"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

sabato 22 marzo 2014

Quello che Beppe Grillo non dice


Beppe Grillo visto da Luca Peruzzi
Bella l'intervista a Beppe Grillo di Mentana (ruffiano come gran parte dei giornalisti ma che dimostra almeno di essere uno dei pochi professionisti rimasti in circolazione), trasmessa il primo giorno di primavera su La7. Anche perché, per quanto mi riguarda, la prima al capo del Movimento 5 Stelle che mi è capitato di vedere in tv. 
Si deve riconoscere che Grillo, per carisma e capacità comunicative (magari ce l'avesse la Sinistra uno così!), si innalza di parecchio rispetto alle tante comparse e ai tanti figuranti che affollano i talk show politici portando in dote solo la propria mediocrità e la propria ridicola affettazione.
D'altro canto nel tempo della politica spettacolo uno showman di razza come Beppe Grillo, con la battuta pronta e la padronanza dei tempi televisivi,  non può non partire da una posizione di vantaggio.
Nel merito di quanto detto nell'intervista sono tante le affermazioni di Grillo che non si possono non condividere: sul debito pubblico e sul fiscal compact (votato da PD e Forza Italia), sull'Europa, sull'indecenza della classe politica, sulla attitudine truffaldina di Renzi, sulla inadeguatezza della Boldrini, sul tradimento di Napolitano rispetto ai propri compiti istituzionali, sull'Ucraina e sulla Crimea, sull'Italicum, sulla necessità di pianificare al più presto l'abbandono della produzione di energia da fonti fossili a vantaggio delle rinnovabili.
Ciò che però Grillo non dice e che non consente di distinguere le sue affermazioni di 'sinistra' da quelle di una qualunque destra sociale è che tutti i mali che denuncia - la finanziarizzazione dell'economia, la povertà, la corruzione, la subalternità della classe politica alle lobbies, l'ostinazione a sostenere scelte fallimentari e distruttive quali le grandi opere inutili, la TAV, gli inceneritori, gli F35, le missioni militari all'estero - sono la conseguenza del sistema capitalistico.
Così come manca la consapevolezza che la piccola e media impresa, una delle facce del capitalismo e così centrali nelle proposte politiche dei grillini, portano con sé enormi responsabilità nell'evasione fiscale, nello sfruttamento del lavoro, nella violazione delle norme per la protezione dell'ambiente e per la sicurezza dei lavoratori.
Insomma, qual è il modello e il progetto di società che Grillo e il Movimento 5 Stelle propongono? 

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