"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

venerdì 11 giugno 2010

PER TE ENRICO, UN SALUTO


Di Giandiego Marigo (poesia dell'autore)
11 giugno 1984...Io non ero nel Partito Comunista, ero alla sua sinistra e criticavo Enrico Berlinguer se avessi anche solo immaginato dove poi la storia ci avrebbe portati, bhè forse lo avrei criticato lo stesso. Però colsi il grande stupore addolorato che attraversò il popolo di questa nazione ed in quei giorni non si doveva esitare nel definire popolo quel che pianse questa morte.
Non sono l'unico a conservare il ricordo di quegli anni, anche se a volte sembra di essere rimasti davvero così pochi, ma non è così, c'è del grottesco in questo, temo, molti hanno preferito dimenticare, riuoverli.
C'è un che di grottesco e lo ripeto che si sia proprio noi i suoi critici, a ricordarlo meglio, mentre i suoi figli...quelli riconosciuti, o che tale riconoscimento pretendono tendono a preferigli De Gasperi e Moro (molto più liberal).
Io me lo ricordo bene quest'uomo magro, secco some uno stecco asciugato dal vento...con quella voce tanto più profonda e grande di lui.
Un Partito di popolo...tanto diverso da quel che abbiamo oggi, da sembrare d'un altro pianeta.
Permettetemi però oggi di ricordare solo Enrico

PER ENRICO
(Dedicata ad Enrico Berlinguer nel giorno dei suoi funerali)


Come l’aria secca e mossa, del paese dove nascesti
Con l’odore salmastro d’acqua viva e fluente
Come il vento che gonfiava le vele
Di questa nostra nave
Nocchiero discreto, battevi i tamburi
Con lingua pungente
Sei stato fra noi
Ed era sin troppo normale l’averti
Solo ora…dopo…come sempre
Vediamo i calli e le piaghe
Che ti hanno distrutto le mani
Reggendo il timone
Il tuo silenzio oggi urla
Più forte delle mille e mille bandiere
Adesso! Mentre tutti esaltano le gesta dell’uomo
Per te Enrico, un saluto

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