Buongiorno
Micaela
(M.Z.) Una
premessa. Da persona che vive a Roma e da utente dei mezzi pubblici
della Capitale ho avuto modo di conoscere ed apprezzare il tuo
impegno per l'ATAC. Da comune cittadino che osserva e cerca di
comprendere i fenomeni politici e sociali non si può non restare
colpiti dalla tua immagine pubblica: una studentessa-lavoratrice un
po' particolare che mette insieme il corso di laurea in medicina con
un mestiere non esattamente rilassante come la guida degli autobus,
il tuo essere e sentirti parte del popolo nel senso migliore del
termine, il rifiuto di partecipare al Grande Fratello e della
promozione e del cambio di mansione offerti dall'azienda per restare
fedele all’impegno che hai preso nei confronti dei tuoi colleghi,
il tuo modo 'femminile' di interpretare l'attività sindacale che non
è imitazione e adeguamento alle abitudini maschili ma il saper unire
leggerezza e tenacia, razionalità e sensibilità.
Insieme
ai tuoi colleghi tranvieri romani hai fondato un’associazione
sindacale (Cambia-Menti M410) non sentendovi più rappresentati dai
sindacati nazionali CGIL-CISL-UIL-UGL. Cosa chiedete? Quanti consensi
avete raccolto tra i lavoratori dell'ATAC? Che importanza ha nel
vostro sindacato la componente del supporto e della tutela legale ad
opera di uno specifico staff di esperti?
(Micaela Quintavalle) Si,
il 3 gennaio 2014 è ufficialmente nata Cambia-menti M410
associazione sindacale che si propone di permettere nuovamente al
lavoratore di poter realizzare i propri bisogni, le proprie esigenze
e soprattutto di poter ritrovare la propria dignità calpestata sia
dall'azienda che dai sindacati che con i loro accordi e silenzi /
assensi hanno ridotto l'autoferrotranviere ad una condizione mai
conosciuta prima. Non abbiamo la più pallida idea di quanti siano i
consensi, abbiamo appena cominciato con le adesioni. Di sicuro molti
sono i simpatizzanti, mentre alcuni si sono allontanati quando per
volontà della maggioranza abbiamo virato verso la direzione del
sindacato e non dell'associazione. Io personalmente votai no al
sindacato. Ma i lavoratori e i delegati delle altre città d'Italia
durante l'assemblea del 16 dicembre mi fecero notare che il nostro
movimento sarebbe stato inutile se avessimo lasciato la
rappresentanza alle sigle. I nostri avvocati rivestono una importanza
fondamentale nel nostro sindacato. In questa azienda vige
l'illegalità (congedi e ferie non concessi, mobbing se ti rifiuti di
non rispettare il codice della strada, permessi per studenti
lavoratori... ecc.ecc.) quindi i legali avranno il difficilissimo
compito di far rispettare all'azienda le leggi e le norme del codice
civile, del codice penale e del codice della strada nella tutela
assoluta dei lavoratori.
Perché
secondo te oramai ogni volta che una categoria di lavoratori vuole
realmente far valere le proprie ragioni deve scavalcare e contestare
il ruolo e l'organizzazione dei sindacati ufficiali? Qual è ora il
vostro rapporto con CGIL-CISL-UIL-UGL? E che ne pensi degli altri
sindacati di base, l'USB ad esempio?
Perché
purtroppo i sindacati sono collusi e corrotti. Il sindacato è un
contenente. Il contenuto è dato dalle persone... Ma senza
generalizzare troppo, questi signori per troppi anni hanno pensato
solo ed esclusivamente ai propri interessi personali, tenendo buono
il lavoratore ed in particolare gli autoferrotranvieri che sono
persone oneste e sincere ma semplici. Così da un lato il divide et
impera aziendale che con differenziazioni contrattuali ci ha
frammentati come categoria, dall'altro i sindacati che facevano
mediazioni per fini orribili. Così parentopoli politica e
parentopoli sindacale (basti pensare al caso di Napoleoni, UIL, che
ha fatto entrare in azienda il figlio, la figlia, il nipote, il
compagno della figlia e mezzo paesino di nascita) hanno portato al
massacro del lavoratore e del cittadino. Che hanno sempre dato e dato
molto. Mentre altri continuavano a prendere e a prendere tanto.
Non
ci sono rapporti coi sindacalisti della triplice e della quadruplice.
Al di là delle divergenze io vedo solo gente che vuole tirare
l'acqua al proprio mulino. Nessuno che pensa all'unità della
categoria. Tutti che dicono "Noi abbiamo fatto.... Noi abbiamo
detto" quando invece Cambia-menti è stato creato per dare una
alternativa ai colleghi che vogliono un sindacato ma che si propone
una dialettica continua anche chi non ha tessera e si definisce
attivista di sè stesso. Questi signori invece di fare autocritica,
perché il fatto che Micaela abbia attecchito nei cuori e nei
pensieri degli autoferrotranvieri è solo perché i sindacati sono
stati deficitari, invece di rimboccarsi le maniche e lavorare per la
categoria, hanno cominciato a fare assemblee il cui unico scopo fosse
quello di infangare me. La mia persona.... La mia vita.... Purtroppo
per loro io sono una cittadina ed una lavoratrice irreprensibile.
Certo... Volantini con insulti e minacce a volte fanno male. Ma poi
passa.... Sono i miei colleghi a darmi la forza.
Con
USB abbiamo alcuni punti in comune. Con loro la strada è la stessa
anche se le carreggiate diverse, quindi in alcune occasioni possiamo
collaborare. Come
con Orsa del resto.
Leggendo o ascoltando le tue interviste e i tuoi interventi sui social network si
percepisce che la vostra ambizione non è solo quella di
rappresentare i dipendenti 'stabili' dell'ATAC ma di tutelare anche i
bisogni dell'utenza del trasporto pubblico romano e le rivendicazioni
di tutti i lavoratori impiegati dall'ATAC, anche di quelli precari o
assunti attraverso le ditte appaltatrici esterne. E che comunque le
vostre lotte vi stiano portando da un lato a diventare un esempio ed
un punto di riferimento per tutti i dipendenti del comune di Roma e
delle altre aziende municipalizzate e dall'altro a mettervi in
connessione con i tranvieri autoconvocati di altre città.
In
psichiatria non fare ciò che uno può fare secondo le proprie
possibilità viene definito depressione, voler fare ciò che uno non
può fare invece è classificato come paranoia. Quindi io direi che
la nostra ambizione di rappresentare non solo i dipendenti ATAC è
assolutamente veritiera anche se un po' paranoica. Noi vorremmo dare
il nostro contributo nella difesa dei diritti, dei bisogni, delle
esigenze e della dignità di ogni Autoferrotranviere d'Italia. Ecco
perché nello statuto è stata specificata la categoria i cui membri
non siano limitati ad ATAC. È sufficiente avere un contratto di
Autoferrotranviere. Perché comunque è una figura a noi congeniale
essendolo in prima persona e conoscendo nel dettaglio ogni
problematica. So bene di essere diventata un punto di riferimento per
tanti italiani, sia nelle radio cui sono intervenuta, sia nelle
centinaia di messaggi privati che ricevo quotidianamente mi viene
chiesto se chiunque possa esser rappresentato dal sindacato della
Quintavalle. La cosa ci lusinga enormemente certo, perché significa
che venga percepita la trasparenza, la pulizia e la competitività
delle nostre intenzioni. Ma insomma.... Oggi non è possibile. Non ci
interessa fare il medico generico che conosca in modo sommario un po'
di tutto (senza nulla togliere ai medici generici che indirizzano i
pazienti agli specialisti). Noi vorremmo specializzarci in un settore
e difendere al meglio le persone che ne fanno parte.
Esiste
una specificità delle vertenze sindacali per i lavoratori dei
servizi pubblici che mantengono tuttora una forza contrattuale
determinata dalla possibilità di bloccare o influenzare il servizio
offerto. Qual è l’idea che ti sei fatta rispetto al mondo del
lavoro privato, ed in particolare dell’industria, dove non solo
anche lì i sindacati svolgono spesso un ruolo complice e subalterno
ma lo sciopero risulta non raramente di dubbia efficacia avendo
l'unico effetto di bloccare la produzione di merci che resterebbero
invendute in magazzino?
Circa
lo sciopero... io posso dire che nella nostra categoria sia una forma
di protesta assolutamente vecchia ed obsoleta perché con il rispetto
delle fasce orarie di garanzia il disagio all'utenza è minimale
(come poi è giusto che sia dal momento che con uno sciopero si
dovrebbe colpire in primis l'azienda) mentre per l'Atac e le altre
aziende è quasi cosa buona dal momento che non pagando la giornata
ai dipendenti risparmierebbero migliaia di euro. Con la protesta
degli straordinari abbiamo dimostrato come adottando forme di
protesta alternative si possa in realtà ottenere molto di più.
Com’è scontato che sia, nella Vostra lotta che ha
avuto un momento importante nella manifestazione indetta per il 20
gennaio a Roma rifiutate bandiere e strumentalizzazioni politiche.
Esiste però da parte vostra consapevolezza che tutto quanto
denunciate – ‘distorsioni’ nella gestione da parte del
management aziendale (si pensi all’indagine sull’emissione di
biglietti falsi), le esternalizzazioni, il precariato,
l’organico sottodimensionato, i mancati investimenti che
influenzano la qualità e la sicurezza del servizio offerto – è a
sua volta la risultante di scelte politiche? Non pensate cioè anche
voi che non siamo di fronte solo a ceti politici inadeguati, inetti o
corrotti che influenzano negativamente la gestione delle aziende di
servizio pubblico ma che soprattutto siamo prigionieri di un sistema
capitalista e liberista che impone precariato, esternalizzazioni,
privatizzazioni, blocco delle retribuzioni e delle assunzioni, che
nega – con l’austerità imposta dall’Europa – le risorse per
condurre in modo efficace ed efficiente i servizi pubblici e che anzi
chiede che anche questi vengano sottoposti alle leggi del profitto?
La
politica.... la politica è assolutamente responsabile. sindaci e
partiti politici insieme ad Atac e ai sindacati hanno una
responsabilità assoluta in questa storia. Il patto d'acciaio tra i
tre e la tutela reciproca e' sotto gli occhi di tutti e su tutti i
giornali...... Fino ad essere ATAC sull'orlo del default...... Prima
che privatizzino chiediamo, vogliamo e lotteremo fino allo stremo
per vedere una ATAC al netto delle clientele, al netto delle
consulenze, al netto della bigliettazione parallela, al netto della
verifica di un miliardo di trasportati per un introito di 270 milioni
di euro. La scotomizzazione del numero reale dei passeggeri impedisce
il calcolo degli introiti...... Anzi lo fa sparire, rimangono solo i
costi. Storia vecchia quando il pubblico compra, paga dieci volte in
più il prezzo di mercato ...... Quando vende prende un decimo del
valore reale...... Prima di qualunque privatizzazione che LA POLITICA
DA DX A SX ha nella testa vogliamo vedere l'azienda, i bilanci
aziendali, puliti, scremati anche dei costi per i vertici aziendali
che si prendono tutti i vantaggi economici di una SPA lavorando in
una azienda pubblica e non rispondendo a nessuno dei loro "ammanchi" e dei "deficit". Prima di qualunque
privatizzazione vogliamo che la Magistratura faccia il suo lavoro.
Vogliamo che la Giustizia faccia il suo corso ........ E noi insieme
ai cittadini ...... Con i nostri legali " VIGILEREMO "
........
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