Di
Giandiego Marigo
Abbiamo un nome Alexis Tsipras che non è solo un nome , ma
sottende un progetto. Non amo , come ormai molti sanno, i leader, mi sorge
una forma di idiosincrasia allergica quando un “signor chiunque”
diviene troppo “enfatizzato e pompato”, non credo e non
crederò mai nei santi portatori di soluzioni, negli uomini del
destino. (anche per questo, soprattutto per questo diffido di chi
punta tutto sul carisma di un solo uomo)
Però quel che c'è dietro e dentro la candidatura di Tsipras è
d'importanza fondamentale, soprattutto, anche se non solo, per quel
che rimane della “sinistra” italiana.
Chi mi sonosce sa che che non amo la parola “sinistra” la trovo
riduttiva ed angusta per descrivere compiutamente quello che occorre
davvero a questo paese e all'umanità ( sempre modesto … notate)
che è un'AreA di Progresso e Civiltà, che sappia opporsi e
contrapporsi alla conservazione forzata dei pochi che detengono oggi
il potere nel mondo. Credo che questa lista possa rappresentare un
primo passo, se viene intesa come l'occasione fondamentale che
potrebbe rappresentare.
Certo un progetto come questo, diciamolo chiaramente, passa per la
dismissione … per il ritorno a casa, delle attuali dirigenze,
segreterie , comitati. Per la dismissione di leader e grandi vecchi,
ma se il loro fosse un passo indietro volontario? Un mettersi a
disposizione, una presa di coscienza di una inderogabile neccessità
… bhè allora tutto diventerebbe possibile. Perchè mai dovremmo
continuare a farci moralizzare da un comico e dal suo oscuro
suggeritore? Abbiamo forse bisogno che qualcuno ci re-insegni la
strada dell'etica? Della giustizia e della moralità?
Oppure riusciremo a sfruttare questa occasione per iniziare,
finalmente, un percorso di unità dell'AreA.
Non sono io a dover segnalare la necessità che questo avvenga,
vogliamo forse lasciare in mano il mondo e la visione a Trangugia &
Divora. Rimanere succubi di questo gioco assurdo del poliziotto
buono e di quello cattivo … mentre il potere trasmuta sé stesso
verso un nuovo medio evo bio-tecnologico, che ci vedrà schiavi
felici in un mondo che loro ci descriveranno come “perfetto”?
Detesto i pensatori raffinati e “citatori professionisti” e
quindi continuerò a scrivere, così … a braccio.
Quello che voglio dire è che “probabilmente” quel che resta
della sinistra radicale troverà in “Tsipras presidente” un
momnento di “forzata” promiscuità, che riuscirà persino a
superare ego sconfinati e leader orticulturi. Che imporrà vicinanze
che i “costruttori di muri” hanno sin qui accuratamente evitato.
Abbiamo l'occasione, sfruttiamola, per fare in modo che gli
arzigogoli intellettuali, le raffinate definizioni libresche, le
dotte analisi di fondo, che sino a qui ci hanno frantumato
divengano di secondaria importanza rispetto alla centralità dell'unità necessaria ed auspicabile, rispetto alla inderogabilità di
procedere uniti alla profonda modificazione del nostro intorno.
Sulla
base di quel che siamo, di quello che scegliamo, di quello che
facciamo e non delle parole che altri hanno scritto su un libro, che
per quanto importante resta quel che è, un libro.
Comportamenti quindi, scelte condivise, argomentazioni di fondo …
perché è di comportamenti e scelte il vero cambiamento … e forse
ci accorgeremo che la misura della vicinanza e della condivisione è
altra che non un'etichetta, un marchietto, una bandiera.
Parlandoci e camminando insieme saremo forse costretti ad ascoltarci
ed a scoprire quanto i nostri discorsi di fondo siano simili, quanto
lo siano i motivi che ci hanno spinto a scegliere d'essere qui ed
ora.
Questo e non altro è il trovarsi sulle cose, questo quello che da
sempre chiedono le donne e gli uomini di sinistra che si appellano
all'unità … parlare delle cose , del fare, del cambiare e
dell'essere, piuttosto che del dividere un capello … di dubbia
provenienza in quattordici elaboratissimi pezzi.
Non ho voluto fare un discorso da intellettuale ma volutamente ho
tenuto un profilo basso … logico, ovvio, ma è proprio l'offesa a
questa ovvietà, a questa innegabile necessità che più ha
distrutto, più ha frantumato e più ha allontanato.
Ancora oggi i “militanti” fanno fatica, a separarsi dalla loro
“appartenenza a dismettere la maglietta da tifoso, prigionieri
dell'orgoglio di aver “tenuto botta nei tempi difficili”, li
capisco sono stato uno di loro, per tanti … tantissimi anni
Avanguardia Operaia, Democrazia Proletaria, Rifondazione … ho visto
loro e gli altri ( ho molto girato e molto cercato, e molto poco
trovato)… ma oggi è il tempo dei comportamenti, dell'esempio e
del camminare sull'onda del cambiamento, dell'essere il cambiamento
nell'onda medesima.
La lista per Tsipras può essere pretesto od occasione “Sinistra
Unita- AreA di Progresso e Civiltà” nasce per questo perché
sia occasione, inizio ...primo passo.
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