"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

domenica 23 marzo 2014

Non è Grillo ma il PD il nemico dei ceti popolari e della Sinistra

Il Movimento 5 Stelle è, a mio avviso, una risposta insufficiente, ambigua, per certi versi inquietante, al bisogno di democrazia ed agli interessi dei ceti popolari di questo Paese. Ma non è Grillo il nemico della Sinistra e di ciò che essa rappresenta (o dovrebbe rappresentare): il suo vero nemico è il Partito Democratico.
Del Movimento 5 Stelle possiamo chiederci cosa rappresenti effettivamente, quali siano i suoi reali obiettivi, se abbia delle 'entità' alle sue spalle, cosa farebbe concretamente se guidasse al Governo ma nessuno è in grado di dare oggi delle risposte certe al riguardo. Del PD (considerato come ultima propaggine, in ordine di tempo, della ventennale storia del centrosinistra) invece sappiamo tutto: le guerre in Serbia, Afghanistan, Libia; la precarizzazione del lavoro; l'avventura senza reti di protezione dell'euro, le privatizzazioni selvagge; la flebile opposizione a Berlusconi, usato ma non realmente combattuto; il "fastidio" verso le inchieste sulla trattativa Stato-mafia; l'appoggio al governo della macelleria sociale di Mario Monti e alle "riforme" del suo ministro Fornero sull'articolo 18 e sulle pensioni (chiudendo la strada ai giovani all'ingresso nel mondo del lavoro e lasciando centinaia di migliaia di esodati senza pensione e senza reddito); il consenso al fiscal compact e al pareggio di bilancio in Costituzione; la rielezione di Giorgio Napolitano preferito a Stefano Rodotà; il governo insieme al peggio degli ex (?) fedelissimi berlusconiani; l'incostituzionale e liberticida riforma costituzionale ed elettorale (l'Italicum) scritta a quattro mani con l'evasore fiscale di Arcore.
La vera domanda che bisogna porsi a Sinistra è se sia possibile costruire in Italia una proposta politica radicale e rivolta alla costruzione di una società socialista che riesca a coinvolgere e conquistare le grandi masse popolari senza dover sottomettersi a scelte strategiche e di marketing politico in stile grillino: il né destra né sinistra, lo strizzare l'occhio all'elettorato di destra su immigrazione, tasse e piccola e media impresa, le opinioni spiegate razionalmente e non urlate, un'organizzazione politica ferreamente controllata da poche persone, l'agitare temi che parlano alla pancia delle persone come la lotta alla 'casta' politica tacendo sulla struttura sociale ed economica (la società capitalista) che le produce.


1 commento:

  1. NON È M5S IL PRIMO ANTAGONISTA E NEMICO DELLA SINISTRA
    Concordo in linea di principio con quanti dichiarano che sia in realtà il PD il peggiore e più tenace nemico della sinistra, è vero! Ma è altrettanto vero che M5S, ed in particolare il suo guru maximo, sono parte del “medesimo progetto” inseriti nella stessa visione di società, pur rappresentandone l'l'area dell'innoffensiva protesta. Il progetto comprende sia l'uno che l'altro, per cui fondamentalmente Renzi è della medsima risma di Grillo e viceversa, quantomeno i fili che li muovono sono i gli stessi. Il loro fine comune è una società liberale, anticomunista che liquidi del tutto il pensiero di sinistra, salvandone i contenuti vendibili ed inoffensivi per il sistema.
    (giandiego)

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