"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

martedì 3 febbraio 2015

L'elezione di Sergio Mattarella e la sindrome del Processo del Lunedì


L'elezione di Mattarella e il ritorno della Balena Bianca by Luca Peruzzi

Nel 1980 , trentacinque anni fa, Aldo Biscardi portava sugli schermi della Rai il Processo del Lunedì: il primo esempio di talk show sportivo e di giornalismo trash con un largo successo popolare. Non so quanto il “rosso” (di capelli ) Aldo fosse consapevole del mostro che stava creando ma certamente quel programma è stato uno degli emblemi dell'abisso in cui è progressivamente precipitata negli ultimi decenni la qualità della televisione e dell'informazione in Italia. La chiacchiera da bar spacciata come spettacolo e divulgazione, la discussione condotta con le modalità della rissa verbale con le voci gracchianti che si sovrappongono l'una all'altra impedendo di comprendere alcunché, la trasformazione dei giornalisti da professionisti con il ruolo di raccontare e spiegare i fatti in macchiette da avanspettacolo, il dibattito focalizzato esclusivamente sull'ultimo fatto, sull'ultima partita anzi sull'ultima azione come se non ci fosse un prima e un dopo: una storia passata che spiega gli eventi ed un futuro che ne sarà condizionato.
Questo è stato il Processo del Lunedì ma questo è diventato anche il modo prevalente con cui da anni viene trattata l'informazione “seria” di tv e giornali.
Ecco molti commenti alla elezione alla Presidenza della Repubblica, letti sui social network o espressi dai professionisti dell'informazione, mi hanno fatto ripensare al Processo di Biscardi: frasi fatte, giudizi sommari, analisi elaborate senza la capacità o con il rifiuto consapevole di collocare l'evento nel contesto politico, sociale, culturale, dei rapporti di forza tra i partiti e tra le élite dominanti in cui viviamo.

Mattarella uomo integerrimo con la schiena dritta? Mattarella difensore della Costituzione? Elezione di Mattarella vittoria della Sinistra? Mattarella simbolo dell'antimafia? Patto del Nazareno incrinato?
Se abbiamo ben capito qual è il progetto renziano, finalizzato alla piena attuazione dei desiderata dei poteri dominanti e condotto con la complicità e l'assenso interessato di Berlusconi, possiamo pensare che si sia posto in un ruolo delicatissimo e cruciale quale quello di Presidente della Repubblica un potenziale nemico ed un potenziale ostacolo? E questo solo per tacitare un centinaio di recalcitranti parlamentari piddini?

Lasciamo stare le chiacchiere, i discorsi di rito, la panda grigia, il percorso fatto a piedi nel centro di Roma, la visita alle Fosse Ardeatine e si abbia almeno la lungimirante pazienza di aspettare i fatti e già nelle prossime settimane potremo inquadrare il reale significato politico dell'elezione di Mattarella. Il decreto fiscale, approvato a Natale ma poi temporaneamente sospeso, che già la Boschi rivendica come atto concepito nell'interesse (sic) degli italiani, consentirà la riabilitazione penale e politica di Berlusconi? Forza Italia continuerà a dare i propri voti alla svolta autoritaria del PD di Renzi realizzata con l'Italicum e la rottamazione della Costituzione? Quale sarà l'atteggiamento di Mattarella di fronte alla nuova legge elettorale che contraddice manifestamente i principi in base ai quali la Corte Costituzionale, di cui proprio Mattarella faceva parte, ha dichiarato qualche mese fa illegittimo il Porcellum?

Su queste cose potremo valutare e giudicare Mattarella.

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