di Giandiego Marigo
Si fa sempre più forte
in me la sensazione d'un grottesco minuetto, dì un balletto in cui
il popolo è l'oggetto del contendere, la vittima di una orrenda
manipolazione.
Da una parte un potere
elitario e crudele che ha “corrotto
e comperato” la classe politica europea e nazionale, per
ovvia conseguenza, sino ai risvolti più vergognosi, senza alcun
riguardo per le bandiere ed i colori delle divise.
Dall'altra il blaterio e
l'urlo di una opposizione pochissimo chiara, composita,
indeterminata, interclassista, confusa e torbida, che fa dell'urlo e
dell'insulto il suo linguaggio, che privilegia l'apparenza alla
sostanza.
Entrambe le fazioni non
sono composte da ignoranti schiavi delle propie pulsioni, entrambe
anzi affidate ad esperti della comunicazione, della manipolazione
mediatica … entrambe ampiamente “organizzate” in senso
comunicativo...ed allora ci si chiede perché la ricorrenza di
“equivoci, fraintendimenti, di un uso strumentale e
finalizzato”.
Un Balletto, persino un
poco macabro, che si muove, però, solo sulla superficie, che distrae
parlando anche con toni ieratici e vagamente profetici solo della
buccia di ogni questione in gioco, sino a ridurre ogni cosa ad
sterile inutile scontro, ottimo per l'apparenza ma inutile per il
cambiamento, ben farcito di insulti e di “dichiarazioni di
principio”.
Da
una parte e dall'altra però la finalità mi appare la medesima …
distrarre, sviare, procrastinare la ribellione possibile,
ipnotizzare.
In
questa chiave possono essere letti gli eccessi, tutto sommato
inutili, del guru assoluto dell'antipolitica Made in Italy da una
parte e quelli di una classe politica senza alcuna morale
dall'altra... quasi a illudere che il problema sia l'onestà e non
gli interessi in gioco. In un batti e ribatti che appare ogni giorno
di più programmato solo per rinviare e guadagnare tempo
all'affermazioone del nuovo ordine.
L'etica
privata della morale e della spiritualità, fine a se stessa.
Il
Pragmatismo elevato ad unico linguaggio.
L'annuncio
mediatico che diviene metodo.
Il
racconto del punto di vista elevato a verità oggettiva.
L'abuso
dei media rispetto all'esperienza diretta.
La
partecipazione esaltata ed esorcizzata nel medesimo gesto.
Ed
in mezzo l'oggetto del contendere … quel consenso popolare che si
trasforma non in partecipazione attiva e critica, ma in
santificazione del potere, certificazione del diritto al comando. Il
televoto portato ad essere proposta di democrazia diretta.
Mentre
del lavoro, dell'evasione fiscale, delle povertà
dilaganti, della privazione totale dei diritti, della
globalizzazione della miseria, della manipolazione delle
leggi internazionali e nazionali a favore dello strapotere delle
major, del rapporto di potere mostruoso che si sta realizzando
fra chi detiene ormai mezzi di produzione ed energia per alimentarli,
sino al potere sull'alimentazione reale della gente, non si
discute affatto.
Così
come non si tange in alcun modo il potere “reale” degli
85 padroni del mondo.
Mentre
si permette , di fatto, che il medioevo, prossimo venturo, della
nuova nobiltà delle “Famiglie dominanti” si affermi su
una plebe … una servitù della gleba sempre più ampie.
Certo
per amore dell'apparenza della verità questa realtà viene, a volte,
sommariamente descritta, a volte persino distrattamente citata, ma
mai realmente affrontata.
Il
Giogo Europeo e la sua parte nel progetto di
dominio globale, affrontato in modo superficiale anche se
“apparentemente radicale” limitando ad un vuoto slogan
anti-euro la realtà di un'analisi molto complessa, che incontrerebbe immediatamente e direttamente la questione dell'elite, se affrontato in modo corretto.
Partendo
cioè dai Trattati, dalle premesse e non dalla moneta che è un
sffetto (sebbene rilevante).
L'attenzione
viene deviata sui temini “Rivoluzione, Boia, Vaffanculo,
Sollevazione” così come la polemica, mentre si perde di vista
il senso ed il contenuto.
Soprattutto
si distrae dalla reale portata dei “mutamenti in atto”, la
gente guarda i due litiganti, cerca l'insulto e la vista del sangue …
mentre intorno si riempie di cartelli di “Lavori in Corso”,.
Il
che e perfetto, dal punto di vista dell'elite che ha, dal suo punto
di vista, soltanto bisogno di quel lasso di tempo tecnico
che viene guadagnato in inutili polrmiche sull'insulto, sul litigio,
sulla descrizione del problema.
Basti
guardare a esemplificazione come gli avversari apparenti si
descrivono l'uno con l'altro, narrando dell'antagonista apparente la
stupidità, la faciloneria, l'orrida volontà della bestia ignorante
e cattiva, quasi che essere l'altro sia la dimostrazione
dell'assoluta mancanza d'ogni cultura. L'ignoranza assoluta.
Entrambi
sanno benissimo che non è così.
Hanno
frequentato le medesime università ed hanno da entrambe le parti
un'ampia raccolta di Master in Comunicazione, stuoli di
pubblicitari e di esperti.
Sanno
quel che dicono e lo dicono così proprio perchè sanno e perché
vogliono.
Un
Balletto, un orrendo minuetto che rarissimamente affronta la sostanza
delle cose, ma chiama spessissimo, da una parte e dall'altra il
popolo in difesa strenua del nulla ed allora io mi chiedo... che sia
il medesimo disegno?
Per
finire come ultima considerazione entrambe le fazioni sembrano avere
un unico nemico reale. Un comune spauracchio ed è una “vera
sinistra di classe” che superi il pantano della citazione e la
palude libresca e sappia parlare con la lingua di questi tempi …
che sia un caso?
Sono
uno spiritualista e non credo nelle coincidenze … perdonatemene.
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