. Spedendo addirittura una lettera al Presidente (sempre Napolitano da decisamente troppo tempo)
Certo, qualche anno fa faceva notizia ed ebbi un minimo di attenzione, almeno da quelli che mi stavano intorno, oggi forse verrò liquidato con l'indifferenza per una storia di tutti i giorni, persino un po' banale.
La crisi morde … la crisi uccide!
Ho molto tentennato prima di scrivere questo post, resto convinto che esso rischi di finire nel calderone dei drammi quotidiani. Per apparire unicamente un'opera , forse benfatta, di vittimismo.
Oggi mi è stato bloccato da Equitalia il libretto di risparmio, quello su cui ricevo l'unico sosterntamento della mia famiglia 270 euro mensili (invalidità all'80%, solo assegno, niente pensione per non avere negli anni precedenti all'invalidità 56 settimane come dipendente, lavoravo, disperatamente, dopo la chiusura forzata, con debiti, della mia piccola azienda artigiana, in una cooperativa logistica...che beffa, marcata CISL e Compagnia delle Opere). Essi non hanno bloccato l'assegno, impignorabile, ma il libretto che lo conteneva, impedendomi di ritirare la mia misera mensilità. Vi sono , spero, dei rimedi per le prossime emissioni del suddetto assegno, ma questo mese è perduto.
Questo mese si vive d'aria e di pietà altrui.
Sono disoccupato da 10 anni, ovviamente anche con le strutture di supporto e di aiuto non si riesce a ricavare, grazie ad una legge sulla collocazione degli invalidi sempre più elastica ed ipotetica, alcuna occupazione per me 59enne, invalido. In una società che scaccia i suoi giovani costringendoli all'emigrazione, che condanna all'isolamento ed alla povertà i suoi 45-50enni, validi, espulsi a vario tritolo dal mondo del lavoro, che rinvia la possibilità di pensionarsi trattando l'argomento come fosse una piaga ed una presa in giro costante, un miraggio morganatico che s'allontana con l'aumentare dell'età. Una classe politica vergognosa che salva se stessa in ogni frangente, che ha riguardo solo per i propri privilegi, ma è disposta a recedere da qualsiasi “diritto” non la riguardi direttamente.
Un popolo senza difensori … senza rappresentanza, senza voce e senza ascolto.
Anche chi sostiene di rappresentarlo, a volte persino in modo decisamente eccessivo e chiassoso, poi si perde nella propria auto-ammirazione vanesia e narcisistica … che non conclude nulla, ma rimira se stessa autocompiacendosi.
Non chiedetevi quindi perché la gente si uccide, perché la disperazione , a volte, vinca anche sulle buone ragioni. Non usate questa stessa disperazione a vostro consumo... a vostra utilità. Voi ne parlate ma non potete capire cosa voglia, veramente, dire vedere chiudersi davanti agli occhi ogni speranza ed essere consapevoli che ogni solidarietà di circostanza passerà... che le parole di saggezza scorreranno mentre la disperazione resterà lì, immutabile … corrodendovi la vita e l'anima. chi si uccide ha paura di questo, ma cosa potete saperne voi di questa paura? Nemmeno vi interessa
Non chiedetevi perché … siete voi, con la vostra indifferenza, con la vostra legge diseguale, con il vostro “Mondo Perfetto” a crearne le condizioni.
Non chiedetevi perché … è il vostro modello, è il perbenismo della pietà indifferente è il vostro mondo questo? Oppure no?
Un mondo in cui tutto e permesso, a patto d'essere nati dalla parte giusta, d'aver frequentato le giuste scuole e le giuste compagnie.
Un mondo che giudica la povertà come malattia che, i realtà, la teme e la allontana … quasi fosse una contagiosissima scabbia.
È il vostro mondo questo, non è mai stato il mio … nemmeno nei giorni in cui sono riuscito a sopravviverci dentro … persino con qualche successo.
Ed è la stanchezza, l'amica di questi anni ed è mia moglie l'unica vera compagna di questa vita.
Questo mese io ce la farò, spero, nonostante tutto, ma il mio ribrezzo nei confronti di questo mondo perbenista e bacchettone non potrà che aumentare. Non chiedevi perché … abbiate il pudore di non rilasciare dichiarazioni, di non partecipare ai funerali … dimenticateci, esattamente come avete fatto sin qui! Questo è quello che voi volete in realtà … perdere gli ultimi … diminuire, sfoltendolo, il fronte dei bisognosi.
Si chiama depopolazione ed è la vostra idea di sostenibilità






sabato 1 febbraio 2014

Il problema della democrazia italiana sono i grillini?


La ghigliottina secondo Luca Peruzzi
Se un alieno venuto da una lontana galassia e capitato per qualche strano motivo in Italia cercasse di capire il nostro Paese attraverso la lettura dei giornali o guardando la tv sarebbe inevitabilmente portato a convincersi che oggi abbiamo a che fare con un unico problema: il Movimento 5 Stelle che attenta alla Costituzione e alle regole democratiche e impedisce il progresso economico e sociale.
Non troverebbe invece quasi traccia di quella che è stata realmente la storia italiana almeno dal 1994 in poi e negli ultimi anni in particolare.
Le devastazione morale e culturale determinata dalla discesa in campo di Berlusconi, l'uomo del partito-azienda e del conflitto di interessi, che ha utilizzato il potere politico di cui disponeva (al governo o all'opposizione) per curare i propri interessi imprenditoriali e ostacolare inchieste e processi che lo riguardavano e che infine, nonostante la condanna definitiva per un reato quale l'evasione fiscale assolutamente incompatibile con l'assunzione di incarichi pubblici, viene resuscitato quale padre costituente per dare il via libera al progetto liberticida dell'Italicum; un Paese ostaggio della criminalità organizzata, dell'economia illegale e sommersa, dell'evasione fiscale, della corruzione e del voto di scambio; la progessiva distruzione delle vere ricchezze nazionali per incuria, seguendo politiche folli e miopi o vere e proprie strategie omicide: il patrimonio artistico e archeologico, il paesaggio, l'ambiente naturale nel quale sono stati disseminati e occultati veleni e rifiuti tossici causando malattia e morte (nella Terra dei Fuochi e non solo, con l'ILVA di Taranto; con i petrolchimici e le centrali a carbone) o si progettano grandi opere inutili (la TAV, il MUOS) con costi insostenibili per la collettività e l'erario e mettendo a repentaglio la vita di intere comunità; la sistematica violazione dell'articolo 11 della Costituzione (L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali) in Kosovo, Iraq, Afghanista, Libia e lo sperpero di denaro pubblico nelle spese militari (F35); l'aggressione continua alla condizione dei lavoratori sia sul piano dei diritti (articolo 18, precariato, rappresentanza sindacale) che su quello del reddito; lo smantellamento dello Stato sociale, della Sanità, della scuola e dell'Università pubbliche; l'economia distrutta nei suoi fondamentali (il tasso di occupazione, il prodotto interno lordo, la produzione industriale, il saldo tra le imprese che nascono e quelle che chiudono) da una classe dirigente (politica, imprenditoriale, sindacale) inetta e corrotta e dall'austerità imposta dalla Troika; un Presidente della Repubblica confermato nel suo incarico a quasi 90 anni e che, violando il proprio ruolo di Garante della Costituzione, è diventato il Capo di una maggioranza politica, si è posto al servizio non del popolo italiano ma degli organismi finanziari sovranazionali e di alcune potenze straniere, reclama lo snaturamento della nostra carta fondamentale nata dalla Resistenza, ha partorito il governo della macelleria sociale di Mario Monti (quello che ha aggravato la crisi economica italiana e della devastante riforma delle pensioni di Elsa Fornero che ha lasciato sul campo centinaia di migliaia di esodati, reso il collocamento a riposo un miraggio quasi irraggiungibile, bloccato l'accesso dei giovani al lavoro) e successivamente il governo della inconcludente navigazione a vista di Enrico Letta.

Ma giornali, telegiornali e talk show politici continueranno a parlarci ossessivamente delle 'intemperanze' dei grillini, delle loro defaillances verbali e di stile. Negano la realtà fondamentale che il Movimento 5 Stelle è la risposta al degrado politico, sociale, economico, morale in cui si è fatta precipare l'Italia. Una risposta inadeguata e insufficiente per chi continua a credere nelle ragioni della Sinistra ma comunque una risposta.
L'establishment che pretende di criminalizzare ed espellere dalle Istituzioni tutte le voci critiche ed alternative ed in particolare il PD che rinnega quei valori di sinistra, sociali, democratici che erano propri della tradizione del PCI e del cattolicesimo democratico di fatto non fanno altro che rafforzare la strategia del Movimento 5 Stelle che si fonda sulla convinzione che per ottenere la maggioranza dei voti alle elezioni si debba anzitutto affermare ostinatamente l'estraneità – a partire dal linguaggio e dai comportamenti pubblici anche e soprattutto in Parlamento - a tutto ciò che è l'attuale sistema politico e di potere.
Agli elettori di Sinistra a cui viene negata, attraverso antidemocratiche soglie di sbarramento e incostituzionali premi di maggioranza, la possibilità di essere rappresentati in Parlamento non resterà che la scelta tra l'astensione e il Movimento 5 Stelle.
Questo non significa che non si è consapevoli dei limiti e delle contraddizioni del Movimento 5 Stelle (che sono all'origine delle perplessità e dei sospetti sulle reali volontà del duo Grillo-Casaleggio): l'idea cioè che per fare il pieno dei voti di protesta a destra e sinistra bisogna sparare a zero su tutto e su tutti, negando la possibilità di allearsi con chiunque e proponendosi come unico ed esclusivo soggetto alternativo, non tenendo conto che la ricostruzione e la trasformazione dell'Italia richiede invece una grande alleanza sociale e politica, dentro una visione alternativa di società, che si rivolga non solo ai singoli cittadini ma anche a tutte le organizzazioni sociali e politiche 'sane'.

E' nella costruzione di questa alleanza larga e plurale, così come si spera possa avvenire con la lista per Tsipras, che la Sinistra (nel cui ambito ovviamente il PD non può più essere ricompreso) può ritrovare il suo ruolo e la sua centralità predisponendosi al dialogo e al confronto, senza illusioni ma senza pregiudizi, anche con il Movimento 5 Stelle.