L'elezione di Mattarella e il ritorno della Balena Bianca by Luca Peruzzi |
Nel 1980 , trentacinque anni fa, Aldo
Biscardi portava sugli schermi della Rai il Processo del Lunedì: il
primo esempio di talk show sportivo e di giornalismo trash con un
largo successo popolare. Non so quanto il “rosso” (di capelli
) Aldo fosse consapevole del mostro che stava creando ma certamente
quel programma è stato uno degli emblemi dell'abisso in cui è
progressivamente precipitata negli ultimi decenni la qualità della
televisione e dell'informazione in Italia. La chiacchiera da bar
spacciata come spettacolo e divulgazione, la discussione condotta con le modalità
della rissa verbale con le voci gracchianti che si sovrappongono
l'una all'altra impedendo di comprendere alcunché, la trasformazione
dei giornalisti da professionisti con il ruolo di raccontare e
spiegare i fatti in macchiette da avanspettacolo, il dibattito
focalizzato esclusivamente sull'ultimo fatto, sull'ultima partita
anzi sull'ultima azione come se non ci fosse un prima e un dopo: una
storia passata che spiega gli eventi ed un futuro che ne sarà
condizionato.
Questo è stato il Processo del Lunedì
ma questo è diventato anche il modo prevalente con cui da anni viene trattata l'informazione “seria” di tv e giornali.
Ecco molti commenti alla elezione alla
Presidenza della Repubblica, letti sui social network o espressi dai
professionisti dell'informazione, mi hanno fatto ripensare al
Processo di Biscardi: frasi fatte, giudizi sommari, analisi elaborate
senza la capacità o con il rifiuto consapevole di collocare l'evento
nel contesto politico, sociale, culturale, dei rapporti di forza tra
i partiti e tra le élite dominanti in cui viviamo.
Mattarella uomo integerrimo con la
schiena dritta? Mattarella difensore della Costituzione? Elezione di
Mattarella vittoria della Sinistra? Mattarella simbolo
dell'antimafia? Patto del Nazareno incrinato?
Se abbiamo ben capito qual è il
progetto renziano, finalizzato alla piena attuazione dei desiderata
dei poteri dominanti e condotto con la complicità e l'assenso
interessato di Berlusconi, possiamo pensare che si sia posto in un
ruolo delicatissimo e cruciale quale quello di Presidente della
Repubblica un potenziale nemico ed un potenziale ostacolo? E questo
solo per tacitare un centinaio di recalcitranti parlamentari piddini?
Lasciamo stare le chiacchiere, i discorsi di rito, la
panda grigia, il percorso fatto a piedi nel centro di Roma, la visita
alle Fosse Ardeatine e si abbia almeno la lungimirante pazienza di
aspettare i fatti e già nelle prossime settimane potremo
inquadrare il reale significato politico dell'elezione di Mattarella. Il decreto fiscale, approvato a Natale ma poi temporaneamente
sospeso, che già la Boschi rivendica come atto concepito
nell'interesse (sic) degli italiani, consentirà la riabilitazione penale e politica di Berlusconi? Forza Italia continuerà a dare i propri voti alla
svolta autoritaria del PD di Renzi realizzata con l'Italicum e la
rottamazione della Costituzione? Quale sarà l'atteggiamento di Mattarella di
fronte alla nuova legge elettorale che contraddice manifestamente i
principi in base ai quali la Corte Costituzionale, di cui proprio
Mattarella faceva parte, ha dichiarato qualche mese fa illegittimo il
Porcellum?
Su queste cose potremo valutare e giudicare Mattarella.
Su queste cose potremo valutare e giudicare Mattarella.
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