"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

venerdì 2 gennaio 2015

PAROLE...PAROLE...PAROLE


di giandiego
Mi capita spesso di chiedermi cosa vogliano realmente dire i venditori di fumo … gli spacciatori di false speranze … i rimestatori di lenticchie quando parlano di crescita. Quando promettono luci in fondo al tunnel, quando si riempiono la bocca con le ri-partenze e le riprese. Sono intorno a noi e persino fra di noi.
La crisi che stiamo attraversando è sistemica, chiunque abbia potuto sollevare gli occhi dagli specchietti ipnotici disseminati tutt'attorno ha potuto rendersene conto. Non serve un dottorato in economia e nemmeno qualità profetiche per comprenderlo, basta un pizzico di buon senso.
Come si possa credere per esempio alla favola assurda della crescita infinita è, per me, umilissimo poeta di strada un vero mistero.
Eppure un sacco di gente ancora vagheggia di uscite dal tunnel, di riprese repentine … di un paese che riparte, di uscite da sistemi monetari che rilancerebbero fantomatiche economie (quasi bastasse una moneta a farlo e non un sistema), per carità, senza nulla togliere alle responsabilità degli inventori usurai dell'Euro.
Comprendere però che la crisi è di sistema è molto importante, fondamentale, perchè ci fa capire che non basterà un cerotto, non sarà affatto sufficiente nessun sacrificio sanguinoso e nessuna lacrima a raddrizzare le sorti del Titanic che affonda … loro, i padroni, i progettisti, gli assicuratori e l'equioaggio del Titanic sopra menzionato questo lo sanno benissimo.
Le materie prime sono finite, nel senso che esistono in quantità limitate, i materiali dai quali abbiamo deciso di ricavare energia altrettanto (pericolosamente sull'orlo dell'esaurimento), la stessa struttura portante della società è finita, abbiamo depredato i depredabile, abbiamo sfruttato le risorse e le ricchezze di molti popoli per garantire ad una minoranza occidentale e bianca l'assoluto benessere.
Abbiamo distrutto e distruggiamo allegramente il pianeta in nome del nostro benessere ed abbiamo chiamato tutto questo “Civiltà e Progresso”.
Ora il Pianeta ci chiede conto, il nostro stesso sistema incardinato su una follia ed una premessa del tutto egoistica dimostra di non poter più girare.
La nostra filosofia, imperniata sulla superiorità dei pochi ed il loro diritto al dominio, l'idea stessa di selezione che abbiamo sin qui usato per definire il diritto alla vita dimostra d'essere solo quel che è, un pretesto per giustificare il dominio di una elite ristretta sul mondo. Ed abbiamo, lo ridico, chiamato tutto questo “Maturazione Spirituale, Civiltà”.
Non sto dicendo nulla di nuovo? Certo! Non ho scoperto nulla che non fosse evidente? Alla buon'ora!
Eppure siamo qui, tutti a subire il dominio culturale, morale, etico, strutturale e spirituale di una Elite folle che cerca solamente la propria perpetuazione.
Ce la prendiamo via , via ora con il loro cameriere, ora con il maggiordomo, ora con il loro guardiani … ma ci sfugge, costantemente il senso vero e reale del loro dominio sul mondo … ed aspettiamo la ccrescita.
Eppure loro sono là, da sempre, e sono il 10% scarso della popolazione mondiale.
Hanno sistemato le cose perchè ci sembri d'essere parte del gioco, perchè appaia che il sistema si regga su una “responsabilità” ed una “ titolarità” diffusa, ci hanno illusi che la proprietà privata non fosse un furto, anzi un diritto e che ognuno di noi avesse qualche cosa, piccolo o grande da difendere. Ci hanno dedicato migliaia di anni applicando alla definizione di questo pseudo-diritto umano i migliori intelletti.
Ci hanno convinti che fosse un diritto, che fosse giusto ed umano piantare dei paletti per terra e dire questo è mio! Che farlo non fosse un furto e nemmeno un arbitrio, salvo poi sterminare chi dopo cercasse di varcare i suddetti paletti per fare la stessa cosa.
Ed è così che ci siamo ritrovati con qualche furbo che ci vende l'Acqua, l'Aria, la nostra stessa Terra, che ci brevetta la Vita ed i Semi per poi rivenderceli in scatola di montaggio … con un bel marchio e intanto noi aspettiamo la crescita che è lì dietro l'angolo appena fuori dal tunnel di cui intuiamo la fine.
Non è difficile, non è frase fatta è tutto il programma politico, spirituale e pratico di cui abbiamo bisogno. Un altro Mondo è Possibile.
Questo mondo così non può funzionare il cambiamento è un'esigenza vitale per l'umanità.
Decidere se questo cambiamento sarà verso un feudalesimo tecnologico e il dominio delle “Grandi Famiglie” oppure se si muoverà verso una nuova spiritualità condivisa e complessa che veda gli esseri viventi al suo centro, maturati spiritualmente quanto basta per comprendere d'essere parte e non padroni. Coscienti di dover ridefinire profondamente il significato di “Progresso e Civiltà”, in senso etico, spirituale e filosofico, finalmente liberi da dualismi che fanno comodo solo ai pochi che sin qui hanno detenuto ogni potere … bhè questo dipenderà da noi … forse! 
Ammesso che ci si svegli nel frattempo, che si dismettano le collanine, gli specchietti ed il Whisky venefico con cui hanno comprato le nostre terre e d avvelenato le nostre anime.
Ammesso che si capisca che non crescere, ma decrescere è la via della salvezza.
A Patto che si riesca a vedere al di là del proprio villaggio per guardare il mondo ...ma forse proprio qui sta il problema e proprio qui si potrebbe infrangere ogni speranza, quantomeno diciamocelo, perchè è proprio in questa sfera che ci hanno alla fine dominati e fottuti...la verità che sino ad ora , al di là delle belle parole, siamo ancora tutti lì ad aspettare la crescita con il nostro piatto di lenticchie ben stretto … e non ci accorgiamo che ogni giorno che passa è sempre più vuoto.

1 commento:

  1. La stagione dei sogni passa in fretta come la gioventù. I problemi della vita quotidiana (rispetto a chi ci governa) prendono il sopravvento. Quando diventi Uomo accantoni i sogni dando priorità alle responsabilità della vita quotidiana e i sogni (d’infanzia) vengono riposti nello scrigno dei ricordi. Il tempo passa veloce, ti ritrovi vecchio con i tuoi ricordi apri lo scrigno e ti accorgi che è vuoto. Come le foglie d’autunno il vento li ha portati con se. I sogni sono echi del passato che tornano sotto forma d’immagini riflesse in frammenti di specchio riuniti dalla clessidra del tempo, fantasie di gioventù che la realtà della vita ha ucciso. I sogni? Sono solo pulviscolo che la tempesta della vita sparpaglia nel cielo lasciandoli al giudizio dell’Anima. (Vittorio.A)
    PS. ci tengo a precisare che ho solo la seconda elementare e poca dimestichezza con le parole ciò che scrivo nasce spontaneo solo quando mi viene l'ispirazione.

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