"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

martedì 28 settembre 2010

Napoli: attaccati giornalisti e manifestanti presenti alla contestazione a Maroni

da meridionalismo.it

Domani pochi giornali parleranno di quel che è accaduto, ne sono sicuro. Il perché è lampante: non viviamo più in un paese libero. Del resto persino la Freedom House classifica per libertà di stampa nel 2010 l’Italia al 72º posto, tra i paesi Partly Free, insieme a Benin, India e Hong Kong.
Ma facciamo un passo indietro. Questa mattina diversi movimenti meridionalisti(tra cui Insieme per la Rinascita e Altro Sud) assieme a Francesco Emilio Borrelli (Verdi) e Gino Sorbillo, si sono recati al di fuori del Castel dell’Ovo per compiere un volantinaggio pacifico contro le ultime offese razziste dell’On.Bossi; in più il gruppetto di manifestanti aveva da subito attirato l’attenzione dei passanti dal momento che distribuivano gratuitamente mozzarelle ai passanti. Il motivo della location scelta era ben preciso: stamane il Ministro Maroni incontrava una delegazione di industriali presso il suddetto castello. La manifestazione sin da subito si palesava come ad alto contenuto ironico vista l’accoglienza compiaciuta di tutti i passanti. Ma ben presto la quiete si è trasformata in tempesta. In un primo momento un cordone di poliziotti vietava l’ingresso ai “facinorosi”; di lì a poco Francesco Emilio Borrelli veniva invitato ad allontanarsi. Dopo il suo rifiuto le forze dell’ordine lo hanno accerchiato con l’intenzione di arrestarlo; addirittura un poliziotto prontamente giustificava il tentativo di arresto asserendo ”tu mi hai dato un gancio nello sterno”, il che non corrispondeva alla realtà. Fortunatamente l’arrivo di alcuni fotografi che stavano intanto immortalando la scena, ha evitato l’arresto.
Dopo nemmeno dieci minuti usciva dal Castello un giornalista de “Il Mattino” esterefatto: lo avevano identificato dopo che si era “permesso” di chiedere chiarimenti a Maroni in merito ad alcune imprecisazioni esternate dal Ministro in merito al numero di superlatitanti ancora in circolazione (ovvero 13 e non 3 come asserito da Maroni). Schifato dall’accaduto il suddetto giornalista lasciava la location per recarsi alla sede del suo giornale. Di lì a poco delle grida e un pianto attiravano l’attenzione di molti presenti; dopo cinque minuti si veniva a sapere che una giornalista di sky tg24 era stata letteralmente sollevata e scaraventata via dalle guardie del corpo del Ministro, dopo aver tentato di porgli alcune domande. In queste ore è ricoverata al Loreto Mare per accertamenti: si teme abbia avuto problemi alle costole.
Alla luce di tutto ciò Francesco Ciappa ed il sottoscritto Luca Antonio Pepe, esponenti del movimento meridionalista Insieme per la Rinascita, abbandonavamo prontamente la scena per non incorrere in ulteriori guai. Ma arrivati vicino l’auto ci accorgevamo che tre esponenti della Digos ci avevano inseguito. Dopo essersi identificati chiedevano con foga i nostri documenti per identificarci; e dopo essersi presi i nostri dati con scherno asserivano ”ragazzi dopo tutto la manifestazione era simpatica”: oltre il danno pure la beffa.
Vorrei chiudere questo resoconto citando l’art.21 della Costituzione: ” Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.

Di Luca Antonio Pepe

lunedì 27 settembre 2010

LE COSE REALMENTE IMPORTANTI




Di Giandiego Marigo

ANSA “ROMA - I lavoratori dipendenti italiani hanno perso in dieci anni oltre 5 mila euro di potere d'acquisto. Lo sostiene la Cgil nel suo rapporto sulla crisi dei salari presentato oggi nel quale spiega che nel decennio 2000-2010 le retribuzioni hanno avuto, a causa dell'inflazione effettiva piu' alta di quella prevista, una perdita cumulata del potere di acquisto di 3.384 euro ai quali si aggiungono oltre 2 mila euro di mancata restituzione del fiscal drag che porta la perdita nel complesso a 5.453 euro.
EPIFANI, SUBITO RIEQUILIBRIO FISCALE A FAVORE SALARI - In Italia esiste "un grande problema che riguarda l'abbassamento dei salari anche legato al prelievo fiscale". Lo sottolinea il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, a margine della presentazione del rapporto dell'Ires-Cgil "La crisi dei salari", che chiede "un intervento urgente che sgravi il lavoro dipendente" riequilibrando il peso del prelievo a favore dei salari. I salari, secondo Epifani, pagano al momento di più di altri redditi ed è necessaria una "svolta" che affronti il problema delle retribuzioni"


Questa la notizia...ANSA. Lapidaria, essenziale e marginale...o quantomeno trattata come tale dal giornalismo italiano...illuminato o meno che sia.
Ed è a mio umilissimo parere la misura della vera sconfitta di quella che chiamammo sinistra e della sua influenza culturale.

Questo, che dovrebbe essere un discorso importante, diventa invece non solo secondario ma addirittura marginale, il che è tutto dire e dà il polso della situazione dell'attenzione e della vigilanza dell'Area di Progresso in questo paese. Dà l'idea delle sue reali priorità
Quando si dice che la destra sta imponendo la sua agenda si dice esattamente questo e non solo e non tanto, per il fatto che i giornali sistemici siano pieni di notizie impostate sulla sequel ora del Magnifico Unto ora del suo Infedele Ciambellano, ora l'altro delle farneticazioni dell'alleato verdecamiciato, ma semmai perchè quei due o tre fogli che sistemici pretendono di non essere...che si inebriano della propria libertà di pensiero e di azione...che riempiono l'aree della necessità della loro indipendenza...trattino le medesime notizie...pari , pari...funzionando come cassa di risonanza, anzichè cercare di modificare l'agenda.
Che oggi sia noioso, inutile, criptico, paleo-sindacale, vecchio, affrontare la tematica del lavoro, che la divisione del sindacato , per esempio si sia consumata come notizia marginale , poco interessante, normale. Mentre rappresentava uno dei temi centrali del programma della P.2, una conditio sine qua
Una tematica come questa dell'impoverimento ( di questa portata poi) dovrebbe essere centrale e non per operaismo becero e vetusto, assolutamente fuori luogo e anche un poco fuori tempo, ma perchè parlando di questo si parla del paese vero, delle famiglie del tessuto che sorregge questa nazione.

Non con vuoti proclami elettorali o con mobilitazioni di plastica per richiamare l'attenzione e riempire le piazze per le fotografie...no parlando delle cose che realmente le riguardano
Parlando di questo si affronta un discorso che coinvolge anche direttamente la ripresa della preziossissima società dei consumi del ca... che tanto viene sbandierata e di cui tutti sembrano voler piangere l'amara dipartita.
Invece il mondo, quello descritto dai giornali e quello praticato dai nostri politici parla dell'eterno romanzetto d'amore e dolore fra Fini ed il suo Imperatore. Si prendono si lasciano, lo fanno per sempre...oppure solo per qualche ora. Hanno litigato oppure non si sono mai amati...e quello con Bossi è vero amore o solo attrazione?
I giornali sono pieni di questa sequel, persino quelli che si danno pomposamente tono da giornali d'area. I politici, che si riempiono la bocca di termini di cui non conoscono più il senso come Sinistra e Lavoro, sembrano non saperne però più parlare sul serio.
Tutti chi più chi meno sembrano preoccuparsi solo della soap più in voga del momento...del reality fra i reality IL CENTRODESTRA DEI FUMOSI.
Poca o nulla attenzione viene dedicata a questa tematica, ancora meno agli effetti drammatici che la crisi ha provocato sul piano occupazionale, non è che non se ne parli, per carità, ma non è centrale: Peccato non all'ordine del giorno!
Nessuno pare realmente interessarsi dei reali motivi che davvero impoveriscono il paese ed allontanano, se mai è stata in vista, l'uscita dal tunnel e la soluzione della crisi.
Questa è la verità la povertà lambisce i ceti medi...avvicinando pericolosamente le famiglie ad una zona di crisi assoluta, ma di questo sembra non volersi, davvero, occupare nessuno...se non in dichiarazioni di principio, programmi fumosi ed inutili proclami...a margine però della tematica centrale e saliente...La soap del secolo...la nuova arma di distrazione di massa...che assorbe tutti. Persino i bagarini e gli scommetitori clandestini

Giandiego

domenica 26 settembre 2010

Cielo, mio cognato!

Nel putrido e fetido acquitrino a cui si è ormai ridotta la lotta politica italiana, ecco spuntare la figura del cognato. A memoria, laddove mariti mogli amanti fratelli sorelle genitori figli dei nostri politici sono da sempre stati protagonisti di episodi di corruzione e di malaffare e, quando ha fatto comodo, pretesto di killeraggio politico, la figura del cognato mi sembra cosa nuova. Cognato per di più, ironia della sorte, in una famiglia di fatto, così diffusa tra i protagonisti della nostra classe dirigente ma il cui riconoscimento legale è negato alla maggioranza dei cittadini. Cognato che alla fine è indicato quale unico possibile colpevole dell'affare della casa di Montecarlo.
Guardando il video di Fini l'impressione che si ha è di trovarsi davanti non ad una resa ma sicuramente di fronte ad una ritirata.
Ritirata strategica certo (e dal fronte, di cui Fini è uno dei maggiori portavoce, di quei pezzi di oligarchia che vogliono far fuori Berlusconi per mettersi al suo posto, sono partite bordate di alleggerimento con le critiche della Marcegaglia e di Montezemolo a Bossi e al governo) ma pur sempre ritirata.

venerdì 24 settembre 2010

Un tentativo di analisi della proposta politica di Beppe Grillo

La proposta politica di Beppe Grillo

Beppe Grillo rappresenta indiscutibilmente una delle novità più significative nel panorama politico italiano degli ultimi anni. Novità in termini di linguaggio che infrange le ritualità ed il fair play del politichese (e non a caso le sue più popolari manifestazioni pubbliche sono stati i Vaffa Day), di mezzi utilizzati - essenzialmente internet - per la diffusione del proprio messaggio (il suo blog è unanimemente considerato uno dei più influenti addirittura a livello mondiale), di contenuti della propria proposta politica di cui nega la possibilità di essere ricompresa nelle tradizionali categorie destra-sinistra e che si fonda sul rifiuto della casta politica nel suo complesso incentrandosi al contrario su temi concreti (il Parlamento pulito, l'azzeramento dei rifiuti da condurre in discarica grazie a raccolta differenziata riciclo e riuso, le energie rinnovabili, lo sviluppo della democrazia diretta resa possibile da internet, la richiesta di trasparenza delle società quotate in borsa).
I riscontri di consenso ottenuto sia alle elezioni europee (dove i suoi candidati, Luigi De Magistris e Sonia Alfano, sono stati eletti nelle liste di Italia dei Valori con un consistente successo personale) che nelle ultime elezioni regionali dimostrano il crescente seguito raggiunto dal Movimento di Grillo. Un seguito tanto più rilevante se paragonato ad esempio ad entità che veicolano i temi tradizionali della sinistra radicale quali la FDS di Ferrero o la SEL di Vendola.

Beppe Grillo e i partiti

Il leitmotiv, la ragione sociale dell'azione politica di Grillo è appunto il rifiuto in toto della classe politica attuale, di tutti i partiti esistenti, di destra e di sinistra, considerati tutti parte di uno stesso sistema che ha espropriato la democrazia a danno dei cittadini.
Ma proprio in questo sta la contraddizione ed il limite della proposta grillina.

Si possono, anzi si devono contestare questi partiti, il fatto che siano i protagonisti della degenerazione della vita democratica del Paese, la trasformazione delle proprie classi dirigenti in una casta oligarchica e parassitaria che ha occupato per i propri interessi le Istituzioni dello Stato e le amministrazioni pubbliche e si è ridotta a semplice esecutrice di decisioni prese dai grandi centri di potere in contrasto con la sovranità del popolo.
Ma se la Costituzione rimane il faro che guida ancora chi crede nella democrazia in questo Paese, non bisogna dimenticare che questa Costituzione attribuisce proprio ai partiti la forma associativa attraverso cui i cittadini possono concorrere a determinare la politica nazionale. E che piuttosto il problema è stata la mancata traduzione in norme di legge di quel metodo democratico richiamato dall'articolo 49 quale condizione indispensabile dell'associazione partitica (Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.). E cioè la definizione di regole di democrazia interna e di selezione delle classi dirigenti per assicurare che la partecipazione consapevole e continuativa dei cittadini alla determinazione ed alla analisi critica delle decisioni riguardanti la cosa pubblica non si riduca unicamente al rito elettorale.
Nel momento in cui legittimamente il Movimento di Beppe Grillo partecipa alla contesa politica ed alle elezioni diventa dunque anch'esso un partito, comunque voglia definirsi e chiamarsi.
E lo fa purtroppo in coerenza con quella che è la caratteristica dominante di questa stagione politica, sarebbe davvero troppo chiamarla Seconda Repubblica, quasi totalmente monopolizzata da one-man party, i partiti di un solo uomo al comando di cui diventa impresa ardua comprendere la genuina origine delle scelte politiche.
Si tratta di partiti che esprimono fondamentalmente motivazioni, ambizioni e strategie personali di un leader. Basta citare Berlusconi con Forza Italia e poi con il PDL, il nuovo partito di Fini, l'Italia dei Valori di Di Pietro, la stessa proposta politica di Nichi Vendola. In questi anni abbiamo conosciuto la lista Dini, l'Udeur di Mastella e il Patto Segni; Rutelli ha compiuto l'ennesimo cambio di casacca per fondare l'ennesimo partitino personale.
A questi si aggiungono poi i radicali di Pannella che erano un partito personale già nella prima Repubblica.
L'UDC e la Lega hanno sicuramente complessità e legami molto più ampi eppure anch'essi sono strettamente legati alla direzione dei propri leader. Casini e Bossi rappresentano il collante e dettano la linea delle rispettive forze politiche, senza di essi è difficile pensare ad una continuità di tali partiti e ad una loro non implosione.
Alla fine, pur con tutti i limiti costituiti anzitutto dalla inadeguatezza dei propri ceti dirigenti, restano come veri partiti solo la Federazione della Sinistra (nato dalla fusione di Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Socialismo 2000) ed il PD, la cui esistenza e la cui linea politica sono il frutto di dinamiche interne, di correnti, di pluralità di visioni.
Consultando i due documenti fondamentali del Movimento 5 Stelle, il “Non Statuto” ed il Programma, emerge la debolezza della visione politica grillina.

sabato 18 settembre 2010

L'appello di Michele Santoro




Cari amici, sono di nuovo costretto a chiedere il vostro aiuto. Giovedì 23 settembre alle ore 21.00 è prevista la partenza di Annozero ma la redazione è tornata al lavoro da poche ore e con grande ritardo, i contratti di Travaglio e Vauro non sono ancora stati firmati e lo spot che abbiamo preparato è fermo sul tavolo del Direttore Generale .

Tuttavia, se non ci sarà impedito di farlo, noi saremo comunque in onda giovedì prossimo e con me ci saranno come sempre Marco e Vauro.

Vi prego, come avete fatto con Rai per una Notte, di far circolare tra i vostri amici e tra le persone con cui siete in contatto questo mio messaggio avvertendoli della data d’inizio del programma.
Nelle prossime ore vi terrò puntualmente informati di quanto avviene.

Un abbraccio

Michele Santoro

mercoledì 15 settembre 2010

ANCORA E SEMPRE, VIOLA, VIOLETTO E SVIOLINATE


Di Giandiego Marigo(il signor nessuno)

Bene sinceramente questa volta basta...ci siamo stufati di questa imbecillità senza limiti, di questa demenza dell'appartenenza e delle divisione in bande. Di leader improvvisati e autoreferenti che inventano date a sproposito e un motivetto ripetitivo e stupido che ci è venuto a noia.
Come possiamo pretendere di rappresentare alcunchè se ogni pretesto è buono per dividersi in bande.
Un tempo questo giochino a scemo e più scemo era appannaggio dell'estrema sinistra, che sino ad oggi è riuscita a trascinarsi sin qui quella ventina di partiti comunisti, ma l'Area di Progresso, la Società Civile...IL MOVIMENTO speravamo sapesse dimostrare maggiore saggezza, confidavamo avesse compreso come questa malattia fosse la prima da debellare, almeno a parole questa ci sembrava una delle sue prime dichiarazioni di principio, sembrava avesse compreso come il protagonismo dei mediocri fosse necessariamente da superare..sembra che ci si riesca ancora e nonostante tutto.
Leggo oggi aggirandomi per la rete che il Popolo Viola di Roma non aderirà al No B.Day II, e leggo con sommo raccapriccio che questa decisione viene accolta , come suole sin dalla fondazione del movimento da una bella sequela di insulti...da combattimenti casa per casa e on line, da reciproci agguati e da una generale assoluta confusione.

Il tutto con la cortese partecipazione....anche se solo come spettatori di Micromega ed alcuni preziosi intellettuali di sinistra...fra i quali la nuclearista Hack.
Ancora !!! direte voi?

Dopo le mille perplessità che il percorso di questo movimento ha sollevato dopo gli infiniti litigi, dopo la sequenza senza sosta di auto-attribuzioni di paternità, dopo santi inventati e dirigenti improvvisati in provetta? Dopo che mediaticamente si è infinitamente discusso sulla vicinanza o meno ai partiti, sulla necessità di creare un movimento epocale...sulla base del solounico e misero slogan del No All'Imperatore Farlocco?
Senza pietà e soprattutto senza alcun rispetto, senza alcuna considerazione per la pazienza e la visione della gente che ambiremmo a rappresentare, attribuendo, in realtà, scarsissima importanza alle tematiche ed ai contenuti che andiamo a toccare, per privilegiare le persone ed i loro enturage, i gruppetti omogenei altrimenti definiti gruppi d'interesse, riproponendo all'infinito i vecchi difetti di un sistema di rappresentanza che a parole si critica, ma poi nei fatti si perpetua.
Sono uno che legge e sono anche uno che ha fatto qualche manifestazioncina partendo dalla rete non è la prima volta che incrocio on line Mannino e Mascia, Bartolini, il Santo Precario o Corradini conosco i viola di Roma ed i ViolaVerso, conosco, almeno alcuni, i Viola di Milano, conosco, allo stesso modo, i Viola di Brescia., che hanno partecipato al No Razzismo Day, sinceramente anche guardandoli da molto vicino non vedo grandi differenze fra loro.
Conosco per averle seguite dapprima con trepidazione e poi con stizza e delusione le vicissitudini che hanno portato alle innumerevoli, ormai, frammentazioni di quella speranza che era il Popolo viola.
Ho assisitito alle pietose rappresentazioni di simboli depositati, di marchi brevettati, di leader presunti, ed inventati, di lifigi infiniti di cui si perdeva il senso, di elaborazioni infinite e lunghisssime on line, farcite d'insulti ed offese, di cui invece non si comprendeva
Conosco bene la storia del Popolo Viola, conosco la ridicola comica del suo Santo Protettore ed il travaglio che ha attraversato il movimento in suo nome.
Dico questo per evitare la frase piu normale che ti possa capitare frequentandoli "MA TU CHI CAZZO SEI?”
Quindi lo premetto IO AMO I MOVIMENTI ed amo il movimento viola, in particolare, con il quale ho spesso collaborato, l'ho fatto in occasione del NO.Razzismo.Day, che è stato costruito insieme a molti di loro, ma non ho fatto mai mancare il mio appoggio on line.

Lo amo dicevo, ma forse non lo amate voi che vi arrogate di comporlo, che ne parlate in continuazione che indossate sciarpette, maglioni e cravatte, ma che non perdete occasione per sputarvi addosso fra voi...affermando per altro le medesime cose...dove ho già visto questo comportamento?
Non sono però disposto a sopportare un ulteriore litigio, una gara miserabile al diritto di definirsi promotori, all'io sono più leader di te.
Sono stanco ne ho visti sinceramente troppi di capetti della domenica, di portatori di fiaccole e di verità, di rappresentatori delle masse popolari...Non ne posso più.
Non sono solo ad averne le scatole gonfie, no!
Sono sicuro che questo senso di fastidio sia ampiamente condiviso. Inviterei, di conseguenza, tutti questi protagonisti, questi interpreti di sé stessi, questi portatori sani di ego a riflettere sull' argomento di cui stanno parlando.
Il dramma che questo paese sta attraversando non è la palestra adatta ai vostri esercizi ginnici, la Società Civile non è un campo di battaglia dove scatenare all'infinito i propri arrivismi e le logiche della guerra per bande
Io non sono nessuno e nessuno mi arrogo a rappresentare, ma VI DIFFIDO...leader senz'anima a rappresentare me in questi vostri miserabili giochini.
Sono convinto che una mobilitazione sia INDISPENSABILE e sono altresì convinto che essa debba partire dall'indignazione della società civile.
NON MI INTERESSA MINIMAMENTE che sia il 2 ottobre oppure no, non mi interessa che sia a Roma e non mi interessa nemmeno il colore delle bandiere, perchè Società Civile è il paese e non un gruppetto di auto rappresentanti quindi ancor meno mi cala che sia viola piuttosto che gialla, e che ad esibire la medaglia di Promotore sia Mascia, Barolini il Santo Precario piuttosto che Pinco Pallino, non mi interessa che l'intellighenzia grigia nascosta dietro al palco sia IDV piuttosto che il PD...Piuttosto che SeL.
“Io...signor Nessuno vi diffido dal perpetrare giochini demenziali su questo argomento, sedetevi su quel cazzo di tavolo e trovate un accordo e presentatevi con una manifestazione unitaria.”
Ai signori dei partiti e dei giornali più o meno diffusi che. come spesso accade, sembrano aal fine tirare le fila di questo teatrino dico:
“ Per favore evitate di aderire a giochi del fiammifero io...il signor nessuno non posso sapere se questa vostra adesione al gioco della divisione e della scelta del popolo viola originale sia Strumentale o Mirata oppure sia un mostruoso Equivoco, ma quel che ne risulta signori intellettuali autorizzati e ben remunerati è che sia un giochino a dividere...finalizzato a non si sa bene quale misterioso progetto”
Altrimenti sapete cosa succederà???
Che a furia di dividerci e di contenderci come cani una coperta sempre più sbrindellata finiremo per giustificare pienamente certe allusioni becere, certe barzellette da osteria al proposito di un'Area di Progresso frammentata e sconnessa insignificante ed autoreferente.
Senza alcun mondo alternativo da proporre e senza nemmeno la dignità e la forza di presentarsi unita di fronte ad un attacco senza precedenti...per favore Pensateci ed evitateci...evitatevi questa ulteriore vergogna.

martedì 14 settembre 2010

Chiudono la scuola di inglese e spariscono con i soldi del bottino



La World Wide School, la scuola che organizzava corsi privati di inglese, ha chiuso le sedi di Verona, Palermo, Milano, Genova, Napoli e studenti, insegnanti, lavoratori del call center, in agitazione su Facebook, si danno appuntamento per manifestare sabato 18 settembre. A Milano ci sarà un corteo, l’appuntamento è alle ore 10:00 in via Tonale, 26; altre manifestazioni sono previste lo stesso giorno anche a Genova, Verona e Palermo.
Da inizio 2010 è successo che le sedi della scuola hanno iniziato a ridurre l’organico dei lavoratori, così sono scomparsi i tutor, le assistenti di laboratorio, i lavoratori del call center e gli insegnanti che non venivano pagati da mesi, fino alla chiusura completa di luglio con un avviso alla porta delle varie sedi in cui si lasciava intendere che la chiusura fosse per ferie o solo momentanea come nel caso della sede di Napoli:
"Si comunica alla spett.le clientela che per problemi amministrativi (rinnovo dei contratti di lavoro per trasferimento proprietà) la scuola resterà chiusa fino al 31 agosto 2010.
Ci scusiamo per il disagio."
Il 31 agosto è passato e nessuna delle sedi ha riaperto.
Questo comportamento in malafede ha fatto pensare ad una truffa organizzata e, come di seguito verrà esposto, ci sono vari elementi per ritenere che sia una truffa.
Dalla visura della Camera di Commercio di Verona risulta che la World Wide srl è una società uni personale con soli 10 mila euro di capitale dichiarato, nata il 25 marzo 2009, e ad essa il 27 marzo 2009 è stata ceduta l’attività da parte della World Wide Italia srl, quest’ultima sulla via del fallimento. Infatti, il prossimo primo ottobre è fissata al tribunale di Verona l’udienza per la procedura fallimentare e ai primi di luglio non è stato accolto il concordato preventivo.
La World Wide Italia srl è anch’essa una società con capitale irrisorio di 10 mila euro, di proprietà al 95% di una società con sede in Lussemburgo e amministrata da una famiglia di Verona.
Si ipotizza che hanno pensato di dichiarare fallimento per non pagare più i loro creditori, trasferendo la proprietà ad un prestanome; infatti, essendo una srl risponderà solo del capitale irrisorio di 10 mila euro.
Inoltre, la scuola ha adottato l’escamotage di un finanziamento per gli iscritti, tramite la formula del credito al consumo, che la società Carifin Italia S.p.A. erogava alla scuola. Ciò appare come un meccanismo truffaldino ben organizzato perché gli iscritti devono continuare a pagare l’intero importo anche se la scuola è risultata inadempiente al contratto.
Ulteriore prova della malafede dei responsabili delle varie sedi della scuola è l’aver tenuto un comportamento truffaldino, segnalato alla Guardia di Finanza di Verona, nel continuare a fare pubblicità ingannevole con annunci di corsi gratuiti di 5 mesi pubblicati sul web, fino a luglio 2010, mentre le sedi della scuola chiudevano.
Gli iscritti delle varie sedi d’Italia si sono rivolti alle associazioni dei consumatori per chiedere l’annullamento del contratto con la finanziaria che aveva l’esclusività del finanziamento con la scuola, anche se il contratto prevede una clausola vessatoria che nega tale esclusività. Tuttavia le associazioni dei consumatori, in particolare la Federconsumatori di Milano, sono fiduciose che avranno ragione per via giudiziaria e annunciano anche esposti alle Procure della Repubblica.
I truffati in tutta Italia sono almeno 15 mila tra studenti e lavoratori per un volume di affari stimato intorno ai 10 milioni di euro l’anno.

Intanto cresce l’attenzione mediatica verso la vicenda World Wide sia sul web che sulla stampa: a fine agosto sono stati pubblicati articoli su La repubblica nell’edizione di Genova e su Il Mattino di Napoli; il Tgr Lombardia ha fatto un servizio andato in onda nell’edizione delle ore 14:00 del 12 settembre.

Anche lo stretto legame tra Carifin e World Wide, che appare un cliente privilegiato di Carifin tanto da concedere finanziamenti a tasso zero per gli iscritti della scuola, fa ipotizzare che ci sia un’organizzazione che ha agito in modo illecito. Infatti, la società Carifin, che fa parte del gruppo Delta, è in via di liquidazione e i problemi sono iniziati con quanto successo nel maggio 2009: un’inchiesta della Procura di Forlì ha portato all’arresto dei vertici della Cassa di Risparmio di San Marino, del direttore di Carifin e del vicepresidente del gruppo Delta; l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio del denaro sporco, frutto di evasione fiscale e truffa ai danni dello Stato italiano. Secondo i Pm forlivesi, oltre un miliardo di euro sarebbero finiti nella Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino e riciclati tramite le attività del gruppo Delta e delle sue controllate, tra cui la Carifin Italia S.p.A.

domenica 12 settembre 2010

Democrazia, primarie e legge elettorale

Ebbene si, lo ammetto, anch'io pensavo nel 1993, all'epoca del referendum promosso da Mariotto Segni, che con una legge elettorale maggioritaria si sarebbe potuto cambiare la politica italiana, scardinare il regime partitocratico, annientare il potere di ricatto di una pletora di insulsi partitini, imporre la selezione di una nuova classe dirigente che si fondasse sui criteri della competenza e dell'onestà.
La storia che ne è seguita, credo che nessuno possa negarlo, è stata diversa. Questi sedici anni sono stati gli anni del berlusconismo, è emerso un personale politico impresentabile ed inqualificabile che ha fatto perfino rimpiangere i vecchi notabili democristiani, la mala pianta della corruzione e dell'inefficienza non è stata certo debellata ma al contrario si è incredibilmente irrobustita e radicata, la politica, intesa come gestione della cosa pubblica da parte di coloro che sono chiamati a rappresentare la sovranità popolare, è stata via via sempre più espropriata da lobbies, oligarchie, mafie, organismi italiani ed internazionali (WTO, FMI, BCE ed altri) non democraticamente eletti e che non devono rispondere a nessun popolo delle decisioni assunte.
Della politica, quella che si può vedere alla luce del sole, è rimasto solo il teatrino, sempre più squallido ed autoreferenziale, di una casta corrotta e vorace che impone ad un'intera Nazione la mano morta del proprio insostenibile parassitismo.
E' dunque davvero sconcertante e deprimente che tante voci di quell'opposizione che si definisce “democratica” (Il Fatto, l'Unità, Repubblica, Giustizia e Libertà ad esempio) ripropongano oggi al centro del dibattito politico gli stessi argomenti - le alleanze anti-berlusconiane, le primarie per la scelta del leader e dei candidati, la riforma della legge elettorale – e che questi argomenti appassionino così tanto la base militante dell'opposizione.
Si tratta, sia ben chiaro di problemi reali, quelli di una legge elettorale truffaldina (e qui Sartori ricorda bene le responsabilità del Presidente Ciampi per averla firmata), della definizione di regole democratiche interne ai partiti, della necessità ed urgenza di liberare il Paese dalla vergogna del governo Berlusconi, ma la loro soluzione non è condizione sufficiente per ridare vita e futuro alla democrazia italiana.

venerdì 10 settembre 2010

Il mondo che vogliamo


Il mondo che vogliamo

Crediamo nella eguaglianza di tutti gli esseri umani a prescindere dalle opinioni, dal sesso, dalla razza, dalla appartenenza etnica, politica, religiosa, dalla loro condizione sociale ed economica.
Ripudiamo la violenza, il terrorismo e la guerra come strumenti per
risolvere le contese tra gli uomini, i popoli e gli stati. Vogliamo un mondo basato sulla giustizia sociale, sulla solidarietà, sul rispetto reciproco, sul dialogo, su un'equa distribuzione delle risorse.

domenica 5 settembre 2010

Fischiamoli tutti!







di Michele

I cittadini onesti non ne possono più, il paese continua a impoverirsi, avere un lavoro è diventato un lusso (non viene considerato un diritto costituzionalmente riconosciuto) e non si fa altro che parlare di come trovare uno scudo giudiziario per Berlusconi.
Si fa finta di discutere dei gravi problemi dei cittadini mentre la propaganda di regime oscura le proteste dei terremotati, dei precari, dei disoccupati, degli studenti, degli insegnanti, dei ricercatori, dei disabili ecc.; in tale contesto l'unico modo per farsi sentire è diventato la pacifica contestazione di piazza, una forma di contestazione civile e democratica nell’esercizio della libera espressione del pensiero critico.
La disinformazione di alcuni media asserviti oscura anche le motivazioni delle contestazioni quando non può fare a meno di citarle. E’ il caso del Tg1 a guida berlusconiana di Minzolini per il modo in cui ha informato, o meglio disinformato, sulle recenti contestazioni a Dell’Utri (edizione serale del 31 Agosto) e a Schifani (edizione serale del 4 settembre). Nel servizio sulla contestazione a Dell'Utri non si è spiegato il motivo delle contestazioni, ha parlato solo Dell'Utri e si è etichettata una civile protesta a difesa della legalità come “tifo organizzato” contro Dell'Utri. Allo stesso modo il Tg1 non ha dato spiegazione delle contestazioni a Schifani, ha tolto l’audio sui cori rivolti a Schifani e a Dell’Utri, ha tagliato le inquadrature su chi mostrava le agende rosse, simbolo di giustizia e verità in memoria di Paolo Borsellino.

Coloro che manifestano pacificamente non sono “incapaci di rispettare il principio del libero e democratico confronto” e non hanno intenzione di “impedire con intimidatorie gazzarre il libero svolgimento di manifestazioni e discorsi politici” bensì si contesta la degenerazione culturale della politica. Il nocciolo della questione è che certa gente, in un paese civile, non può ricoprire le cariche istituzionali che ha e le ricopre allo scopo di avere l'impunità.
Purtroppo non esiste il confronto nelle sedi istituzionali preposte perché, ad esempio, oltre 300 mila firme del primo V-Day sono state regolarmente depositate in Parlamento ma vengono costantemente ignorate. C’è un distacco delle istituzioni dai problemi reali, è palese la non volontà di ascoltare.
Dunque, si è costretti a farsi sentire con contestazioni pacifiche le cui motivazioni vengono comunque ignorate da certa informazione servile, manifestazioni che qualcuno pensa di impedire, nonostante siano proteste civili e pacifiche, perché si vuole reprimere qualsiasi forma di dissenso popolare rappresentato dalla maggioranza della popolazione.

CONTINUO A FARE SUL SERIO


Rivendico la dignità di vivere

Di Giandiego Marigo(poesia dell'autore)

Vi ricordate STAVOLTA FACCIO SUL SERIO che ho scritto all’inizio di agosto?
Eccomi a richiamare nuovamente la vostra attenzione, per confessarvi d'essere commosso ed emozionato. Non mi aspettavo tanta solidarietà, davvero! Mi ha colto impreparato per la quantità, ma anche e soprattutto per la sua qualità
A tutti questi miei amici, vecchi e nuovi, voglio dire GRAZIE!
In un Paese sempre più sordo alle ragioni dei deboli, che ritiene normale una regia da reality anche nella vita quotidiana, persino nella rivendicazione dei diritti, è sempre più importante ricordare e ribadire che la dignità del vivere non è un valore trattabile.