Io faccio parte di coloro i quali
pensavano fino a qualche anno fa che esistessero i 'cattivi'
(Berlusconi e la sua corte dei miracoli, i suoi alleati clericali e
fascisti, la Lega) ed i 'buoni' (l'Ulivo, Prodi, la Sinistra, il
giornale Repubblica) che difendevano la Costituzione, lo stato di
diritto, il welfare. A dire il vero non proprio i 'buoni' ma almeno
qualcosa di presentabile, di sufficientemente decente, il meno peggio
che, pur consapevoli del doppio gioco che veniva praticato, era
impossibile non votare.
Poi il tempo e la realtà dei fatti e
degli atti politici mi ha riportato sulla Terra. Almeno dal 2008,
dalla crisi del secondo governo Prodi e della nascita del PD
veltroniano. L'appoggio del PD, con sguaiato cinismo, insieme a
Berlusconi al governo della macelleria sociale di Mario Monti ha
disvelato appieno la vera natura di quella falsa sinistra espressione
non dei fautori di un'alternativa progressista ma semplice fazione
del sistema dominante. La fazione del capitalismo finanziario
contrapposta al capitalismo nazionale berlusconiano.
Due pezzi del sistema di potere che
oggi si ritrovano esplicitamente uniti, come scrive Contropiano,
nel partito unico di Renzi.
A ciò che scrive Contropiano
aggiungerei però qualcosa in più. Se in un sistema capitalistico in
generale è sempre più labile il confine tra economia esercitata
alla luce del sole ed economia illegale e criminale, nella società
italiana il rapporto tra queste due sfere assume un legame ed una
interconnessione clamorosa ed evidente.
Il programma del partito unico di Renzi
non è solo il programma liberista e antidemocratico della J.P.
Morgan ma trova inevitabilmente - nel suo carattere oligarchico,
antisociale e classista costruito su opache alleanze politiche e sociali - il consenso anche di lobbies,
massonerie, mafie, grandi evasori, corrotti e corruttori, inquinatori
e cementificatori del territorio.
Non bisogna farsi ingannare dalla martellante propaganda di Renzi a reti unificate. La 'misura sociale' degli ottanta euro in busta paga ai lavoratori con redditi bassi ed i tagli ad auto blu e alle retribuzioni dei boiardi di Stato servono solo a far passare l'ulteriore smantellamento dello Stato sociale, l'ulteriore precarizzazione del lavoro, le ulteriori privatizzazioni delle aziende pubbliche che eliminano definitivamente la possibilità per la collettività di governare l'economia e la politica industriale. Viene dato con una mano ad alcuni molto meno di ciò che viene sottratto con l'altra mano a tutti e si lasciano intatti i veri centri, più o meno occulti, del potere.
Non bisogna farsi ingannare dalla martellante propaganda di Renzi a reti unificate. La 'misura sociale' degli ottanta euro in busta paga ai lavoratori con redditi bassi ed i tagli ad auto blu e alle retribuzioni dei boiardi di Stato servono solo a far passare l'ulteriore smantellamento dello Stato sociale, l'ulteriore precarizzazione del lavoro, le ulteriori privatizzazioni delle aziende pubbliche che eliminano definitivamente la possibilità per la collettività di governare l'economia e la politica industriale. Viene dato con una mano ad alcuni molto meno di ciò che viene sottratto con l'altra mano a tutti e si lasciano intatti i veri centri, più o meno occulti, del potere.
Gli ultimi atti delle vicende
Berlusconi e Dell'Utri rivelano in profondità come funziona e chi
compone il partito unico del malaffare: quattro ore a settimana di 'impegno
sociale' richiesto a Berlusconi per scontare la sua pena dopo aver
sottratto alla collettività imposte per milioni di euro ed essere
sfuggito da innumerevoli processi per provvidenziali prescrizioni e
depenalizzazioni mentre continua ad essere riconosciuto dal Partito Democratico e da Napolitano interlocutore indispensabile per riforme elettorali e costituzionali; Dell'Utri, in attesa della convalida da parte della
Cassazione di una condanna per mafia, fatto fuggire in Libano da cui
non è affatto certo che, dopo l'arresto, verrà estradato in Italia.
Tutto questo mentre i poveri cristi
possono essere trattenuti fino a 18 mesi, senza aver commesso alcun
reato, nei Centri di identificazione ed espulsione, morire suicidi o
massacrati di botte nelle carceri, subire la repressione ferocemente
violenta delle forze dell'ordine se manifestano per i propri diritti,
marcire negli ospedali psichiatrici giudiziari, autentici lager
indegni di un Paese civile, la cui chiusura era stato 'promessa'
dal Governo Monti già nel 2012.
Ed insieme al governo 'disinvolto'
della giustizia personaggi 'chiacchierati' come Alfano, Schifani,
Formigoni che passano armi e bagagli alla maggioranza renziana e le
nomine nelle società partecipate dallo Stato che premiano figure dal
curriculum equivoco ed in palese conflitto di interessi come Emma
Marcegaglia.
Tutto ciò impone dunque una
riflessione a Sinistra anche sulla questione legalità. I magistrati
non sono tutti meritevoli e tutti da difendere, esistono leggi
ingiuste che è necessario sabotare e boicottare.
Ma il disprezzo di certa Sinistra verso
coloro che definisce i manettari – Marco Travaglio o Antonio
Ingroia solo per fare due nomi – perché hanno fatto della legalità
la questione fondamentale del proprio impegno è davvero
intollerabile.
Una volta per tutte: quella battaglia per la legalità, di cui personaggi come Travaglio ed
Ingroia sono stati, rispettivamente sul
piano culturale e su quello giudiziario, tra i paladini più efficaci non è mai stata combattuta contro notav o nomuos, immigrati clandestini, prostitute, piccoli criminali o occupanti di
abitazioni abbandonate ma contro mafie, corruzione, evasione fiscale,
lobbies. Contro coloro cioè che rubano risorse e diritti e
opportunità alla collettività.
Si deve riconoscere che in Parlamento
oggi ci sono solo Grillo ed il Movimento 5 Stelle, mentre il mainstream informativo tenta di impedire ai cittadini di avere coscienza delle reali condizioni del Paese e delle relative responsabilità, a gridare che il Re
è nudo denunciando senza fare sconti che il sistema politico,
economico, dell'informazione è corrotto e illegale.
La Sinistra è diversa dal Movimento 5
Stelle e la lotta per la legalità e contro le caste non può esserne l'unico elemento fondativo ma deve certo essere una dei temi fondamentali – insieme alla giustizia sociale,
dell'ambiente, della pace – su cui si costruisce un'Alternativa di
Sinistra.
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