"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

lunedì 28 giugno 2010

Il nostro nuovo Manifesto

Per un nuovo Comitato di Liberazione Nazionale.

Il presente circolo politico nasce dall’esigenza di salvaguardare e rilanciare la democrazia, in un contesto politico che nega di fatto l'effettivo esercizio della sovranità da parte del popolo. Un contesto che di fatto vanifica ogni autentica progettualità politica e che costringe tutti i cittadini ancora saldamente fedeli alla Costituzione Repubblicana, ad unirsi in un nuovo Comitato di Liberazione Nazionale, superando qualunque divisione.

Il cosiddetto ‘Berlusconismo’, vale a dire la potente e sapiente mistura di fascismo, piduismo, mafia e corruzione, con la subdola e decisiva connivenza di numerosi esponenti di una sedicente ed ingannevole opposizione, ha preso ormai in ostaggio il Paese e lo tiene saldamente in pugno.

Una non nuova, ma ormai consolidata ‘Dittatura Oligarchica’ controlla strategicamente i tre poteri chiave: finanziario, mediatico e militare.

I due più autorevoli tentativi di fermare il ‘berlusconismo’, quelli dell’Ulivo e del PD, sono amaramente, ma prevedibilmente falliti sotto gli occhi sempre più preoccupati,delusi ed alla fine stanchi di milioni di italiani.

L’Italia si sta arrendendo, sopraffatta suo malgrado da un disgustoso brodo primordiale di illegalità, immoralità, volgarità, vanità, ipocrisia e fascismo.

Noi facciamo fieramente parte della minoranza che non è disposta ad arrendersi.

Siamo per un’opposizione che non faccia sconti né prigionieri, fedele all'idea di un’Italia legale e legalitaria. L’Italia Repubblicana dell’antimafia e dell’antifascismo. L’Italia erede del Rinascimento, del Risorgimento e della Resistenza.

Questa preziosa eredità, che viene da lontano e che la nostra Costituzione così consapevolmente e saggiamente riassume, ci consegna e ci affida il disegno di una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Una democrazia compiuta che, a distanza di millenni, rende onore a Pericle e lo supera.

L’unità nazionale è imprescindibile.

Le diverse identità politiche dei cittadini democratici solo unite potranno rifondare la democrazia di domani.

Consapevolezza, impegno, rispetto, determinazione, fedeltà, fiducia e coraggio.

Ma soprattutto pazienza ed è la più difficile.

Ed un progetto politico che contrasti davvero la cultura dominante e l'idea di mondo che essa propone, fondata su di un pensiero unico che nega radicalmente la reale possibilità di realizzazione della natura umana nella sua essenza più alta.

Attuazione della Costituzione, tra l’altro, in tema di partiti e sindacati.
Energie rinnovabili.
Tutela dei beni culturali ed ambientali.
Risanamento e riconversione industriale.
Lotta all’evasione fiscale ed al triste feudalesimo mafioso che ha penetrato nelle ossa i cittadini italiani.
Difesa dei diritti dei lavoratori e contrasto del precariato e della disoccupazione.
Diritto di sciopero.
Impegno contro ogni forma di razzismo.
Funzione sociale della proprietà privata ed egualitaria e generalizzata accessibilità ad essa.
Libertà della iniziativa economica privata, libertà ‘vigilata’ che non scada nell’arbitrio e nella legge del più forte. Una libertà sacra, come l’utilità sociale che essa può e deve esprimere, senza recare danno alla sicurezza, alla libertà ed alla dignità umana.
Laicità dello Stato e libertà religiosa.
Pluralismo.
Istruzione.
Ricerca.
Giustizia.
Sicurezza.
Arte e scienza.


Articolo 54 Costituzione Italiana:

“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”.

Circolo politico ‘Verità e Democrazia’.

sabato 26 giugno 2010

AL MAGNIFICO PREMIER NON PIACE LA FRUTTA, PER LUI HA UN EFFETTO DELETERIO COME LA KRYPTONITE PER SUPERMAN


Racconto assolutamente non serio, anzi completamente demenziale di Giandiego Marigo

( Io mi rendo conto compagni, amici, fratelli miei, che forse voi non abbiate alcuna voglia di ridere, che sian tempi molto duri, in cui sempre più lontana ed improbabile appaia la risata che seppellisce, in cui è così difficile il ricordarsela ed il disegnarla, da qui il mio modestissimo tentativo, di ricordarvela e di rammentarvi la differenza fra i comici di strada ed i buffoni di corte, fra gli zanni ed i giullari, con grandissimo affetto per strapparvi un sorriso)

NON C’E’ LIMITE AL PEGGIO!
Il tam-tam del gossip non conosce decenza e non accetta limiti. Come sembrano dimostrare, le notizie trattate su alcuni giornalucoli di pettegolezzi internazionali , quali, per esempio il Fregnaccial Time, queste illazioni…sosterrebbero che il Magnifico Unto, il Signor.B. sia arrivato alla frutta.
E’ FALSO!
In una intervista, rilasciata ad un giornale serio, finanziario e indipendente, come si compete ad un Premier degno di tale nome e del rispetto internazionale. Cioè alla testata “Chi è mai questo qui?”, il Magnifico ha così esordito:
“ Sono esausto!...Non ne posso più di questa spazzatura mediatica, messa in campo da questa opposizione modaiola e fru-fru. L’ultima in ordine di tempo poi è ai limiti dell’assurdo, talmente stupida ed avventata da confutarsi da sola. Si sostiene che io sia alla frutta, che ormai nemmeno i miei mi sopportino più…E’ falso! Sia chiaro, a me la frutta non piace, non ne mangio mai!”
Si può comprendere come la rivelazione abbia lasciato, i convenuti, del tutto basiti.
Una campagna mediatica, basata sull’uso di tale alimento da parte del Magnifico Unto è stato chiaramente montato negli ultimi giorni…sino a divenire un vero e proprio scoop.
Il fatto che il signor B. lo smentisca così decisamente fa, ovviamente, pensare ad un vero e proprio complotto ordito con buona certezza dagli ortolani del Partito Segreto Dell’OpPosizione.
“ Io non mangio frutta, mi fa male, molto peggio della Kryptonite per Superman”
Ha continuato il Magnifico.
Alla mia età, si sa, si mangiano cibi leggeri…pastiglie, sciroppi cortisonici…l’importante, come tutti ben sapete, è non esagerare. Io poi, secca doverlo ricordare, sono super e la mia dieta quotidiana di mantenimento richiede almeno tre chili di viagra tritato fine fine, con una spruzzata di limone e senza olio, che fa male…pochissimo sale, ma lo ripeto assolutamente niente frutta!”
La rivelazione dell’unto fa riflettere su chi possa avere interesse a diffondere una notizia, palesemente , falsa. Il ministro La Prussia ha dichiarato :
“ Lo so io chi ha interesse e non dorma tranquillo perché io lo curo…e se lo becco, o la becco, gli brucio la macchina!”
L’avvocato del Premier, l’on. Guidini, ha dal canto suo precisato:
“ Mavalà…non date peso alle parole, non si tratta di minacce! Mavalà...Forse l’amico La Prussia si è espresso in modo un poco colorito, ma succede solo perché ne abbiamo piene le tasche. Mavalà...Si badi se anche fosse e non è, come ha ben precisato il Magnifico. Che gli sia arrivata , per puro caso, della frutta in casa, egli si delineerebbe comunque come utilizzatore finale, quindi al di sopra di qualsiasi sospetto o illazione...quindi Mavalà perchè se anche fosse che della frutta sia passata nelle sue vicinanze è avvenuto certamente a sua insaputa eallora cosa resta se non mavalà, mavalà, mavalà?”
Sembra quindi, chiaramente acclarato quindi il fatto che il Magnifico Unto non possa essere definito alla frutta, per il semplice fatto che non ne fa alcun uso.

giovedì 24 giugno 2010

La schiena dritta degli operai di Pomigliano

Sono stati versati fiumi di inchiostro e di milioni di bit sulla questione Pomigliano, il brutale ricatto posto da Marchionne agli operai dello stabilimento campano della Fiat (lavoro in cambio della rinuncia a regole e diritti, sanciti dai contratti nazionali, ed al diritto di sciopero, garantito dalla Costituzione).
L'attenzione di opinionisti, esperti di economia e blogger ha dimostrato la diffusa consapevolezza di trovarsi di fronte ad un momento di svolta per il futuro, in termini di condizioni e sostenibilità, del lavoro e del suo rapporto con il capitale e l'impresa. Non a caso sono stati evocati gli episodi della marcia dei quarantamila della Fiat e la sconfitta nel referendum sulla scala mobile, cancellata d'autorità da Craxi con la complicità di CISL e UIL.
Solo il PD e Bersani, ipocritamente, hanno negato la funzione di grimaldello che le nuove regole che saranno definite a Pomigliano svolgeranno per l'intero sistema delle aziende ed il fatto che costituiranno un precedente in grado di scardinare e travolgere definitivamente diritti e garanzie.

martedì 22 giugno 2010

COMPAGNI, AMICI, SEMPLICI CONOSCENTI

Di Giandiego Marigo

A me viene da piangere, perdonatemi, non solo perchè trovo nel termine una poesia infinita legata ai miei anni migliori ed alla strada, non solo perchè pur con tutte le eccezioni e le trasmutazioni , con gli adattamenti storici con tutte le capacità di ascolto necessarie e le variazioni sul tema io mi senta ancora orgogliosamente di sinistra e quindi “compagno”.
No non è solo questo misto di retorica e nostalgia.
É molto di più, si tratta di una questione culturale di fondo. Si tratta di quella discussione di cui, ormai da tempo, stiamo dibattendo.
Si tratta della mitologia assurda del rinnovamento, del “ricambio” che tanto assomiglia ad una delle antiche metodologie democrisrtiane che cambiavano, ringiovanendo i quadri, per non cambiare nulla, della favola assurda, ben presente nel PD che basti avere meno di 50 anni per potere dire qualsiasi stronzata, appropriandosi dell'ettichetta di rinnovatori.
Non riesco a capire o meglio, riesco purtroppo a capirlo benissimo, da quale intelletto sopraffino derivi quest'esigenza di chiarire la terminologia all'interno del partito, questo bisogno di rinnegare anche un poco azzannando il proprio passato e le proprie radici...che bisogno ne avete, giovani democratici?
Quale se non la medesima che porta il vostro partito ad inseguire le tematiche leghiste al Nord e quelle dell'UDC al Sud? Quali se non il vuoto , desolante ed assoluto, l'eco addirittura che rimbomba nelle vostre ptoposte di visione alternativa?
L'assoluto nulla che riscontrate quando vi si chiede di esprimere un'idea originale non emendata o dedotta, non estrapolata o copiata da un testo, non studiata...un'idea qualsiasi che abbia un minimo di originalità, non necessariamente di sinistra ma d'alternativa al potere?
L'asservimento culturale è ormai preoccupante, da troppo tempo la vostra precipua natura vi porta all'emendamento d'altrui idee, alla precisazione, alla condivisione con eccezioni di forma, riuscite a condividere fondamenti e motivazioni anche con Fini, quindi perchè mai dovrebbe stupire una forma di rancore beota, nei confronti di una parola che è un pezzo della vostra storia...meno male che il segretario che avete eletto partiva riempiendosi la bocca della parola “Sinistra” e del termine “Lavoro”...se così non fosse stato ci domandiamo, come avreste potuto rinnegarli solo qualche mese dopo...vi sarebbe mancato il retroterra.
Questi sono i giovani che vi meritate...che avete cercato nei vostri numerosi equilibrismi e contorsionismi alla ricerca dell'autonegazione, giovani pratici, pragmatici, con un senso dell'opportunità fuori dal comune che riescono ad inserire questo “fondamentale” dibattito in un momento come questo dove, permettetemelo amici? Piace questa parola...va bene? Sembrava davvero mancasse solo questa perla degna della generazione del Trota, dobbiamo ammettere, per completare la desolazione della vostra proprosta politico-culturale...come vogliamo chiamarla, mutuando il titolo di un vecchio romanzo di fantascienza...”IL GRANDE NULLA”.
Vorrei ricordarvi che nella tradizione sindacale anche senza essere necessariamente comunisti ci si chiama “compagni”, che sulle montagne...ricordate? Su quelle montagne dove il nostro paese venne pensato e concepito, dove si pagò con il sangue la possibilità fornita a ragazzotti di trent'anni di dire tutte le cazzate che avessero voluto, bene su quelle montagne ci si chiamava “compagni” ed anche lì lo si faceva senza bisogno d'essere necessariamente e tutti comunisti.
Un'altra cosa vorrei mi spiegassero i vostri giovani virgulti campioni di liberal-democrazia domenicale ed è il livore, malcelato e solo parzialmente dissimulato...loro che premettono la necessità di un negazione, l'esigenza di un taglio con il proprio passato per continuare un percorso comune, quasi che la premessa richiesta fosse il rinnegare sé stessi ed il proprio bagaglio, l'unico modo per parlare insieme, l'accettazione della forca caudina...mi chiedo è su queste premesse che intendete proporvi l'unificazione dell'area di progresso, premettendo un'idiosincrasia ad un termine, che, permettetemelo a questo punto tutto è salvo che solo una parola?
E poi? Premetterete la foto del pontefice nelle vostre sedi? Teorizzerete che sia molto peggio essere comunisti piuttosto che massoni? Questa è la strada del rinnovamento e dell'unità.
Su queste premesse vi proponete di unificare? Rendendo sempre più stretta la porta dell'accesso all'area che i vostri geniali teorici individuamo per l'opposizione?
Chi scrive teorizza da pempo, perdonate la supponenza, la necessità storico-culturale-politica di rinnovare i linguiaggi e di affrancarsi dalle necessità becere di riferimento a trattati e ad analisi novecentesche della società, chi scrive non sente particolare necessità di simboli e di saluti segreti, strette di mano massoniche atte a ricoscersi nel mucchio, chi scrive è disposto a ridiscutersi a cercare aree di confronto anche filosofico-spirituale, non chiederebbe mai a nessuno di premettere una negazione di sé per parlare del nuovo, perchè è la peggiore delle premesse possibili ed il più grave degli errori del settarismo della supponenza e dell'arroganza.
Pare però che ancora una volta nell'area, che sempre più si fatica a definire di progresso, si richieda ancora una premessa di negazione...un io non sono...piuttosto di un io sono.
Questo definisce tutta la miseria di quest'area, la sua impossibilità di vincere alcunchè.
A prescindere dall'appartenenza ad un gruppo e ad una definizione, il postulato di negarne alcuni per essere parte è perdente.
Non si facciano ora riferimenti beceri all'antifascismo , all'antirazzismo o ad altro di questo tipo per rispondere a quanto sto affermando, è d'altro ordine ed è palese come lo sia.
Ultimo ma non ultimo, il senso dell'opportunità il tempismo...sto ancora chiedendomi, trasecolato e stupito come delle menti eccelse abbiano potuto concepire in questo momento ed in questo frangente, di fronte al peggior attacco alla democrazia dall'affermazione del Fascismo ad oggi, con che criterio si sia potuta porre questa questione Ininfluente, Inutile, Drammaticamente settaria, talmente stupida da essere suicida...scuola di partito??? Pragmatismo??? Studi alti di Scienze Politiche, forse. D'altra parte gente come me è drammaticamente superata e negata dalla storia, che passa su di noi e ci dimentica ed il mondo è certamente dei giovani

lunedì 21 giugno 2010

Ancora disinformazione dal Tgr Campania

di "Occhio" al Tgr della Campania

Chi ha seguito la pagina politica del Tgr Campania nelle edizioni del 18 giugno delle ore 19:35 e del 19 giugno delle ore 14, ha sentito che il precedente esecutivo regionale, guidato da Bassolino, ha licenziato 5000 mila lavoratori forestali e che l’attuale giunta, guidata da Caldoro, ha provveduto a salvare il loro stipendio.
Già un bambino capirebbe che dopo un licenziamento occorrerebbe una nuova assunzione e non basta trovare fondi per il pagamento degli stipendi.
Ma la questione è totalmente diversa.
I lavoratori forestali hanno fatto un corteo di protesta, venerdì 18 giugno, giungendo a Palazzo Santa Lucia, sede della giunta regionale, contro la decisione della Giunta Caldoro “di revocare le delibere [del precedente esecutivo guidato da Bassolino] con le quali si autorizzava l'accredito di un primo finanziamento del 30% alle Comunità Montane e Province”.

Prima di venerdì, Caldoro aveva dichiarato: “quando la giunta precedente ha firmato lo sforamento del patto di stabilità ha licenziato 3.500 forestali a cui si aggiungono 1.200 stagionali. I fondi per gli stipendi sono stati inseriti nella parte di indebitamento del bilancio, ma lo sforamento del patto non consente il ricorso all'indebitamento. Ora dobbiamo risolvere il problema con una manovra di bilancio”.
A Caldoro ha risposto Rosa D’Amelio, consigliere del PD:
“la Giunta regionale del presidente Caldoro continua a sfuggire alle proprie responsabilità di governo, addebitando qualsiasi difficoltà al lavoro dell’Esecutivo precedente. Nel caso del pagamento degli stipendi ai 3500 lavoratori idraulico-forestali, Caldoro parla addirittura di “licenziamento di fatto” operato dalla Giunta Bassolino, che al contrario ha lavorato nei mesi scorsi, dopo la stabilizzazione avvenuta già negli anni scorsi, per assicurare ad essi la totale copertura delle mensilità, andando ad agire pur su un Bilancio già in partenza stringatissimo. Oggi invece l’attuale Governatore – prosegue Rosetta D’Amelio - dichiara di essere costretto ad una manovra ad hoc per garantire gli stipendi, che secondo lui sarebbero bloccati dai limiti del patto di stabilità. Peccato che tali limiti non vanno estesi a lavoratori come gli idraulico-forestali, che fanno parte del Personale degli Enti Delegati e sono a tempo indeterminato.”

Di seguito, gli estratti dei commenti nei servizi andati in onda al Tgr Campania.
Servizio di Corrado Fidora, edizione ore 19:35 del 18 giugno:
“Salvi gli stipendi dei forestali. La giunta Caldoro ha infatti approvato la delibera per il pagamento di 5000 lavoratori licenziati dall’esecutivo Bassolino. Inoltre, su proposta dell’assessore al Personale, Pasquale Sommese, revocata la proroga di 21 capi area, mentre nei prossimi giorni si procederà a un’eventuale rotazione degli incarichi dei coordinatori regionali.”

Servizio di Renato D’Emmanuele, edizione ore 14 del 19 giugno:
“un venerdì di lavoro per la giunta Caldoro. Risolto, dopo le proteste davanti Palazzo Santa Lucia, il problema del pagamento degli stipendi di 5000 lavoratori forestali, licenziati dall’esecutivo Bassolino.”

In entrambi i servizi si dice che 5000 lavoratori forestali sono stati licenziati dall’esecutivo Bassolino. Detto così è totalmente falso.
Il Tgr Campania fa sue le parole del governatore Caldoro, che non corrispondono alla realtà, mostrandosi pertanto la voce del governatore, un modo di fare giornalismo inaccettabile, ancor di più trattandosi del servizio pubblico che, invece di informare i cittadini, si schiera per una fazione politica.
Inoltre, il Tgr Campania ignora le tesi della controparte, come già successo altre volte. D’altronde, è un modo di fare dei berluscones, o meglio i “fascisti del nuovo secolo”, cioè quelli che se la suonano e cantano da soli, che negli ultimi tempi hanno finito di occupare indebitamente la quasi totalità degli spazi informativi in Rai. Artefice della conduzione di tipo minzoliniano del Tgr Campania è il direttore Massimo Milone, detto “Minzolone” per associazione al direttore berlusconiano del Tg1.

Tornando alla questione dei lavoratori forestali, dopo una ricerca in rete, mettendo insieme le versioni di tutte le parti in questione, ci si rende conto che la giunta Caldoro ha cancellato la delibera della precedente giunta che stanziava fondi per il pagamento degli stipendi dei lavoratori forestali, i quali hanno protestato contro tale decisione della giunta Caldoro. Dunque, nessun licenziamento da parte della precedente giunta, che aveva deciso il pagamento degli stipendi in sforamento del patto di stabilità.

domenica 20 giugno 2010

COSA STIAMO PERDENDO A POMIGLIANO

Di Giandiego Marigo

Io non sono un economista, non che questo mi provochi dolore o senso di mancanza, non ho mai avuto né padronanza ed ancor meno confidenza con la visione numerica dell'universo, certo so che esiste e so che fa parte dell'immenso concerto delle sfere, ma non per questo riesco a digerirla.
Forse però questo non vi riguarda e, probabilmente, nemmeno vi interessa, ma serve a definire il taglio di quello che io sono e di perchè scrivo come scrivo.
Bene ed ora parliamo di quello di cui voglio dissertare con voi, di Pomigliano.
Cosa sta succedendo là?
Non mi interessa, per le ragioni di cui sopra, di trovare ardite giustificazioni, non mi riguardano le equazioni equilibristiche che vengono addotte a ragione della lesione della libertà e dell'umano rispetto, per l'unica ragione di ottenere la quadratura di un postulato che parte dalla premessa di giustificare lo sfruttamento e l'appropriazione di valore aggiunto
Molti, con maggiore competenza della mia sulla storia del movimento operaio, stanno intervenendo su questo argomento, analizzando i contro mentre molti altri stanno altrettanto dottamente analizzando i pro e, con mia somma tristezza, questi maestri di opportunità non sono nemmeno tutti realmente riconducibili all'area padronale.


Ammesso che sia ancora possibile l'operare distinzioni.
Per questa ragione non vi parlerò quindi dei risvolti sindacal-economici della questione. Vorrei discutere con voi d'altro, di quello che Pomigliano sembra tirare fuori mettere in luce, far risaltare in modo, tutto sommato abbatanza impietoso.


Vorrei poter parlare di noi stessi, per esempio, che ci accorgemmo ad un certo punto del percorso d'aver avuto un approccio troppo ideologico...ed allora buttammo tutto, acqua, bambino, bandiere, nell'assurdo terrore d'essere, come Pietro identificati come seguaci del Nazareno.
Oggi, ci rendiamo conto che qualche cosa di troppo lo abbiam buttatto, permettetemi di dire l'avete anche se questo respingere, questo estraniarsi non può servire a giustificazione, però a me nessuno ha mai chiesto nulla!


Ho solo assistito a questo parossistico abbattersi di bandiere ed ho visto amici sino al giorno prima marxisti diventare improvvisamente liberal-democratici. Devo però confessarvi che io stesso ho sempre vissuto con fastidio certo operaismo e quella cemtralità operaia che mi sembrava...così poco lungimirante, così ristretta. Però attenzione, come ho detto sopra nel parossismo dell'adeguamento ai tempi abbiamo troppo spesso buttato bambino e bandiere e quelli ci servivano...per resistere e sopravvivere sino alla prossima occasione.
Questo attacco che L'area di Progresso sembra vedere solo di sghimbescio, fra una pausa e l'altra di temi , ritenuti a torto più importanti(perchè, diciamolo, ormai gli operai, ma che cazzo sono?) in questo attacco al lavoro signori perderemo un poco di libertà, un poco di forza, molta dignità, e quando ci sveglieremo in un mondo diverso ci chiederemo dove mai sia cominciato...bhè ve lo dico io a Pomigliano, dove potremmo perdere anche l'onore.
Un altro aspetto di cui vorrei parlarvi è l'assoluta stupidità con ci siamo predisposti a questa trappola, quando permettemmo in modo , tutto sommato silente, che ci ingannassero prima con Un'Europa del tutto inventata e poi con il W.T.O. Quando tacemmo, abbagliati dal libero mercato (molta di quella che si autodefinisce sinistra quanto meno). Sull'altare di un'unità solo finanziaria e bancaria accettammo, molto, troppo, nella libera Europa sono entrati paesi dove i diritti sono un'opinione, perchè non è sui diritti che è basata l'unità stessa...differenza che diventa tanto più gigantesca quando si parli di W.T.O e di Cina...questa differenza sta portando alla devastazione, permettendo ad un capitale sempre meno umanizzabile, lui sì con idee molto chiare su cosa gli convenga della globalizzazione, di fare della delocalizzazione un volano dei guadagni ed un Killer dei diritti.


Questo che oggi abbiamo lo abbiamo però ottenuto con un lungo silenzio, con una lunghissima condivisione, con una parentesi dolorosissima di spostamento verso l'unico pensiero e l'unico mondo possibile, con l'accettazione supina d'una cultura che , noi stessi abbiamo contribuito a fare dominante.


Oggi si fanno discorsi ineluttabili...si restringono le scelte dichiarando che il percorso di Pomigliano sia l'unico possibile...con logica degna della Lady di Ferro e del suo contraltare Reaganiano.
Mai come oggi l'attacco ai lavoratori è stato palese, mai come oggi si è messa in discussione l'area dei diritti, con l'intenzione di ottenere una...nuova visione del mondo del lavoro. Quello che perderemo a Pomigliano sarà perso per sempre e per tutti. Quello che stanno cercando di porre è il precedente...che determini una nuova base di trattativa, per fare questo devono scardinare la FIOM, per fare questo si avvalgono della cortese e del tutto gratutita collaborazione delle amichevole e colla borative CISL E UIL, scardinare la FIOM-CGIL dicevamo, rompere l'anomalia che essa costituisce nell'area, ultimo rimasuglio storico d'una deriva socialdemocratica nel corpo del PD...una volta tolta questa antica incrostazione il lavoro sarà a buon punto ed il progetto Piduista quasi realizzato.
Da lì in poi sarà pressochè lo stesso, "finalmente lo stesso" per molti, che sia al governo l'uno o l'altro, davvero non avrà più senso il riferirsi ad un'opinabile sinistra, a questo punto culturalmente inesistente.


Chiunque governi rappresenterà, davvero i medesimi interessi.


Questo avviene con la collaborazione di molti all'interno delll'area di opposizione e dell'area sindacale, sulle spalle dei lavoratori, perchè comunque diciamolo, se questi sono così sfigati da essere operai non sarà mica colpa dei sindacalisti o dei dirigenti o degli impiegati. L'ho già detto ma vale la pena ripeterlo anche se il termine può apparire demodè ed un poco anacronistico, noi perderemo l'onore a Pomigliano e la dignità...ed avremo perso molto, forse tutto.
Sembra grottesco oggi richiamare all'importanza del movimento operaio, ma è così, se oggi perde Pomigliano la civiltà di questo paese arretra...di almeno 40 anni, ed allora, permettetemi, sarà davvero secondaria ogni indignazione sui bavagli, sulla libertà di stampa, sulla democrazia, perchè sarà dimostrato al di là di ogni ragionevole e possibile dubbio come questo paese non sia , assolutamente, in grado di difendere le proprie conquiste di democrazia e civiltà. Sarà palese quale debba essere la sua posizione nel quadro mondiale...e le ribellioni indignate di quattro pseudo-imtellettualoidi di quella cosa strana ed inesistente che si chiamò Sinistra, saranno riconducibili nell'area Liberal...anche se un poco Radical...ininfluenti e di testimonianza. Giusto per controllare come questo mondo sia l'unico possibile...l'unico proponibile , l'unico vero.
Ed è per questo che Marchionne e il signor B. sono momentaneamente alleati su questo tema, perchè sanno cosa passa per questa trattativa, ed è ancora per questo che la FIAT è disposta a mettere in campo ogni sforzo, sino alla contro-marcia per l'occupazione...proprio perchè loro lo sanno che lo scontro non è solo sindacale, ma che dietro si nasconde molto, molto, moltissimo di più. Loro lo sanno quanto questo avvenimento, questo frangente riguardi anche l'immagine di mondo che avremo e che erditeremo dopo questa crisi, la sua impostazione e la necessità d'una modificazione dei rapporti di forza, gli unici che sembrano non accorgersene affatto o quantomeno solo di striscio...di sghimbescio fra mille altre cose, sono gli abitanti ignari di quella che oggi si fatica, ogni giorno di più a definire Area di Progresso.

domenica 13 giugno 2010

Berlusconi, uno stratega della comunicazione da regime



di Michele


Tanti crimini nella storia recente e passata sono stati tenuti nascosti all’opinione pubblica e poi venuti fuori a distanza di tempo, presentandosi come macabri genocidi, eccidi; gli autori sono personaggi riconosciuti da tutti come criminali da macelleria, basti pensare a Saddam Hussein e Milosevic. Sono personaggi che nei loro atti criminali mostravano una lucida follia, una strategia volta a nascondere l’impopolarità che simili atti avrebbero loro procurato.
Nei regimi dove i media sono controllati da chi detiene il potere di governare, per non essere impopolari si nasconde la realtà di azioni liberticide e che violano i fondamentali diritti umani riconosciuti nel diritto internazionale.
Di solito, non essere impopolari significa nascondere le verità scomode al popolo, nascondere la gravità delle leggi che vengono approvate palesemente contro l’interesse del popolo, facendole sembrare buone norme.
Distorcere la realtà e nascondere le verità scomode insomma è una prerogativa dei dittatori e tiranni che sottomettono i sudditi alla loro volontà, senza che ci siano impedimenti legali al loro modo di fare, infatti la legge è dettata da loro stessi.
Negli stati in cui il governo è eletto democraticamente dal popolo non è consentito che tutti i media siano asserviti al potere di chi governa al punto da nascondere verità scomode e distorcere la realtà. Infatti, uno dei baluardi della democrazia è la libera informazione, ossia l’informazione deve essere il “cane da guardia” del governo e non il “cane da compagnia”.
L’ Italia formalmente è una democrazia, pertanto non tutti i media sono asserviti al potere di chi governa, ma la situazione italiana è anomala dal punto di vista del pluralismo nell’informazione e della libertà di stampa. Lo dice Freedom House (organizzazione autonoma con sede negli Stati Uniti, che si pone come obiettivo la promozione della libertà nel mondo) che colloca l’Italia tra i paesi “parzialmente liberi” in termini di libertà di stampa, unico paese della Zona Euro e 72° nella graduatoria mondiale, a pari merito con India e Benin, dietro persino al Cile e alla Corea del Sud.
Dal rapporto 2010 di Freedom House si legge che:
il Primo Ministro Silvio Berlusconi si è scontrato con la stampa per la copertura della sua vita personale, che ha portato a querele contro i media esteri e locali e alla censura di ogni contenuto critico da parte della TV di stato.
Il ritorno al potere di Berlusconi nell’aprile 2008 gli ha permesso nuovamente di poter controllare fino al 90% delle emittenti televisive nazionali, mediante gli sbocchi alle televisioni pubbliche e le sue partecipazioni ai media privati.
Il primo ministro risulta essere il principale azionista di Mediaset, del principale editore nazionale Mondadori e della più grande concessionaria di pubblicità Publitalia
.”
La libertà di stampa in Italia non è tutelata, secondo Freedom House, anche per “le limitazioni imposte dalla legislazione, per l’aumento delle intimidazioni nei confronti dei giornalisti da parte del crimine organizzato e di gruppi dell’estrema destra, e a causa di una preoccupante concentrazione della proprietà dei media.”

La strategia di comunicazione è un aspetto fondamentale per un pubblicista come Silvio Berlusconi, soprattutto nel tentativo di revisionare la storia recente, per mettere oblio sulla sua carriera costernata da tante ombre e macchie come:
l’amnistia per falsa testimonianza sull’iscrizione alla P2; i tanti procedimenti penali dai quali è stato prescritto 6 volte e amnistiato 2 volte; le tante leggi ad personam per tutelare i propri interessi aziendali di famiglia; i tanti interventi legislativi per impedire alla giustizia di fare il suo legittimo corso.
Non mancano anche in questa legislatura interventi legislativi a favore delle sue aziende, come: le norme contenute nel decreto Romani sugli spazi pubblicitari televisivi che avvantaggiano Mediaset a discapito di Sky; l’innalzamento al 20% del tetto per l’acquisto di azioni proprie da parte delle società quotate in borsa, subito messa in atto dal cda di Mediaset; l’aumento dal 10 al 20% dell'aliquota IVA sulla pay tv "Sky Italia", il principale competitore privato del gruppo Mediaset; lo spostamento di pubblicità da Rai a Mediaset da parte delle aziende e delle istituzioni controllate dal governo: ministeri, Poste, Eni, Enel, ecc.
Diverse sono state, nel corso degli anni, le leggi ad personam che i governi Berlusconi hanno fatto approvare per parare Berlusconi dai suoi procedimenti penali, ottenendo di: rinviare processi attraverso legittimo impedimento, legittimo sospetto, lodo Schifani e Alfano incostituzionali; bloccare l'acquisizione di prove con la legge sulle rogatorie; depenalizzare i reati commessi come il falso in bilancio; arrivare alla prescrizione riducendone i termini.

La strategia comunicativa di Berlusconi è studiata ad arte per passare da carnefice della democrazia a vittima di presunti complotti, a vittima di calunnie, anche se non hai mai fornito prove convincenti per smentire le accuse rivoltegli, a vittima di un sistema che per lui funziona male e che quindi è necessario cambiare, ma a proprio piacimento. Essa è volta quindi a convincere le persone ignare che c’è necessità di attuare riforme, che in realtà non sono riforme nell’interesse collettivo e di un miglior funzionamento delle istituzioni, ma sono nell’interesse suo personale; infatti, dietro il termine riforme si cela un disegno golpista, eversivo che ha come obbiettivi:
sottomettere la magistratura al potere esecutivo per impedire ai magistrati zelanti di continuare a occuparsi di lui e dei signori della Casta del malaffare, attraverso un disegno piduista che attenta all’autonomia e indipendenza della magistratura;
impedire ai cittadini di conoscere atti di indagine, come quelle sulla cricca degli amici della Protezione Civile, di conoscere verità scomode a Berlusconi e ai suoi sodali;
aggirare o rimuovere qualsiasi regola, organo di controllo e/o istituzione democratica che sia di ostacolo al raggiungimento dei suoi interessi personali, quindi occorre imbavagliare la stampa, i liberi giornalisti, ridurre il parlamento a organo di ratifica del potere esecutivo. Ciò in parte verrà realizzato con l’approvazione del ddl sulle intercettazioni: tale ddl se verrà approvato alla Camera così come è passato al Senato, avrà come effetto quello di imbavagliare in un sol colpo la magistratura e la stampa.

La strategia comunicativa viene attuata ripetendo fino alla noia negli spazi televisivi, che occupa indebitamente in barba a qualsiasi norma di salvaguardia del pluralismo, quei soliti motivi che si possono raggruppare nelle seguenti 3 grosse bugie e/o attacchi eversivi.
1) Berlusconi è vittima di un complotto politico-giudiziario.
C’è da far presente che i processi si fanno sulle basi di prove, testimonianze, confessioni e, quando le prove erano sufficienti per condannare Berlusconi, è arrivata la prescrizione, i cui termini furono accorciati dal suo precedente governo.
Ovviamente Berlusconi non è vittima di alcun complotto.
Infatti, è accertato, dalla sentenza definitiva della Cassazione, che Mills è stato corrotto per testimoniare il falso nell'ambito di due processi in cui era imputato Silvio Berlusconi (il processo per corruzione alla Guardia di Finanza e il processo dei fondi neri di All Iberian) allo scopo di “tenere fuori da un mare di guai” Silvio Berlusconi.
E’ accertato che il giudice Metta è stato corrotto dai legali di Berlusconi per strappare la Mondadori a De Benedetti.
E’ accertato, dal processo All Iberian 1, il finanziamento illecito di 22 miliardi di lire al PSI, denaro partito da fondi occulti della Fininvest per finire nei conti svizzeri del PSI di Craxi.
E’ accertato che alcuni finanzieri sono stati corrotti per far chiudere loro tutti e due gli occhi sulle irregolarità riscontrate nelle verifiche fiscali presso le aziende di famiglia Berlusconi; Massimo Maria Berruti e Salvatore Sciascia, che erano fiscalisti del gruppo Fininvest e prima ancora ufficiali della Guardia di Finanza, sono stati condannati in via definitiva in tale processo relativo alle tangenti alla Guardia di Finanza e poi hanno fatto carriera politica entrando in parlamento col partito di Berlusconi.
Inoltre, ulteriori dimostrazioni che non esiste una persecuzione politico-giudiziaria nei confronti di Berlusconi vengono dalle indagini e processi giudiziari antecedenti il suo ingresso in politica, che lo hanno visto imputato. Ad esempio, già nel lontano 1989 fu dimostrata la sua colpevolezza, poi amnistiata, per falsa testimonianza sull’iscrizione alla loggia massonica P2. Antecedente al suo ingresso in politica è l’indagine in cui fu coinvolto per traffico di droga che venne archiviata nel 1991. Prima dell’ingresso in politica hanno inizio anche le inchieste indirizzate a far luce sulle attività finanziarie delle holding facenti capo a Fininvest.
2) Gli italiani sono con Berlusconi e quindi ha il mandato per “riformare” a suo piacimento.
Innanzitutto, governare non significa comandare (parole di Fini, ma strano che lo ha detto solo da poco); la Costituzione è un baluardo dello stato di diritto al quale il premier giura fedeltà e osservazione, e deve rispettarla indipendentemente dal consenso ricevuto. Se non esistesse una costituzione, non esisterebbe la democrazia, perché in una situazione di anarchia, non esisterebbero organi di controllo per garantire il rispetto delle elementari norme di convivenza, come l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, la libertà di manifestazione del pensiero.
Gli italiani non sono con Berlusconi, basta dare uno sguardo alle elezioni del 2009 e 2010, dove prevale l’astensionismo e il partito di Berlusconi riceve appena il consenso di un italiano su cinque. Nel computo degli indici di gradimento vanno considerati anche gli astensionisti, essendo il capo del governo rappresentante di tutto il popolo, anche di quelli che non si sono recati alle urne. Quindi non si capisce da dove tira fuori i suoi sondaggi.
Ma guai ai giornalisti se osano mostrare l’infondatezza dei suoi sondaggi, che subito arrivano intimidazioni in diretta televisiva, una prova di arroganza da parte di chi già possiede la quasi totalità dell’informazione radio-televisiva privata che in Italia non si vedeva dai tempi del fascismo.
Per zittire i liberi giornalisti che sfuggono al suo controllo e occupare ulteriormente gli spazi informativi e di approfondimento politico in Rai, arriva allora il terzo motivo da ripetere fino alla noia, anch’esso tutto studiato in un’unica strategia della contro-informazione.
3) La Rai fa informazione contro il governo.
Ma ci pensa addirittura Minzolini a dare prova della falsità di tale dichiarazione con i suoi editoriali faziosi, e mai si era visto prima che un direttore di Tg del servizio pubblico si schierasse apertamente a difendere le posizioni di una parte politica.
Sono esempio del livello di manipolazione mediatica del servizio pubblico a favore di Berlusconi:
la decisione del Cda della Rai di sospendere i programmi di approfondimento politico in campagna elettorale; l’inchiesta di Trani sulle pressioni per far chiudere Annozero; la notevole sproporzione a favore del centrodestra nello spazio di informazione politica dei Tg di Rai e Mediaset, escluso il Tg3; l’epurazione dei giornalisti al Tg1 che non hanno firmato un documento di sostegno al direttore Minzolini; le tante notizie censurate o diffuse in modo distorto nei Tg sopra citati (la prescrizione di Mills, corrotto da Berlusconi, è stata data dal Tg1 come assoluzione; è stata oscurata la notizia dell’indagine su Cicchitto; il Tg1 ha oscurato l’inchiesta di Bari sul sistema Tarantini perché per Minzolini era gossip; sono state oscurate le proteste dei terremotati abruzzesi, dei precari della scuola licenziati e degli operai delle aziende a rischio chiusura; è stata oscurata dal Tg1 la sentenza della Corte di Cassazione, che ha dichiarato legittima l'ordinanza di arresto per Nicola Cosentino; è stato oscurato dal Tg1 la manifestazione di sabato 20 marzo 2010 a Milano in ricordo delle vittime delle mafie, a cui parteciparono in 150 mila; ecc.).

sabato 12 giugno 2010

ANCORA E SEMPRE, VIOLA, VIOLETTO E SVIOLINATE



Di Giandiego Marigo(il signor nessuno)

Bene sinceramente questa volta basta!...Ci siamo stufati di questa imbecillità senza limiti, di questa demenza dell'appartenenza e delle divisione in bande. Di leader improvvisati e autoreferenti che inventano date a sproposito è un motivetto ripetitivo e stupido che ci è venuto a noia.
Come possiamo pretendere di rappresentare alcunchè se ogni pretesto è buono per dividersi in bande.
Un tempo questo giochino a scemo e più scemo era appannaggio dell'estrema sinistra, che sino ad oggi è riuscita a trascinarsi sin qui quella ventina di partiti comunisti, ma l'Area di Progresso, speravamo avesse compreso come questa malattia fosse la prima da debellare, come il protagonismo dei mediocri fosse necessariamente da superare...sembra che ci si riesca ancora e nonostante tutto.
Leggo oggi aggirandomi per la rete che il popolo viola ha indetto non una ma due manifestazioni nazionali contro il bavaglio l'una il 4 Luglio e l'altra il 9 entrambe violette che più violette non si può ed una delle due, quella del 4 (quella clonata in provetta) con l'eccelso appoggio di Micromega...mi sono cadute le mutande...per il violetto che mi piace ed anche per Micromega.
Ancora !!! Senza pietà, per la pazienza della gente che ambiremmo a rappresentare, senza considerazione alcuna della tematica che andiamo a toccare riproponendo all'infinito i vecchi difetti di un sistema di rappresentanza che a parole si critica, ma poi nei fatti si perpetua.
Sono uno che legge e sono anche uno che ha fatto qualche manifestazioncina partendo dalla rete non è la prima volta che incrocio on line Mannino e Mascia, conosco le vicissitudini che hanno portato alle innumerevoli, ormai, frammentazioni di quella speranza che era il Popolo viola. Ho assisitito alle pietose rappresentazioni di simboli depositati, di marchi brevettati, di leader presunti...
Conosco la storia del Popolo Viola, conosco la ridicola comica del suo santo protettore ed il travaglio che ha attraversato il movimento. IO AMO I MOVIMENTI, ed amo il movimento viola con il quale ho spesso collaborato, l'ho fatto in occasione del NO.R.Day, che stato costruito insieme a molti di loro, ma non ho fatto mai mancare il mio appoggio on line. Non sono però disposto a sopportare un ulteriore litigio, una gara miserabile al diritto di definirsi promotori, all'io sono più leader di te. Sono stanco ne ho visti sinceramente troppi di “capetti” della domenica, di portatori di fiaccole e di verità, di rappresentatori delle masse popolari...Non ne posso più. Non sono solo ad averne le scatole gonfie, no! Sono sicuro che questo senso di fastidio sia ampiamente condiviso. Inviterei, di conseguenza, tutti questi protagonisti, questi interpreti di sé stessi, questi portatori sani di ego a riflettere su ll' argomento di cui stanno parlando. La Legge Bavaglio, unita ad una Finanziaria Indegna è un attacco senza precedenti alla democrazia è una cosa grave, gravissima! Tale da mettere in dubbio la tenuta stessa della democrazia in questo paese ! Un attacco forsennatoche vuole, che pretende una risposta improntata ad un'amplissima unità, che non può permettersi di essere veicolo di litigi e concorsi di bellezza, che non deve finire così.
Io sono il Signor Nessuno e non mi arrogo a rappresentare alcuno, ma VI DIFFIDO...leader senz'anima a rappresentare me in questi vostri miserabili giochini.
Sono convinto che una mobilitazione sia INDISPENSABILE e sono altresì convinto che essa debba partire dall'indignazione della società civile. NON MI INTERESSA MINIMAMENTE che sia il 4 Luglio oppure il 9 del medesimo mese ed ancor meno mi cala che sia viola piuttosto che gialla, e che ad esibire la medaglia di Promotore e la maglietta con su scritto staff o a preparare i passi per la stampa sia Mascia piuttosto che Pinco Pallino, non mi interessa che l'intellighenzia grigia nascosta dietro al palco sia IDV piuttosto che il PD...Piuttosto che SeL.
Io...Signor Nessuno vi diffido dal perpetrare giochini demenziali su questo argomento, sedetevi su quel cazzo di tavolo e trovate un accordo e presentatevi con una manifestazione unitaria.
Ai signori di Micromega, per favore evitate di aderire a giochi del fiammifero io...il signor nessuno non posso sapere se questa vostra adesione sia “Strumentale” o “Mirata” oppure sia un mostruoso “Equivoco”, ma quel che ne risulta signori intellettuali autorizzati e ben remunerati è che sia un giochino a dividere...finalizzato a non si sa bene quale misterioso progetto. Altrimenti sapete cosa succederà??? Che a furia di dividerci e di contenderci come cani una coperta sempre più sbrindellata finiremo per giustificare pienamente certe allusioni becere, certe barzellette da osteria al proposito di un'Area di Progresso frammentata e sconnessa insignificante ed autoreferente.
Senza alcun mondo alternativo da proporre e senza nemmeno la dignità e la forza di presentarsi unita di fronte ad un attacco senza precedenti...per favore Pensateci ed evitateci...evitatevi questa ulteriore vergogna.

venerdì 11 giugno 2010

PER TE ENRICO, UN SALUTO


Di Giandiego Marigo (poesia dell'autore)
11 giugno 1984...Io non ero nel Partito Comunista, ero alla sua sinistra e criticavo Enrico Berlinguer se avessi anche solo immaginato dove poi la storia ci avrebbe portati, bhè forse lo avrei criticato lo stesso. Però colsi il grande stupore addolorato che attraversò il popolo di questa nazione ed in quei giorni non si doveva esitare nel definire popolo quel che pianse questa morte.
Non sono l'unico a conservare il ricordo di quegli anni, anche se a volte sembra di essere rimasti davvero così pochi, ma non è così, c'è del grottesco in questo, temo, molti hanno preferito dimenticare, riuoverli.
C'è un che di grottesco e lo ripeto che si sia proprio noi i suoi critici, a ricordarlo meglio, mentre i suoi figli...quelli riconosciuti, o che tale riconoscimento pretendono tendono a preferigli De Gasperi e Moro (molto più liberal).
Io me lo ricordo bene quest'uomo magro, secco some uno stecco asciugato dal vento...con quella voce tanto più profonda e grande di lui.
Un Partito di popolo...tanto diverso da quel che abbiamo oggi, da sembrare d'un altro pianeta.
Permettetemi però oggi di ricordare solo Enrico

PER ENRICO
(Dedicata ad Enrico Berlinguer nel giorno dei suoi funerali)


Come l’aria secca e mossa, del paese dove nascesti
Con l’odore salmastro d’acqua viva e fluente
Come il vento che gonfiava le vele
Di questa nostra nave
Nocchiero discreto, battevi i tamburi
Con lingua pungente
Sei stato fra noi
Ed era sin troppo normale l’averti
Solo ora…dopo…come sempre
Vediamo i calli e le piaghe
Che ti hanno distrutto le mani
Reggendo il timone
Il tuo silenzio oggi urla
Più forte delle mille e mille bandiere
Adesso! Mentre tutti esaltano le gesta dell’uomo
Per te Enrico, un saluto

giovedì 10 giugno 2010

Lotta dura senza paura

Di fronte allo scempio della Costituzione, di fronte al piduista progetto autoritario e illiberale perseguito dalla maggioranza parlamentare di Berlusconi, Bossi e Fini ed al favoreggiamento di delinquenti, corrotti, corruttori e mafiosi, di cui la legge sulle intercettazioni è solo l'ultimo ma forse il più grave episodio, se in Italia ci fosse un'opposizione degna di questo nome (e mi riferisco evidentemente alla sua componente numericamente più importante: il Partito Democratico) questa si alzerebbe in piedi e griderebbe alto e forte l'illegittimità di questo governo. Lo farebbe in tutte le sedi politiche italiane ed internazionali, attraverso tutti i media disposti a dare voce alla propria protesta, in tutte le Istituzioni rappresentative e di garanzia europee. Soprattutto rifiuterebbe da ora in poi qualunque discussione e dialogo, con questa destra barbara e fascista, su qualsivoglia tema e progetto, a partire naturalmente dalle riforme Costituzionali e dal Federalismo, essendo ormai chiara - al di là di ogni ridicolo fair play istituzionale che solo il peggior Presidente della Repubblica della storia italiana, il craxiano e complice Giorgio Napolitano, continua a sostenere - la natura antidemocratica e contraria all'interesse nazionale della maggioranza berlusconiana.
Se in Italia ci fosse un'opposizione degna di questo nome.
Se opposizione e maggioranza non fossero due facce dello stesso regime.

Non rimane dunque, come ci suggerisce il nostro Giandiego Marigo, che ricordare una frase del Mahatma Gandhi "Noi cessiamo di collaborare coi nostri governanti quando le loro azioni ci sembrano ingiuste. Questa è la resistenza passiva."

martedì 8 giugno 2010

Giocando al “MONDO AL CONTRARIO”


Racconto semiserio-Di Marigo Giandiego

Uno dei migliori attori dello scenario italico ha spesso giocato a questo paradosso del...Mondo Capovolto, parlo ovviamente del buon Paolo Rossi.
Piace anche a me pensare che sia possibile immaginare un mondo altro, diverso da questo, scrivo Fantasy per questo, ma non mi basta, temo...sento il bisogno di cose...di fatti che influenzino la mia vita.
Che io possa vedere e toccare.
Oggi quindi voglio giocare questo gioco...

Nel mondo al contrario improvvisamente, l'altro giorno Franceschini, Marino e Bersani hanno risposto a Vendola “si può fare”...ed improvvisamente anche Di Pietro ha aderito rinunciando ad iniziative che lo mettessero in mostra “Lo faccio per il superiore interesse del paese” ha dichiarato, persino Paolo Ferrero ha accettato l'incontro, pur con qualche immancabile distinguo.

I quattordici partiti comunisti sono confluiti in un unico progetto improntato alla modernità ed all'individuazione di nuovi linguaggi ed improvvisamente sono entrati tutti nella Federazione della Sinistra dando vita ad una proposta aperta ed unitaria, che ha accettato e rilanciato il confronto con l'intera area.
Dalla segreteria del PD come dimostrazione di buona volontà è partita l'iniziativa di una segreteria federale congiunta, accettata all'unanimità dai convenuti, che sostituisca la visione partitica e settoriale di interessi orticoli e personali con una ampia, federale ed unitaria...che ponga la necessità dell'Area come premessa e non come conseguenza.
Questa Segreteria Transitoria è formata...al momento da Debora Serrachiani, Giuseppe Civati, Nichi Vendola, Nando Della Chiesa, Paolo Ferrero e dal Dott. De' Magistris, si ripropone però di aprire con immediatezza ai movimenti con l'adesione di rappresentanze del Popolo Viola, del No.R.Day, dei Comitati 1 Marzo e con ulteriori aperture alla Società Civile.

Alla segreteria verranno invitati di volta in volta i vari movimenti...periodici, quali quelli referendari o similari, per avere il polso costante della situazione del paese e dell'Area.
É impegno della segreteria stessa di allargarsi e rinnovarsi completamente tramite primarie generalizzate di Area , prima della prossima fase elettorale
la prima dichiarazione congiunta rilasciata è stata la seguente:
“Il Voto Utile non esiste, il maggioritario è un veicolo non un dogma, confidiamo che l'errore sino a qui perpetrato di presentarsi divisi venga perdonato dal Popolo del Progresso, ripetutamente offeso dalle miopie partitiche. Creeremo le condizioni perchè si crei la certezza democratica che tutti i gruppi che compongono l'area siano rappresentati, sia negli organismi dirigenti che nelle specifiche istanze e prospettive politiche. Nel frattempo la segreteria federale a partire da subito si occuperà di porre le basi per una ridiscussione approfondita...sezione per sezione e circolo per circolo...città per città della nuova prospettiva culturale e politica. Noi crediamo che la vera utilità sia quella di aver ottenuto questa federazione ed il valore aggiunto si potrà calcolare in ripresa dell'iniziativa, in forza del progetto e reputiamo che il prezzo, possibile, di una sconfitta elettorale, che comunque riteniamo improbabile, a fronte della novità politica possa essere pagato a questo superiore interesse. Da domani verranno unificati i gruppi parlamentari ed in Europa si creerà un nuovo gruppo che prenderà nome PROGRESSO E CIVILTA',tale gruppo proporrà a tutti coloro che ritengano di volerne fare parte i due assiomi fondamentali insiti nella premessa della sua stessa denominazione, in una stagione di confronto e confluenza...per i superiori interessi dell'Unione. Vengono individuati nei percorsi di Decrescita Felice e nel Paradigma Olistico, nella necessità di creazione di una nuova e moderna cultura condivisa della legalità e della compatibilità, le direttive sulle quali unificare l'Area che verrà da oggi denominata di Progresso.
La Segreteria Federale si rende conto che ancora molto resti da discutere, ma ritiene che la premessa unitaria sia irrinunciabile e che tutto vada sottomesso a questo postulato. La Segreteria Federale non ha interesse alcuno ad entrare in contraddittorio, in questa fase , con alcuno...Privilegiando la necessità di produrre una propria proposta culturale e politica a qualsivoglia polemica in corso. Per quanto riguarda il lavoro parlamentare vengono confermati gli attuali temi in dibattito, sui quali verranno però attuate tutte le confluenze necessarie” .
Sembra ormai notizia certa che tutti i parlamentari ed i politici con più di tre legislature di esperienza abbiano dato, tutti, le dimissioni, rimettendo il proprio mandato sin da questa legislatura a favore dei non eletti con meno di cinquant'anni
I rispettivi partiti, hanno accettato invitando i dimissionandi a mantenere l'impegno all'interno delle strutture di partito, onde non disperdere un patrimonio di esperienza.
Un Sondaggio ha avvalorato questa scelta con il 60% di gradimento degli italiani, mentre l'indice dell'attuale presidente del consiglio è crollato al 40%.
Sembra notizia certa che tutte le segreterie dei partiti costituenti la federazione dovranno essere rinnovate come minimo all' 80% per impegno statutario. Grande fermento ha invaso il mondo della cultura.

Moltissimi artisti, registi, attori, docenti universitari ed operatori culturali hanno salutato con grande tripudio questa novità.
Il mondo però non è questo...questa è Fantasy, persino più della mia che parla di fate, di folletti, di maghi e cavalieri, di mondi paralleli...eppure basterrebbe solo un poco di coraggio e la consapevolezza che chi ellegge, chi vota è il vero padrone di ogni delega...non il delegato

lunedì 7 giugno 2010

IL MAGNIFICO SANTIFICATO...IL PRIMO CASO DI SANTIFICAZIONE IN VITA



(Racconto in satira)
Di Giandiego Marigo

E' la prima volta che avviene ed ha del clamoroso, non ci stupisce più di tanto è vero, ma è comunque cosa rilevante, la proposta è partita dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana), ma è già chiaro come la Santa Sede non abbia problemi di sorta, tutt'altro, pare che il Pontefice si sia rapidamente arreso all'evidenza.
Fortunatamente per i nostri lettori Verità e Democrazia è sempre sulla notizia, pronti come ghepardi ed altrettanto rapidi a giungere sull'obbiettivo, perché il nostro unico piacere è informarvi, in tempo reale e se occorre anche in tempo irreale.
Abbiamo intervistato il Cardinale addetto al Sacro Tribunale delle Beatificazioni, il reverendo monsignor Bonzi.
Noto ai più come poeta e raffinato letterato, ma anche incaricato ormai da anni di questo delicatissimo compito.
“ Buongiorno Monsignore”
“ Buongiorno al lei scribacchino...cosa desidera”
“ Ho preso appuntamento da tre giorni, sa ? Si ricorda per quell'intervista sul Magnifico Unto, lei aveva detto che per noi avrebbe fatto uno strappo per Verità e Democrazia, si ricorda?”
“ Così lei è di...come si chiama sì...Verità e...Democrazia...quel blogghettino on line...un poco Comunista forse? Ma noi vogliamo portare la voce del Signore ovunque...sì mi ricordo, ma pensavo che ne frattempo vi avessero chiuso”
“ Sì Eminenza, siamo noi e no, non ci hanno chiuso...cioè sono io, insomma siamo qui per l'intervista”
“ Ah, sì! L'intervista, sul Magnifico...giusto? Sì certo ed ovviamente sta già registrando vero? Perché sa di questi tempi è facile essere Fra Inteso, soprattutto da gente come voi...eh...eh!”
“ Certo, stia tranquillo, l'intervista verrà riportata integralmente, parola per parola, incertezze comprese”
“ Anche le battute? Anche Fra Inteso passerà alla storia...?”
“ Sì, naturalmente”
“ Bene! Ottimo...dica “
“ Vorremo sapere della beatificazione...sa...il Magnifico, si tratta della prima volta che si parla di una beatificazione in vita “
“ C'è una prima volta per ogni cosa, lei lo sa vero che le vie del Signore sono infinite...?”
“ Sì certo ”
“ Dunque dicevamo del Magnifico...abbiamo dovuto arrenderci all'evidenza, troppi segni, troppe evidenze e la sua vita? Un esempio di rettitudine, mai una deviazione dalla più rigorosa rettitudine mai una caduta di stile, mai neanche piccola e nella pur minima tentazione e i miracoli? Cosa mi dite dei miracoli...”
“ Miracoli dice? “
“ Certo evidentissimi! Talmente palesi da essere sconcertanti...Napoli le dice niente, ma lo sa che che i Napoletani hanno sostituito il sangue di San Gennaro con il sudore di San Silvio? Le pare poco? Lo sa che è il primo nella storia dell'intera galassia che arriva al 345.000% di gradimento dalla gente, l'unico presidente del consiglio ad essere uscito dalla crisi prima che avvennisse??? Vuol mettere il carisma e il miracolo delle due destre? Dove lo mettiamo, lo conosce? Pensi ha salvato un bambino monco a L'Aquila, gli ha fatto ricrescere le mani che aveva perso nel terremoto e gli ha donato due destre e neanche una sinistra.., non percepite il profondo simbolismo...eh sì forse non potete, siete comunistoidi...non si può pretendere”
A questo punto il Cardinale chiama un inserviente che serve del caffè, ottimo e caldo, una pausa graditissima, poi alzando gli occhi al cielo con aria ispirata...inspira profondamente e continua.
“ Il Primo nella storia del paese a governare cinque anni a fila! Questo come vi pare come miracolo?Ha battuto ogni record! Meglio di De Gasperi, molto meglio di Pertini, Kossiga non lo consideriamo nemmeno, guardi l'unico che potrebbe competere è Andreotti, ma non c'è gara...il miglior premier negli ultimi 7500 anni un caso unico...”
“ Quindi avete dovuto arrendervi all'evidenza...”
“ Certo ed il fatto che è un super eroe lo vogliamo dire sì? Lei ce l'avrebbe fatta a pulire Napoli con una mano e tirare su L'aquila con l'altra, mentre intratteneva rapporti internazionali e in più costretto a scendere nell'arena ogni tre secondi per colpa dei giornali dell'opPosizione? Senza dimenticare mai, nemmeno per errore, i suoi doveri verso il genere femminile???“
“ Nell'arena?...”
“ Certo! Il Santo Matador, persino L'Opus Dei se n'è resa conto ed ha chiesto di farlo divenire il santo patrono delle corride, abbiamo acconsentito ovviamente come si fa a rifiutargli qualche cosa...”
“ Quindi lo santificherete”
“ Sì i miracoli non si fermano qui, ma lei lo sa che da quando il magnifico è al potere la scuola privata di stampo religioso ha centuplicato gli iscritti? Il tutto ottenuto con il semplice esempio, solo le sue qualità di ispirazione sono da tenere in considerazione, quindi è ovvio Santo Subito. Vogliamo dirlo poi? Il suo ruolo come pacificatore...l'amico di tutti, l'unico con cui parlino persino i lupi...”
“ La tempistica? “
“ Guardi se fosse stato un altro avremmo atteso che la sua vita giungesse a compimento, ma sa nel caso del Magnifico Unto non siamo in grado di valutare, ed anche questo è om miracolo. I suoi medici gli danno una aspettativa di vita di 7527 anni e un paio d'ore ”
“ Sì, questa l'abbiamo già sentita “
“ Appunto! Quindi è ovvio, siamo costretti a farlo in vita, approposito, sa che ci ho scritto una poesiola si chiama A San Silvio, la vuole sentire? “
“ Davvero no, guardi purtroppo abbiamo finito il tempo e nostra disposizione e anche il nastro del registratore è finito...purtroppo...eh”
“ Peccato erano solo 543 sonetti, niente di chè, vabbè sarà per la prossima volta”
“ Certo, Certo...la prossima volta”
“ Avete registrato tutto sì? Tutto, tutto? “
“ Tutto “
“ Fedelmente”
“ Assolutamente sì, siamo Verità e Democrazia...eh...eh...mica L'Unità “
“ Certo, certo, speriamo che non sia peggio...sa di questi tempi non ci si può fidare nemmeno di Famiglia Cristiana...”
“ Arrivederci, Eminenza “
“ Arrivederci, cari...sì e ricordatevi la prossima volta la poesia”
“ La pubblichiamo sicuramente...non ora però...guardi...lo consideri fatto

venerdì 4 giugno 2010

Occhio al Tgr Campania


di Michele

Occhio al Tgr Campania è il nome di un gruppo su Facebook nato per far luce sullo stato dell’informazione in Campania, in particolare quella politica, e punta a creare un vero e proprio osservatorio sul telegiornale Rai regionale della Campania.
Negli ultimi mesi al Tgr Campania alcune notizie, di cui darò degli esempi più avanti, sono state ignorate o diffuse in modo distorto, si è fatta pubblicità occulta all'interno dei servizi, c’è stato un sistema di promozione e assunzioni in redazione poco trasparente.

La disinformazione prodotta nel servizio pubblico radiotelevisivo è una grave violazione al diritto dei cittadini di essere informati e rappresenta anche un danno alla crescita culturale della popolazione, dal momento che con la mistificazione si ostacola la riflessione e quindi la formazione di un pensiero critico autonomo. Infatti, la mistificazione serve non solo ad ingannare i telespettatori ignari ma è anche usata per poter facilmente addormentare le coscienze, rendendo le persone poco motivate a conoscere, ad apprendere, a crescere culturalmente. Ciò si può ottenere attraverso la manipolazione mediatica di notizie ma anche attraverso la diffusione di modelli diseducativi, l'oblio verso le tematiche serie e tutto ciò che ha un senso etico-morale di fondo.
I media non fanno altro che presentarci programmi trash, spostare il dibattito sul gossip, diffondere un modello sub-culturale in cui conta più l’apparenza che l’essere, il merito conta sempre di meno, fare i furbi conviene, ecc.

giovedì 3 giugno 2010

LETTERA APERTA DI UN INVALIDO VERO


Di Giandiego Marigo
Facciamo un gioco, che tanto gioco non è, perchè io ci sto pensando sul serio ed ancora per descrivere il mondo e parlarvi di politica scelgo una storia che passi dal personale, che mi scavi dentro e che si muova partendo da lì, perchè ritengo che sia l'unico modo di essere veri in politica ed ho premesso in questo percorso la necessità d'una misura d'anima.
Partiamo quindi ed alla via così:
Si sta diffondendo l'opininone che non serviamo a un cazzo, che siamo un peso per questo stato e per i giovani di questa nazione, che siamo noi...gi invalidi civili ad essere il vero problema e lo dimostrano nella pratica, anche! Visto che siamo l'unico punto nevralgico, sul quale sembra importante intervenire per riequilibrare le sorti di questa nazione.
Bhè sto pensando di dare una mano, levandomi dalle palle, ma sto meditando di farlo facendo un poco di rumore...perchè no?
Potrei iniziare io, ma sono convinto che presto si unirebbero in molti...uno sciopero della fame sino a morte ed a questo aggiungere uno sciopero della parola, perchè non sia mai che si pensi lo si faccia per manie di protagonismo, o per farsi notare e rilasciare interviste.
Spiego quindi qui i motivi di questa ipotesi, perchè se mai dovesse partire sarebbe silenziosa

martedì 1 giugno 2010

NON IN MIO NOME




Di Giandiego Marigo (poesia dell'autore)

Questo è un post difficile e forse anche confuso, perdonatemi , ma molto esce a cavallo d'emozioni e mediato dal dolore e ho deciso di lasciare fluire le parole come fossero acqua a dilavare, purificando e pulendo.
Qual'è il limite? Esiste un limite oppure il progetto di governo mondiale e la necessità stabilita dal Club Bilderberg di attaccare l'Iran e diminuire la popolazione mondiale ha priorità su qualsiasi cosa, sulla ragione, sulla morale e sul senso stesso della vita? Cosa si gioca su quella striscia di terra assediata, martirizzata. Cosa ci dice Gaza???
Spiegatemi per quale motivo si fa questo...e non mi basta la teoria della guerra preventiva e il fatto che gli ebrei abbiano tanto sofferto...questo li autorizza a fare derisione di ogni regola ad azzannare l'universo intero???
Dove ci stanno portando contro la nostra volontà? Basta ancora dire NOT IN MY NAME???
Oppure quelle navi che tentano di forzare il blocco ci impongono l'unica scelta possibile, l'unica azione che oggi un pacifista possa e debba fare???
Dobbiamo, possiamo rassegnarci a non contare nulla? Dobbiamo quindi renderci conto che anche questo gesto ha solo il senso della testimonianza?
Questa scelta attiva , anche se non violenta non è l'unica scelta possibile? Se lo è qual'è oggi il senso del termine Pacifista?
É, forse, in momenti come questi che è più difficile ricordarsi il paradigma olistico, il senso dell'Uno di fronte alla visione di ciò che tutto è salvo che il mondo che vorremmo immaginare e la paura, l'incombenza di un conflitto che finirebbe per sfuggire dalle mani di chiunque.
Il rischio concreto che dopo l'esaltazione della cibernetica si possa tornare al graffito...all'incisione rupestre con la selce sulle pareti di una caverna.
Perchè lo si sente in momenti come questo che l'uomo è caduto molte volte e che la metafora biblica della cacciata dall'eden ha questo senso...come il diluvio.
Sono impazzito? No! Parlo con il cuore, a braccio, perchè è l'unico modo in cui so farlo.
Non permettiamolo, ammesso che ci venga permesso di avere un'opinione, ammesso che si abbia ancora tempo, ammesso che conti qualche cosa, non permettiamolo.
MOLTE VOLTE HO CHIESTO DI IMMAGINARE UN MONDO ALTRO DIVERSO DA QUELLO CHE IL POTERE CI IMPONE.
Facciamolo con tutte la nostre forze, nella speranza che l'essere in tanti a spingere verso la pace serva davvero ad influenzare la coscienza collettiva dell'umanità, ma non fermiamoci a questo, pensiamo che l'azione è necessaria e che quei ragazzi morti su quella nave eravamo noi e portavamo un'arma invincibile, l'unica arma di cui hanno davvero paura “La nostra volontà di pace e che chi li ha uccisi lo ha capito, che sarebbe stata quell'arma a poterli sconfiggere”.
Non rinunciamo ad immaginarlo questo mondo...non facciamoci attrarre nel gorgo dell'odio, perchè chi è morto su quella nave non stava andando in Guerra, ma portava solo la Pace e rispondeva con i fiori e con l'amore al rumore dei loro cannoni, al crepitio delle loro armi...
Non facciamoci attrarre da una risposta d'odio farebbe il loro gioco, avvilupandoci in gorgo che servirebbe solo a chi lo ha pensato per mantenere intatto il suo potere.
Io stesso nella poesia che segue ho risposto con rabbia, lasciamo che la rabbia purifichi...agiamo perchè serve, ma non accettiamo il gioco orribile della stupidità, del colpo su colpo...che esattamente quello che si aspettano facciamo. Ricordate la storia la scrive il vincitore...se non c'è più nessuno a testimoniarla poi è anche più facile.

D'OGNI DEMENZA IL SENSO

Sia pronta Antigone
s'allerti la Colomba
perchè la caccia è aperta
e più non servirà d'aver ragioni
allo sparare, al sangue, all'ammazzare
ci son stagioni che chiedono motivi
altre per spiegazioni e per racconti
ci son momenti che han significato
ed ogni passo dev'essere spiegato
altri momenti che son della follia
dell'odio e del rancore
che più non han motivi e non ne chiedono
sono gli stessi uomini?
Stella e croce nel cielo
sopra Gerusalemme e Babilonia
eppure Dio non c'è
lui se n'è andato
e siamo noi che lo abbiam cacciato
Lui ha girato il volto alla miseria
alla follia omicida.
Come al solito la storia si riscrive
per dar ragione e forza all'imbecille
perchè l'imperatore venga assolto
cenere sul capo, veste da pellegrino
tutto risolto, perdonato ogni peccato
domani scriveremo con la pietra
racconti graffiati nella roccia
e non ricorderemo...non sapremo
e prenderemo un impegno a ricordare
se ci sarà un domani
noi ci ritroveremo a raccontare
immemori assassini, mentecatti
nel sangue noi intingiamo la nostra penna d'oca
moralisti da strapazzo
gente da niente
formalisti inutili...senza coscienza
ed anche questa domenica andremo a Messa
e pregheremo il nostro dio
per la vittoria
d'ogni demenza il senso s'è perduto