"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

mercoledì 19 gennaio 2011

Un caso clinico urgente per il Paese

di Michele

Se ai clericalfascisti, agli elettori del PDL, non interessa che il Presidente del consiglio è un piduista probabilmente legato ad ambienti mafiosi, non interessano le porcate e i danni del governo Berlusconi all'economia, allo sviluppo, alla ricerca, non interessano i suoi atti minacciosi dei principi fondamentali sanciti dalla Costituzione come: la libertà di espressione del pensiero, il diritto al lavoro, il diritto all'istruzione, il diritto alla salute, l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge ecc., non interessa che in Parlamento si perde tempo a discutere dei problemi personali che riguardano Berlusconi, può non interessare che un malato psicopatico governi il Paese?
Perché ci troviamo di fronte proprio ad un caso clinico:
particolare percezione di sé del soggetto definita “Sé grandioso”, sentimento esagerato della propria importanza e idealizzazione del proprio sé, difficoltà di coinvolgimento affettivo; la persona manifesta una forma di egoismo profondo di cui non è di solito consapevole, e le cui conseguenze sono tali da produrre nel soggetto sofferenza, disagio sociale o significative difficoltà relazionali e affettive. Questa patologia va sotto il nome di ‘disturbo narcisistico di personalità’ e i seguenti sintomi (tratto da Wikipedia) corrispondono ai comportamenti del piduista di Arcore:
senso grandioso del sé ovvero senso esagerato della propria importanza;
è occupato/a da fantasie di successo illimitato, di potere, effetto sugli altri, bellezza, o di amore ideale;
crede di essere "speciale" e unico/a, e di poter essere capito/a solo da persone speciali; o è eccessivamente preoccupato da ricercare vicinanza/essere associato a persone di status (in qualche ambito) molto alto;
desidera o richiede un’ammirazione eccessiva rispetto al normale o al suo reale valore;
ha un forte sentimento di propri diritti e facoltà, è irrealisticamente convinto che altri individui/situazioni debbano soddisfare le sue aspettative;
approfitta degli altri per raggiungere i propri scopi, e non ne prova rimorso;
è carente di empatia: non si accorge (non riconosce) o non dà importanza a sentimenti altrui, non desidera identificarsi con i loro desideri;
prova spesso invidia ed è generalmente convinto che altri provino invidia per lui/lei;
modalità affettiva di tipo predatorio (rapporti di forza sbilanciati, con scarso impegno personale, desidera ricevere più di quello che dà, che altri siano affettivamente coinvolti più di quanto lui/lei lo è).
Fu Veronica Lario a dire per prima che Silvio Berlusconi non sta bene, e chi meglio di lei lo conosce?
A sostenerlo è anche Luigi Cancrini, psichiatra e presidente del Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale, come si può leggere da questo articolo de Il Fatto Quotidiano.

Esiste un grave problema che si aggiunge alla ingovernabilità per la non esistenza di una maggioranza politica ma solo numerica in seguito agli acquisti di deputati, che si aggiunge alla non azione in campo sociale e sul fronte dello sviluppo come più volte fatto presente dai vertici di Confindustria che sono elettori del PDL, che si aggiunge alle continue intimidazioni e minacce eversive verso la magistratura e i liberi giornalisti, che si aggiunge all’occupazione dell’agenda politica nel trattare i problemi personali di Berlusconi.
Il problema è la salute mentale di Silvio Berlusconi, che si è reso ricattabile e sta ancor di più mettendo imbarazzo al Paese a livello mondiale.
L’unica soluzione possibile sono le dimissioni di Berlusconi: se ne deve andare dal governo, deve lasciare la politica ed è il caso che si sottoponga ad accurati esami psichiatrici.

Nessun commento:

Posta un commento