"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

giovedì 11 febbraio 2010

Berlusconi, Bertolaso e le mani nelle tasche degli Italiani

L'affermazione 'Non metteremo le mani nelle tasche degli italiani' incarna forse l'essenza del berlusconismo. Vi è in essa, contemporaneamente, il disprezzo per lo Stato e la mistificazione della realtà.

Disprezzo per lo Stato e per il suo fine essenziale: il perseguimento del bene comune, reso possibile attraverso il contributo cui sono tenuti tutti i cittadini secondo criteri di progressività (poi come vengano gestite quelle risorse, naturalmente, è tutto un altro discorso ..). L'imposizione fiscale viene scambiata per una forma di estorsione, di pizzo, di furto e non come il fondamento dell'esistenza di una comunità nazionale. E' la stessa logica con cui si attaccano i magistrati 'mentalmente disturbati'. Non è da escludere, anzi, che prima o poi Berlusconi si riferirà a poliziotti e carabinieri definendoli sbirri ….

Mistificazione della realtà con l'obiettivo di distogliere l'attenzione dal vero impoverimento dei cittadini che si realizza consentendo e tollerando che sia depredata la cosa pubblica e mortificato l'interesse comune con la corruzione e l'evasione fiscale, impedendo od ostacolando i controlli contabili e di legittimità nella pubblica amministrazione (si vedano le privatizzazioni della Difesa e della Protezione Civile), con l'inefficienza dei servizi sociali che obbliga le persone a rivolgersi a pagamento a fornitori privati, con la privatizzazione dell'acqua, con un mercato capitalistico senza sufficienti regole e controlli nel quale i consumatori, gli utenti di servizi e coloro che reclamano il diritto ad un bene essenziale quale la casa sono lasciati alla mercé di speculatori e briganti, con il prosperare della criminalità organizzata che impedisce lo sviluppo economico del Paese, con le risorse sperperate per mantenere i privilegi di una classe politica pletorica, con la stessa incolumità fisica e la salute dei cittadini pregiudicata da un insufficiente contrasto delle violazioni delle norme sulla sicurezza del lavoro, dall'inquinamento e da una folle gestione dei rifiuti, da una politica della mobilità che penalizza i trasporti pubblici, più economici e sicuri.
D'altro canto vi è un palese inganno alla base dell'impero economico berlusconiano: quei programmi televisivi che sono sempre stati spacciati per gratuiti sono in realtà pagati dai consumatori con i costi della pubblicità incorporati nel prezzo dei beni che acquistano.

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