"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

venerdì 4 giugno 2010

Occhio al Tgr Campania


di Michele

Occhio al Tgr Campania è il nome di un gruppo su Facebook nato per far luce sullo stato dell’informazione in Campania, in particolare quella politica, e punta a creare un vero e proprio osservatorio sul telegiornale Rai regionale della Campania.
Negli ultimi mesi al Tgr Campania alcune notizie, di cui darò degli esempi più avanti, sono state ignorate o diffuse in modo distorto, si è fatta pubblicità occulta all'interno dei servizi, c’è stato un sistema di promozione e assunzioni in redazione poco trasparente.

La disinformazione prodotta nel servizio pubblico radiotelevisivo è una grave violazione al diritto dei cittadini di essere informati e rappresenta anche un danno alla crescita culturale della popolazione, dal momento che con la mistificazione si ostacola la riflessione e quindi la formazione di un pensiero critico autonomo. Infatti, la mistificazione serve non solo ad ingannare i telespettatori ignari ma è anche usata per poter facilmente addormentare le coscienze, rendendo le persone poco motivate a conoscere, ad apprendere, a crescere culturalmente. Ciò si può ottenere attraverso la manipolazione mediatica di notizie ma anche attraverso la diffusione di modelli diseducativi, l'oblio verso le tematiche serie e tutto ciò che ha un senso etico-morale di fondo.
I media non fanno altro che presentarci programmi trash, spostare il dibattito sul gossip, diffondere un modello sub-culturale in cui conta più l’apparenza che l’essere, il merito conta sempre di meno, fare i furbi conviene, ecc.


Ritornando alla disinformazione del Tgr Campania, lo sbilanciamento del notiziario a favore del Pdl è aumentato subito dopo il voto di fine marzo 2010. I telespettatori non sono stati informati in modo corretto o non sono stati proprio informati sui seguenti fatti.
La manifestazione di venerdi 21 maggio 2010 a Bagnoli, Città della Scienza, a cui hanno partecipato Luigi De Magistris, Nichi Vendola e oltre 1000 persone, è stata praticamente ignorata dal Tgr Campania, cui ha dedicato solo un breve cenno nel pastone politico nell’edizione serale del giorno successivo.
La notizia del 20 aprile 2010 relativa all'aumento in provincia di Napoli delle tariffe della Tarsu, pari all' 8%, deciso dall'amministrazione provinciale di Napoli, alla quale è stato trasferito l'incarico di riscuotere la Tarsu, è stata distorta in una frase di 5 secondi in cui si parlava di adeguamento delle tariffe e non di aumento.
Eclatante l’edizione serale di sabato 22 maggio 2010: solo pochi secondi per l’europarlamentare Luigi De Magistris mentre dal fronte Pdl ampio spazio ai parlamentari europei Erminia Mazzoni, Enzo Rivellini e ai senatori Gaetano Quagliariello, Pasquale Viespoli.
Lo squilibrio nel tempo dedicato alle opposte fazioni politiche, si è registrato costantemente durante la campagna elettorale per le regionali del 2010: l’apertura della pagina politica veniva assegnata al Pdl, il rimanente spazio era diviso tra De Luca e gli altri candidati presidente, Ferrero e Fico. A ciò si aggiunge che, nei servizi al di fuori dalla par condicio, sono andate in onda interviste ad esponenti del centro destra come il ministro Carfagna, che era pure candidata consigliere, a Ronghi, Lauro e Calabrò e persino due interviste alla moglie di Caldoro.
Da quando Massimo Milone è divenuto direttore del Tgr Campania (luglio del 2003), la curia di Napoli con il cardinale Michele Giordano prima e, dal maggio del 2006, con Crescenzio Sepe è presente assiduamente nel Tgr campano. Ma la stessa attenzione non viene dedicata a vicende drammatiche di primaria importanza che vengono diffuse con estremo ritardo, come quando:
il 26 gennaio 2005, l’Italia per tre giorni si spaccò in due a causa della neve che paralizzò l’autostrada Salerno-Reggio Calabria; il 7 febbraio 2005 a Fuorigrotta, quartiere di Napoli che ospita la Rai, per la rottura di una condotta dell’acquedotto vennero sospese le corse della metropolitana, furono deviati i treni per e da Roma che utilizzano la linea dei Campi flegrei, restarono senza acqua decine di migliaia di persone fino a notte fonda.

Riguardo il sistema di assunzioni e promozioni alla redazione del Tgr Campania, l’onorevole Formisano sostiene che “in Campania ci sono oltre 400 giornalisti professionisti disoccupati, eppure le porte di via Marconi si aprono soltanto per chi arriva dal corso di giornalismo del Suor Orsola Benincasa. È un nodo perverso e 'inspiegabile' che va tagliato”.

La situazione del pluralismo nell’informazione non va certo meglio nelle altre redazioni regionali Rai dei Tg: un articolo da Il Fatto Quotidiano del 15 aprile 2010, ci mostra che ben 11 testate regionali sono a favore del governo, una è controllata dalla Lega e una dall’Udc.
A capo delle venti redazioni regionali c'è Alberto Maccari, ex vicedirettore del Tg1, amico fidato di Carlo Rosella; quest’ultimo non nasconde le sue simpatie politiche per Berlusconi, è stato anche direttore del Tg5 e di Panorama. Le nomine e/o revoche alla direzione dei Tg regionali prevedono sostanzialmente una procedura da sistema feudale con passaggio formale in Cda, dove il direttore generale Mauro Masi avalla le scelte di Maccari. Così gli ultimi cambi di guardia di Maccari hanno premiato l’area Pdl.

Più in generale, con riferimento al livello del pluralismo nell’informazione radio-televisiva e della libertà di stampa in Italia, nel rapporto 2009 di Freedom House (organizzazione autonoma con sede negli Stati Uniti, che si pone come obiettivo la promozione della libertà nel mondo) l'Italia viene declassata da Paese 'libero' (free) a 'parzialmente libero' (partly free), unico caso nell'Europa Occidentale insieme alla Turchia. Nella classifica generale l'Italia è al settantatreesimo posto, dopo Benin e Israele.
Il punto veramente dolente, a giudizio di Freedom House, è costituito "dalla concentrazione insolitamente alta della proprietà dei media rispetto agli standard europei". Berlusconi, affermano senza reticenze gli autori del rapporto, controlla attraverso il governo la Rai, e possiede Mediaset.
Che l’analisi di Freedom House sia giusta è dimostrato dai seguenti fatti: la decisione del Cda della Rai di sospendere i programmi di approfondimento politico in campagna elettorale; l’inchiesta di Trani sulle pressioni per far chiudere Annozero; la faziosità mostrata dal direttore del Tg1 Minzolini; la notevole sproporzione a favore del centrodestra nello spazio di informazione politica dei Tg di Rai e Mediaset, escluso il Tg3; l’epurazione dei giornalisti al Tg1 che non hanno firmato un documento di sostegno al direttore Minzolini; le tante notizie censurate o diffuse in modo distorto nei Tg sopra citati (la prescrizione di Mills, corrotto da Berlusconi, è stata data dal Tg1 come assoluzione; è stata oscurata la notizia dell’indagine su Cicchitto; il Tg1 ha oscurato l’inchiesta di Bari sul sistema Tarantini perché per Minzolini era gossip; sono state oscurate le proteste dei terremotati abruzzesi, dei precari della scuola licenziati e degli operai delle aziende a rischio chiusura; è stata oscurata dal Tg1 la sentenza della Corte di Cassazione, che ha dichiarato legittima l'ordinanza di arresto per Nicola Cosentino; è stato oscurato dal Tg1 la manifestazione di sabato 20 marzo 2010 a Milano in ricordo delle vittime delle mafie, a cui parteciparono in 150 mila; ecc.).
E’ lo stesso Berlusconi a farci intuire (detto scherzosamente, ma mica tanto) che le nomine Rai si decidono a casa sua; è sempre Berlusconi a mandare a quel paese il presidente dell’Agcom Innocenzi perché non riesce a chiudere Annozero e perché non gli basta controllare il Cda e alcune testate giornalistiche della Rai.

La spartizione della Rai quindi premia Berlusconi, a danno della pluralità dell’informazione nel servizio pubblico pagato dai cittadini e a danno del diritto dei cittadini ad essere informati in modo obiettivo, sentendo le versioni di tutti che vanno fornite con equilibrio tra le opposte fazioni.

2 commenti:

  1. indubbiamente abbiamo una informazione molto lacunosa e soprattutto distorta ma anche se questo è aumentato a dismisura negli ultimi anni,mi sento di aggiungere che anche prima di certo non avevamo una buona informazione,infatti la mano lunga del potere politico non ha mai permesso un processo di crescita e di rispetto verso l'utenza. certo a questo livello di bassezza non eravamo mai arrivati. auspico, sognando un po due eventi che potrebbero far nascere un paese migliore anzi un paese normale,dei giornalisti che riscoprano il piacere di comunicare solo verità,che si rifiutino di sottostare a compromessi e dei cittadini che riscoprano la dignità e che pretendano un comportamento ben diverso in cui l'intelligenza venga rispettata e non offesa. vorrei anche che il cittadino si svegliasse dal torpore intellettivo e se le notizie gli vengono date distorte o precluse,abbia la capacità,la voglia di appropriarsi di altre fonti delle conoscenze fondamentali per la crescita di un paese.dovremmo spegnere tutti la televisione.personalmente seguo il tg di rai 3 perchè mi rendo conto del maggiore equilibrio e soprattutto mi da notizie che gli altri non danno,ricordo la famosa assoluzione di andreotti sulle altre emittenti!soprattutto vorrei che le persone usassero di piu il cervello per capire e fermare la discesa nel fango di questo paese governato da corrotti e corruttori,che difronte alle barzellette,all'arroganza, alla maleducazione di colui che ci dovrebbe rappresentare,spegnesse finalmente il grande fratello

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  2. oggi il tg 3 regionale sembrava parlare di un paese sconosciuto ai campani!manifestazioni,canti,balli, niente chiaramente contro tutto questo ma possibile che in questo tg che dovrebbe esporre i mille problemi che abbiamo ci rifilino notizie per riempire lo spazio che hanno? mi è capitato di vedere dei tg regionali in altre regioni e mi sono sembrati migliori e soprattutto noi campani che viviamo disagi superiori,certamente molto per colpa degli stessi cittadini,dobbiamo assistere ad una informazione distorta? perchè non mandano i loro giornalisti a vedere come si paga il pizzo a napoli?a far conoscere la realtà dei vicoli napoletani e non solo?e la camorra non cìè piu a napoli?e i politici con richiesta di arresto negata?e la bella salerno dove la vita è certamente piu piacevole,sicura e che continua a crescere come città che dovrebbe essere esempio in questa regione?insomma un tg che sia campano!!

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