"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

lunedì 10 marzo 2014

L'EUROPA CE LO CHIEDE ... Sì, MA CHE COSA



Quanto sangue, quante lacrime, quanta austerità è stata “spacciata” in questo paese all'urlo di “L'europa cel lo chiede” una classe politica indegna, manovrata dalla peggiore elite finanziaria che la storia di questo continente abbia consegnato alla storia. Ce lo hanno ripetuto sino a farlo divenire un ritornello grottesco e anche un pochino vergognoso.
Non sono un fan di quest'Europa, lo premetto, non sono un fan della sua moneta inventata apposta per prostrare intere nazioni, ma soprattutto non mi piace la sua classe politica e gli interessi ch'essa rappresenta.
Sono un vecchio internazionalista e non riesco proprio a prendere la piega nazionalistica e localista che oggi sembra andare di moda, ma l'Europa che io vedo è quella dei popoli, quindi non questa.
Però ritengo necessarie un paio di considerazioni … per amore della verità e per rappresentare la pochezza assoluta della classe politica made in Italy, all'interno di una europea, comunque da vergogna.
Quasi a rimarcare che noi ci teniamo ai record e quindi ci piace non farci mancare nulla.
Allora, l'Italia ha 119 procedure di infrazione (record) delle quali 24 sull'ambiente (record), per non avere eseguito i dettami europei.
Fra queste “azioni” mancate, vi è, dal 1992, il reddito minimo di cittadinanza, le procedure contro la corruzione, numerose tutele ambientali, la banda larga, l'uso dei fondi UE, il miglioramento del sistema di istruzione.
Ora … lo ripeto io non sono un fan di quest'Europa, ma mi sembra che molto meno di me lo siano coloro che si spacciano per europeisti della prima ora.
Grottesco in qualche modo non trovate?
Che l'Europa ci chieda solo quello che comoda a loro? (che sono sempre e solo ritocchi ai bilanci, ragionieristici e crudeli sacrifici, abbassamento dei diritti) E che invece i pochi aspetti che farebbero comodo alla gente o si muoverebbero in un senso accettabile siano sempre di “secondaria importanza” tanto da essere sottovalutati sino ad arrivare alla procedura di infrazione.
Sono gli europeisti nostrani i peggiori nemici dei quest'Europa, i primi a nutrire l'antieuropeismo, rimandando una immagine di un'Unione incapace di chiedere altro che Lacrime e Sangue (il che è vero, ma almeno negli altri paesi europei si traveste di una decenza che in Italia ed in Grecia è negata e derisa).
Una presa in giro, quindi di una classe politica e dirigente totalmente parassitaria (come da nessun'altra parte nel mondo) abituata al vampirismo ed al silenzioso assenso popolare, perché diciamolo chi tace... acconsente. E noi siamo silenziosamente specializzati nell'accettare qualsiasi abuso.
Ci troviamo quindi davanti una burocrazia corrotta, viziata, strapagata, una classe politica incompetente, parassitaria, imbelle. Che non riesce nemmeno a realizzare un “ambiente conservatore-liberale” che divora la propria stessa cultura, che risponde con l'ignoranza e l'incompetenza a qualsiasi sollecitazione. Una vergogna nella vergogna.
Mistificano la mistificazione ed è ridicolo oltre che grottesco.
Non ci si può dunque stupire che chi tiri “la morale” a questi vomitevoli individui passi poi per rivoluzionario ed innovatore, pur essendo soltanto un Savonarola di provincia che accetta di farsi Masaniello (Attenzione! Fra Savonarola e Masaniello … c'è grandissima differenza).
Non dico nulla di nuovo, lo so, forse lo scrivo piacevolmente, spero. Ma non affermo alcuna novità.
Quante “normalizzazioni” sono fallite miseramente a livello locale per l'opposizione passiva delle burocrazie provinciali e/o comunali. Quante riforme efficientiste sono naufragate per incrostazioni e sclerosi del pubblico impiego? (e stiamo continuando a parlare...si badi, di classe dirigente, perché il pesce comincia a puzzare dalla testa).
Non sto parlando di “piccole rivoluzioni in divenire” ma di un paese europeo, normalmente, capitalistico, quello di cui ci balbetta il PD per capirci, promettendola da secoli senza mai realizzarla, ma che in Italia sembra “semplicemente irrealizzabile”. Ed allora ognuno ha il Grillo che si merita, urlatore del nulla, riformista domenicale, venditore di illusioni e di improperi, biscazziere delle tre carte.
Dov'è la visione, la prospettiva di evoluzione e progresso spirituale e morale, dov'è quel movimento intrinseco verso il miglioramento che chiameremo civiltà ? Sommersi ed annullarti dal bisogno di normalità? Che bella tattica per non far muovere nulla, costringere l'Alternativa in un'eterna difesa dei diritti minimi, riconosciuti altrove dallo stesso sistema liberale. Costringerli a lottare non per il cambiamento (utopia, sarebbe chieder troppo) ma per la normalità.
Talmente geniale che il sistema lo sta globalizzando, non senza contraddizioni interne al fronte capitalistico, certo, ma inesorabilmente.
Permettetemi di concludere nel medesimo modo che sto da un poco di tempo adottando, anche con un finale molto colorito, ma a mio umilissimo parere efficace, per rendere il bisogno e l'urgenza.

Cè bisogno di sinistra...cosa cazzo stiamo aspettando?

Nessun commento:

Posta un commento