"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

domenica 26 aprile 2009

25 aprile: Liberazione?

Le agghiaccianti parole di Berlusconi, pronunciate il 25 aprile, unitamente al disegno di legge del Pdl con cui s’intendono equiparare Repubblicani e 'repubblichini', a mio avviso, esprimono ad un tempo la compiaciuta forza, ormai consolidata, del 'suo regime' e la consapevolezza della nostra, per lui ancora scomoda, esistenza.
Sono rimasta impressionata dalla sicurezza con cui un uomo, a mio avviso, moralmente ripugnante ed intellettualmente inutile, con poche, vuote, ma studiate parole sia riuscito a legittimare la più assoluta ignoranza, da parte di milioni di Italiani, della Storia d’Italia.
Una delle tante, troppe ragioni per cui gli Italiani votano Berlusconi credo sia questa.
Berlusconi è il classico italiota medio, che ha avuto più successo degli altri e che, per questo, legittima ed incoraggia tutti gli altri. Guardando ed ascoltando Berlusconi, gli italioti si sentono confortati e legittimati nella loro ignoranza e ‘furbizia’. E’ il loro riscatto. Finalmente possono essere quello che sono, senza sentirsi stupidi. Berlusconi è la prova che si può essere importanti anche quando non si è nulla. In realtà, è tutto grottescamente posticcio, ma loro non lo sanno o fanno finta di non saperlo.
Ho appreso dal suo album biografico (quello che ha spedito a casa a tutti gli italiani, quando è sceso in campo) e da tutto quello che negli ultimi quindici anni ha voluto raccontarci della sua vita (senza che nessuno glielo avesse chiesto, ma lui ce lo ha raccontato lo stesso) che praticamente questo è uno che ha passato la prima parte della sua vita ad inseguire i soldi ed il potere e sta passando la seconda a scappare dalla Giustizia.
(Complimenti per l’originalità, non ci aveva ancora mai pensato nessuno).
Un uomo, secondo me, nato vecchio, coltivato e cresciuto da cattivi maestri.
Non ha talenti, ma neanche scrupoli.
In un Paese che non riesce ad affrancarsi dalla Mafia e dal Fascismo, in un Paese che non riesce a far vivere uno Stato di diritto, uno qualsiasi, in un Paese in cui ogni cittadino è solo come un cane e si arrangia come può, evadendo il fisco, l’amico che ti toglie la multa, il fratello del cugino del cognato della sorella dell’amante dell’assessore o del deputato di turno che ti fa una raccomandazione, la tangente che ti semplifica la vita, l’appalto rubato, il cinico calcolo della convenienza: “alle brutte, mi costa meno risarcire la vedova dell’operaio morto sul lavoro, che sostenere i costi della sicurezza sul lavoro”, “e vogliamo parlare del rispetto delle leggi ambientali?” “e perché mai dovrei poi rispettare quelle fiscali?”.
(Art. 53 Cost.: ‘Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della propria capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.’)

in un Paese come questo, dove il più pulito c’ha la rogna, i berluschini trovano, nostro malgrado, terreno fertile.
Gente semplice e ignorante. Un’ignoranza coltivata con scientifica sapienza.
‘Loro’ lo sanno.
Sanno quali sono le tre “I”. Le tre “I” che sono la Nostra Libertà e la loro galera. La Nostra Vittoria e la loro sconfitta.

Istruzione
Informazione
Intraprendenza

Sono queste le tre “I” che contano per un popolo che voglia essere sovrano.
Perché un popolo ignorante, disinformato e fregnone non solo non potrà mai essere sovrano, non potrà mai essere neanche un popolo.
Sarà invece quella patetica creatura, che ‘loro’ coltivano con tanto prudente e studiato impegno e che si confonde con i tanti branchi di lupi e di pecore di cui la Storia è tristemente e fedelmente memoria.


Ci sono, per fortuna, ancora molti italiani che non si piegano. Italiani che sanno, che capiscono e che, come scrive Kristel sul suo blog, alternano confusamente disgusto e paura.
Personalmente, ritengo fondamentale non lasciarsi intimidire e, con fermezza, trasformare il disgusto in 'indignazione' e la paura in 'resistenza'.

Finché ci sarà anche un solo cittadino Italiano, uno qualsiasi, che rifiuta di mettersi carponi, come lupo o come pecora, ci sarà lo Stato.
Lo Stato Italiano.
Il loro peggior nemico.

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