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Marino, Buzzi e Nieri |
Che a Sinistra, che ha nel proprio dna
lo stare dalla parte dei perdenti e dei deboli, ci sia qualcuno che
simpatizzi per Ignazio Marino può essere comprensibile. Che lo si
elevi a baluardo dell'onestà e del bene dei cittadini contro i
poteri forti (i padroni capitalisti), romani e non, mi sembra
francamente ridicolo.
La Sinistra non è (semplicemente)
empatia caritatevole, la Sinistra è la volontà – lucida e
razionale – di costruire una Società fondata sulla giustizia
sociale e la liberazione dal bisogno: Marino ha forse mai dimostrato, con i propri atti, di agire per affermare valori popolari socialisti e comunisti e di contrastare il dominio capitalista del profitto?
L'onestà è una indispensabile
condizione pre-politica ma non esprime in sé un programma di governo
e di amministrazione della cosa pubblica finalizzata al bene comune.
Cerchiamo di capirci: se siamo tra chi considera Renzi il male assoluto - per la rottamazione della Costituzione, dei diritti dei lavoratori, dello Stato sociale - non possiamo nemmeno stare dalla parte di chi, come Marino, dipende per la propria sopravvivenza e ruolo politico da Renzi.
Cerchiamo di capirci: se siamo tra chi considera Renzi il male assoluto - per la rottamazione della Costituzione, dei diritti dei lavoratori, dello Stato sociale - non possiamo nemmeno stare dalla parte di chi, come Marino, dipende per la propria sopravvivenza e ruolo politico da Renzi.
Ignazio Marino è senza alcun dubbio nemmeno lontanamente paragonabile ad Alemanno e al suo coinvolgimento
nel malaffare politico, ma mi auguro che sia ormai passato il tempo, per chi è convinto della necessità di costruire un'Alternativa di
Sistema, della resa alla logica della scelta del (presunto e meramente consolatorio) male minore: Marino contro Alemanno (o alle prossime
elezioni Marchini), ieri Prodi contro Berlusconi, domani Renzi contro
Salvini.
E poi, se Marino ha (fino ad oggi) la fedina
penale pulita l'onestà e la coerenza politica sono altre cose.