"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

venerdì 19 febbraio 2010

Da Mario Chiesa a Guido Bertolaso

Diciotto anni fa con l’arresto di Mario Chiesa scoppiava lo scandalo di Tangentopoli portato alla luce dall’inchiesta denominata Mani Pulite che avrebbe travolto, quasi per intero, la classe politica della prima Repubblica.
Da allora la corruzione non è certamente diminuita in Italia. E' però cambiato il modo in cui viene percepita dai cittadini e l'immagine che pretendono di dare di sé corruttori e corrotti. Non ci si indigna quasi più, non ci si vergogna più quando si viene scoperti.
Negli anni caldi di mani pulite era sufficiente ricevere un avviso di garanzia per dimettersi, non era raro vedere chi, travolto dalle inchieste, decideva tragicamente di uccidersi spinto dalla vergogna e dalla disperazione e basta ricordare i casi di Gardini, di Cagliari, di Moroni.

Dopo un quindicennio di berlusconismo ora è tutto diverso. I politici, salvo poche eccezioni, restano al proprio posto anche se accusati delle peggiori nefandezze. Personaggi moralmente indegni si permettono il lusso di restare sulla breccia come nulla fosse, accolti a braccia aperte da televisioni pubbliche e private. Corona, Sgarbi o Moggi fanno gli opinionisti, Fiorani canta al billionaire con Lele Mora, Cragnotti fa la vittima con i tifosi della Lazio e Tanzi nasconde quadri preziosi in attesa della prescrizione dei propri reati.
Figli e familiari degli accusati gridano al complotto ed all’aggressione mediatica subita dai congiunti, difendendo come belve i privilegi e i lussi di cui godono.
Negare, negare, negare sempre. Anche l’evidenza. Utilizzare giornalisti servi al soldo del miglior offerente per alzare polvere e intorbidire le acque. E dichiararsi vittime degli eventi e di chi ha tradito la propria amicizia (Berlusconi in questo ha fatto scuola …)
Sembra di vedere quella scenetta da avanspettacolo in cui il marito adultero è scoperto in flagrante dalla moglie ma continua a negare tutto e a dichiarare di poter spiegare ogni cosa mentre, nel frattempo, l’amante si riveste e scompare dalla scena così da consentire alla fine al marito di affermare: “Lo vedi che non è successo niente? Lo vedi che ti sei sognata tutto?”.
Nello scandalo della Protezione Civile emerge chiaramente che le pratiche del malaffare riguardano trasversalmente il PDL ed il PD: Bertolaso era stato confermato nella carica dal governo Prodi ed il centro sinistra al governo non ha mai ritenuto di dover cancellare i poteri straordinari che potevano essergli attribuiti nei casi artificiosamente dichiarati eccezionali (dove eccezionale diventa qualunque occasione, perfino eventi religiosi o sportivi, in cui si vogliano percorrere le scorciatoie procedurali previste per la Protezione Civile) e Letta, autorevole mentore di Super Guido, è stato sempre considerato, si ricordino le dichiarazioni al riguardo di Veltroni, l'interlocutore affidabile e responsabile con il quale poter dialogare e a cui poter fare riferimento.
Lo stesso centro sinistra ha contribuito a creare il mito del superman Bertolaso: senza mai denunciare che la sua ascesa era consentita dalla possibilità di gestire senza controlli fondi illimitati, che le catastrofi erano rese più terribili dalla mancata prevenzione, che le emergenze venivano gestite con modi spicci e autoritari calpestando i bisogni reali delle vittime coinvolte, che la storia dei rifiuti di Napoli, ragione fondamentale del successo elettorale del 2008, non era altro che un gentile assist fornito dalla camorra a Berlusconi impedendo l'utilizzo delle discariche. Bertolaso, incapace di risolvere il problema dei rifiuti anni addietro (ed inquisito per questa vicenda), diventava il Salvatore della Patria quando cambiavano le condizioni e le convenienze politiche. Il problema non veniva risolto attraverso le bonifiche ambientali, la raccolta differenziata ed il riciclo dei rifiuti ma semplicemente con la militarizzazione del territorio, nascondendo la 'monnezza' sotto il tappeto (leggi siti dell'esercito), attentando alla salute dei cittadini con le esalazioni di discariche ed inceneritori.
Mi chiedo se la ragione per la quale questo Paese non reagisce dipenda più dal lavaggio del cervello operato dalle tv berlusconiane o piuttosto dal fatto che ormai la maggioranza dei cittadini sia sfamata dal malaffare e coinvolta in attività illegali a vario titolo (dall’evasione fiscale al doppio lavoro e al lavoro in nero, dall'abusivismo edilizio alla corruzione, dallo scambio clientelare con la politica alle mafie, dalla violazione delle norme in materia di sicurezza del lavoro alle falsificazioni, per finire con l'attentato alla salute delle persone attraverso criminali pratiche sanitarie, le adulterazioni alimentari e la trasgressione delle leggi per la tutela dell'ambiente e lo smaltimento dei rifiuti).
Cercasi sociologi e statistici per disegnare l'effettiva realtà società italiana e le dinamiche di classe attualmente esistenti. Almeno in tanti forse riusciremo a metterci il cuore in pace.

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