A Sinistra con Italia dei valori.
Il presente circolo politico nasce dall’esigenza di salvaguardare e rilanciare la sinistra, in un contesto politico che nega spazio alle più elementari forme di democrazia. Un contesto che di fatto vanifica ogni autentica progettualità politica e che costringe tutti i cittadini, di sinistra e di destra, ancora saldamente fedeli alla Costituzione Repubblicana, ad unirsi in un nuovo Comitato di Liberazione Nazionale, superando qualunque divisione.
Il cosiddetto ‘Berlusconismo’, vale a dire la potente e sapiente mistura di fascismo, piduismo, mafia e corruzione, con la subdola e decisiva connivenza di numerosi esponenti di una sedicente ed ingannevole opposizione, ha preso ormai in ostaggio il Paese e lo tiene saldamente in pugno.
Una non nuova, ma ormai consolidata ‘Dittatura Oligarchica’ controlla strategicamente i tre poteri chiave: finanziario, mediatico e militare.
I due più autorevoli tentativi di fermare il ‘berlusconismo’, quelli dell’Ulivo e del PD, sono amaramente, ma prevedibilmente falliti sotto gli occhi sempre più preoccupati,delusi ed alla fine stanchi di milioni di italiani.
L’Italia si sta arrendendo, sopraffatta suo malgrado da un disgustoso brodo primordiale di illegalità, immoralità, volgarità, vanità, ipocrisia e fascismo.
Il testimone di una minoranza che non si arrende è stato raccolto da Di Pietro.
Noi siamo fieramente quella minoranza.
Italia dei Valori, ad oggi, con i fatti di un’opposizione che non fa sconti né prigionieri, è il contenitore dell’Italia legale e legalitaria. L’Italia Repubblicana dell’antimafia e dell’antifascismo. L’Italia erede del Rinascimento, del Risorgimento e della Resistenza.
Questa preziosa eredità, che viene da lontano e che la nostra Costituzione così consapevolmente e saggiamente riassume, ci consegna e ci affida il disegno di una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Una democrazia compiuta che, a distanza di millenni, rende onore a Pericle e lo supera.
L’unità nazionale è imprescindibile.
Le identità politiche della sinistra e della destra solo unite potranno essere la democrazia di domani.
Consapevolezza, impegno, rispetto, determinazione, fedeltà, fiducia e coraggio.
Ma soprattutto pazienza ed è la più difficile.
Il presente circolo si propone di lavorare per una rinascita della sinistra italiana nella auspicata rinascita della democrazia italiana.
Energie rinnovabili.
Risanamento e riconversione industriale.
Lotta all’evasione fiscale ed al triste feudalesimo mafioso che ha penetrato nelle ossa i cittadini italiani.
Difesa dei diritti dei lavoratori.
Attuazione della Costituzione, tra l’altro, in tema di partiti e sindacati.
Diritto di sciopero.
Funzione sociale della proprietà privata ed egualitaria e generalizzata accessibilità ad essa.
Libertà della iniziativa economica privata, libertà ‘vigilata’ che non scada nell’arbitrio e nella legge del più forte. Una libertà sacra, come l’utilità sociale che essa può e deve esprimere, senza recare danno alla sicurezza, alla libertà ed alla dignità umana.
Laicità dello Stato e libertà religiosa.
Pluralismo.
Istruzione.
Ricerca.
Giustizia.
Sicurezza.
Arte e scienza.
…
Articolo 54 Costituzione Italiana:
“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”.
Circolo politico ‘Verità e Democrazia’.
PADRONI E SERVI (BALLA SERVO, BALLA)
RispondiEliminaPiccola Allegoria della nuova tirannide
Democrazia elettiva
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e con i mezzi stabiliti dalle famiglie dei padroni.
Il padrone dice al servo: “ma ti faccio votare, non ti senti sovrano?”
I padroni di bassa qualità, per restare al potere, usano sgherri e lacchè per tartassare i servi, e utilizzano parte dei soldi estorti ai servi per pagare sgherri e lacchè, ovvero per comprarsi voti. Il resto lo intascano loro.
Questo permette loro di socializzare i costi del consenso, cioè di far pagare alla maggioranza di oppositori o di disinteressati il costo sia delle rendite distribuite ai clientes sia dei copiosi sussidi che le famiglie al potere ritagliano per se stesse, camuffandoli sotto le più varie forme e con le più varie modalità. Ovviamente, a tal fine, più disinteressati e distratti ci sono fra il popolo, meglio è.
(“… se metà dei servi si rivoltano, abbiamo abbastanza denaro per assoldare l’altra metà dei servi, e mandarla a sparare addosso ai rivoltosi…”
oggi non è più necessario sparare ai servi, c’è il lavaggio del cervello, basta mandarli in discoteca o far loro vedere i reality, non si rivolteranno più…)
Uguaglianza
Il padrone vuole tutti i servi uguali davanti a lui.
Non vuole capaci ed efficienti competitor, vuole servi balordi, cannati, da discoteca, da stadio, o, nella migliore delle ipotesi, da offerte dei centri commerciali.
Accoglienza
Il padrone sostituisce i servi italiani pretenziosi, organizzati, sindacalizzati, relativamente acculturati, con nuovi servi africani, asiatici, sudamericani, disperati disposti a tutto, a lavorare 18 ore al giorno in uno scantinato, a vivere in venti in una bicocca.
La nuova forza lavoro per la grande industria assistita succhiasoldipubblici, la nuova manovalanza per la criminalità organizzata, nuovi corpi a disposizione per chi va a p.ttane o a viados.
Solidarietà
Sussidi di stato per chi gestisce l’immigrazione dei nuovi servi. Soldi pubblici per chi ci mangia sopra. Elemosine gestite clientelarmente. Soldi di noi contribuenti coi quali i padroni comprano voti e consenso.
Garantismo
Il dominante di infima qualità, quello che si impone con la violenza, con la menzogna, col crimine, col furto, con l’inganno, mantiene i governati nelle peggiori condizioni possibili, perché sa che peggiore è la qualità di vita dei governati, tanto meglio è per lui. La sua greppia e il suo scranno sono più sicuri.
Colpisce i dominati onesti e lavoratori, e favorisce i delinquenti, i puzzoni, gli insolventi, i truffatori. Le organizzazioni criminali, braccio armato dei padroni nei traffici illeciti, non devono essere disturbate.
Favor rei e favor debitoris.
E’ garantista chi sulla delinquenza ci mangia sopra.
Mezzi di distrazione di massa , mezzi di asservimento di massa (balla servo, balla)
RispondiEliminaIl padrone guarda il buon servo, tatuato e con piercing, ballare nella discoteca che ha fatto costruire per lui e per gli altri suoi servi , e pensa:
“BALLA SERVO, BALLA.
Da quello scemo che sei.
Picchiati con qualche altro servo, da quel cafone bullo che sei, ma ovviamente a me non mi tocchi neanche con un dito, neppure sai chi sono.
Vieni nella mia discoteca a cercare sesso o affetto, l’anima gemella o una delle mie puttane pagandola.
E impasticcati, riempiti della droga e dell’alcool che ti vendo, sfasciati nell’automobilina elettronica che ho fabbricato per te.
Cos’altro ti meriti, fesso come sei.
E vivi e lavora per me , pagami tasse e contributi , lascia che ti inflaziono i tuoi risparmi , usa questa moneta di carta straccia da me imposta , pagami il 20% d’IVA su ogni cosa che compri , vieni a leccarmi il sedere se vuoi un posto di lavoro…
Ma… a tutto questo non devi pensare, né ora né mai, devi rimuoverlo dalla mente, da quella tua mente tanto stupida e indifesa che io controllo così bene. Non pensare, testa vuota, BALLA.
Ti do panem et circensem.
Droga, discoteca, calcio, musica, TV spazzatura, notti bianche, concerti in piazza, rave: ho creato tutto questo per te,
proprio per TE,
SERVO.
Figlio di fessi e fesso tu stesso, fesso e servo ti faccio rimanere.
A te e alla tua famiglia di servi fessi.
Servi per l’eternità”
Emancipazione
Il buon servo deve ballare, ascoltare musica, innamorarsi, fare sesso.
I padroni fanno i soldi, i servi fanno i figli.
La moglie, la figlia, la sorella del servo devono essere a disposizione del padrone.
La famiglia del servo deve essere disunita, disorganizzata, lacerata da liti interne e divorzi, marito contro moglie, figli contro genitori, fratelli l’uno contro l’altro.
La famiglia del servo deve essere divisa, debole, non competitiva, non pericolosa, disarmata, imbelle.
Dividi et impera.
Trasgressione
Il servo che trasgredisce obbedisce al padrone. E’ funzionale al regime. E’ per lui lecito fare del male a se stesso e agli altri servi. Nessun giudice nominato dai padroni lo punirà.
Il padrone vuole che il servo balordo trasgredisca le regole del vivere civile tra servi e faccia così vivere male se stesso e gli altri servi. Così i servi vivono soffocati nella m.rda, e non pensano a rivoltarsi, a uccidere le famiglie dei padroni.
Pub, discoteche, piercing, tatuaggi, ultras, droga, alcool: facciamo scannare i servi tra di loro, noi padroni vivremo più tranquilli.
Dividi et impera, semper.
Filippo Matteucci - DEMOCRAZIA TURNARIA
Libertarian Writer & Blogger
P.S. – spunto di riflessione per qualsiasi buon servo : sai quali famiglie padrone controllano il tuo comune, la tua provincia, la tua regione, la tua vuota esistenza, la tua vuota testa …?
Nessuna associazione politica, nessun movimento, nessun partito, nessuna cooperativa, nessun sindacato, è veramente democratico se non prevede la possibilità per qualsiasi associato di ricoprire cariche a semplice sua richiesta, a turno, magari tramite un cursus honorum (cioè partendo da incarichi minori e poi salendo a quelli di maggior potere), se non prevede che chi ha già ricoperto cariche non può ricoprirle nuovamente (magari per 10 o 20 anni), ma deve dare la possibilità anche agli altri di svolgere quelle funzioni.
Le elezioni sono solo una truffa ai danni di chi non ha potere, servono a far eleggere chi vuole il potente, il dominante, il padrone.
Le elezioni non sono mai libere, sono l’esatto contrario della libertà e della democrazia.
L’unica differenza fra destra o sinistra è che sono strumenti di differenti cosche di famiglie padrone.
Se il popolo vuole la democrazia se la deve fare da solo: auto-organizzazione, democrazia diretta turnaria, propaganda, boicottaggio, perseveranza.
ps2: i libertarian anonimi sono inutili per il semplice motivo che in guerra sulle lapidi è necessario incidere nomi.