Di Giandiego Marigo
Per chi creda ancora al caso è una ben strana serie di avvenimenti quel che riguarda il buon Giulio Cavalli, attore, capo-comico, direttore artisco, scrittore...politico Lombardo.
Rapidissimamente raccontiamo in un piccolo, insufficiente e parziale escursus la sua storia...Il nostro giovine di belle speranze si trova sotto scorta, ancora oggi...per sua fortuna, per quanto si possa definire tale l'esserlo, perchè ripetutamente minnacciato dalle famiglie dell'Ndrangheta Lombarda, che, come noto...non essendo Mafia, per i politici Regionali e Milanesi, non esiste!
Pare persino ovvio che sia così in un paese, in cui una sinistra disfattista, confondendo così spesso il pubblico ed il privato, come è ormai arci-noto, si inventa qualsiasi cosa pur di gettare fango sul suo imperatore ed i suoi sodali, sino a farneticare di collusioni d'assoluta fantasia pur di infangarli e che quindi abbisogna, costantemente d'un richiamo alla realtà e ad una visione ottimistica delle cose.
Rapidissimamente raccontiamo in un piccolo, insufficiente e parziale escursus la sua storia...Il nostro giovine di belle speranze si trova sotto scorta, ancora oggi...per sua fortuna, per quanto si possa definire tale l'esserlo, perchè ripetutamente minnacciato dalle famiglie dell'Ndrangheta Lombarda, che, come noto...non essendo Mafia, per i politici Regionali e Milanesi, non esiste!
Pare persino ovvio che sia così in un paese, in cui una sinistra disfattista, confondendo così spesso il pubblico ed il privato, come è ormai arci-noto, si inventa qualsiasi cosa pur di gettare fango sul suo imperatore ed i suoi sodali, sino a farneticare di collusioni d'assoluta fantasia pur di infangarli e che quindi abbisogna, costantemente d'un richiamo alla realtà e ad una visione ottimistica delle cose.
Doverosa ed indispensabile laddove si vogliano superare lacci a lacciuoli ed entrare davvero nel sacro mondo del Fare e non solo del chiacchierare. Cosa che da sempre fa la sinistra.
Nella dichiarazione che la Mafia non esista è contenuto tutto questo ottimismo e la coscienza che Il Nord sia un'altra cosa...rispetto al resto del paese.
Torniamo, però, al Cavalli che essendo attore regista...s'occupa di teatro ed essendo un giovanotto di buona coscienza e radicato nel suo territorio e nella propria radice culturale non riesce a fare a meno di occuparsi anche di teatro civile, che diciamolo è un poco il vizio formale di certi intellettuali di sinistra o d'area che dir si voglia che proprio gli affari propri non riescono a farseli mai.
Molte sono le cose da lui prodotte in questa direzione:
Linate 8 Ottobre 2001, la strage
Bambini a Dondolo
Primo L. 174517
(Re) Carlo (non) ritorna dalla Battaglia di Poiters
oltre alle sue opere prime che si muovono comunque in questo senso
Tutto questo fa del Giovin Cavalli un autore ed un attore un Tantinello fastidioso ed anche un'anticchia rompicoglioni, ma tutto sommato nella norma...di Dario Fo e Paolo Rossi in fondo la Lombardia è piena e la pazienza del popolo destro-leghista senza limiti...visto che è loro permesso d'esistere ( sino a nuovo ordine).
Le minacce arrivano però con gli ultimi spettacoli ed insieme all'esperienza come direttore artisrico del Teatro Nebiolo di Tavazzano, agli ultimi anni quindi del giovane Giulio ed esattamente:
A cento passi dal Duomo
Do ut Des, spettacolo teatrale di riti e conviti mafiosi
Con il suo libro, scritto già sotto scorta: Nomi, cognomi e infami
Dopo che la contrarietà della Mafia (che non esiste) si era manifestata con l'invio di numerose pallottolle...e di palesi segnali inequivocabili, rispetto alla sorte riservata al suddetto attor-giovine.
Veniamo però all'oggi ed alle ragioni che ci fanno dubitare, così pervicacemente, ma si sa i comunisti e gli anarco-insurrezionalisti, intellettualoidi perditempo, catastrofisti e pessimisti, nemici del reality e dell'Imperatore ed amici dei brigatisti della FIOM...sempre insinuano dubbi e minano le certezze del popolo legottimista.
A Giulio Cavalli viene levata la scorta o perlomeno viene avviata la richiesta in tal senso, dalla prefetto Dott.sa Strano che guarda caso...e, permetteteci, stranamente è moglie legittima del neo-nominato Direttore Sanitario (tal Giovanni Materia) nell'ASL di quel Pietro Gino Pezzano ( ras della sanità Lombarda e da poco nominato direttore generale all'ASL 1) ed ancora per purissimo caso, proseguendo di coincidenza in coincidenza, il suddetto P.G. Pezzano è uno dei nomi e cognomi che compare nella denuncia che tanti guai ha arrecato al temerario Attor-giovine.
Nomina(questa del Pezzano) per altro che pare destinata a sollevare scandalo...proprio per la documentata frequentazione del Neo-Direttore Generale di quelle stesse Famiglie...o meglio 'Ndrine che...tu guarda il reiterare della coincidenza, sempre lo stesso Cavalli aveva ripetutamente denunciate ed esposte al pubblico sberleffo...ed essendo attor-comico e guitto, poco altro poteva se non far delle giullarate.
Nella dichiarazione che la Mafia non esista è contenuto tutto questo ottimismo e la coscienza che Il Nord sia un'altra cosa...rispetto al resto del paese.
Torniamo, però, al Cavalli che essendo attore regista...s'occupa di teatro ed essendo un giovanotto di buona coscienza e radicato nel suo territorio e nella propria radice culturale non riesce a fare a meno di occuparsi anche di teatro civile, che diciamolo è un poco il vizio formale di certi intellettuali di sinistra o d'area che dir si voglia che proprio gli affari propri non riescono a farseli mai.
Molte sono le cose da lui prodotte in questa direzione:
Linate 8 Ottobre 2001, la strage
Bambini a Dondolo
Primo L. 174517
(Re) Carlo (non) ritorna dalla Battaglia di Poiters
oltre alle sue opere prime che si muovono comunque in questo senso
Tutto questo fa del Giovin Cavalli un autore ed un attore un Tantinello fastidioso ed anche un'anticchia rompicoglioni, ma tutto sommato nella norma...di Dario Fo e Paolo Rossi in fondo la Lombardia è piena e la pazienza del popolo destro-leghista senza limiti...visto che è loro permesso d'esistere ( sino a nuovo ordine).
Le minacce arrivano però con gli ultimi spettacoli ed insieme all'esperienza come direttore artisrico del Teatro Nebiolo di Tavazzano, agli ultimi anni quindi del giovane Giulio ed esattamente:
A cento passi dal Duomo
Do ut Des, spettacolo teatrale di riti e conviti mafiosi
Con il suo libro, scritto già sotto scorta: Nomi, cognomi e infami
Dopo che la contrarietà della Mafia (che non esiste) si era manifestata con l'invio di numerose pallottolle...e di palesi segnali inequivocabili, rispetto alla sorte riservata al suddetto attor-giovine.
Veniamo però all'oggi ed alle ragioni che ci fanno dubitare, così pervicacemente, ma si sa i comunisti e gli anarco-insurrezionalisti, intellettualoidi perditempo, catastrofisti e pessimisti, nemici del reality e dell'Imperatore ed amici dei brigatisti della FIOM...sempre insinuano dubbi e minano le certezze del popolo legottimista.
A Giulio Cavalli viene levata la scorta o perlomeno viene avviata la richiesta in tal senso, dalla prefetto Dott.sa Strano che guarda caso...e, permetteteci, stranamente è moglie legittima del neo-nominato Direttore Sanitario (tal Giovanni Materia) nell'ASL di quel Pietro Gino Pezzano ( ras della sanità Lombarda e da poco nominato direttore generale all'ASL 1) ed ancora per purissimo caso, proseguendo di coincidenza in coincidenza, il suddetto P.G. Pezzano è uno dei nomi e cognomi che compare nella denuncia che tanti guai ha arrecato al temerario Attor-giovine.
Nomina(questa del Pezzano) per altro che pare destinata a sollevare scandalo...proprio per la documentata frequentazione del Neo-Direttore Generale di quelle stesse Famiglie...o meglio 'Ndrine che...tu guarda il reiterare della coincidenza, sempre lo stesso Cavalli aveva ripetutamente denunciate ed esposte al pubblico sberleffo...ed essendo attor-comico e guitto, poco altro poteva se non far delle giullarate.
Tale vicinanza appare chiaramente dagli atti dell'inchiesta Infinito...sia da fotografie (con Polimeno e Moscato) che addirittura da palesi apprezzamenti da parte di quell'avv. Pino Neri ritenuto reggente dell'Ndrangheta in Lombardia.
Ora siamo sicuri che l'appartenere a quell'area nefanda che viene definita ancora tenacemente e forse gratutitamente Sinistra influenzi il nostro giudizio , ma non riusciamo a ritenere tutto questo casuale.
Lo stesso Giulio Cavalli invita a non strumentalizzare, ma lo ha sempre fatto da che lo conosciamo, con una sorta di pudore, personalissimo e nobile nel non voler sfruttare la propria condizione di scortato in termini strumentali, ma permetteteci di ritornare per un attimo ad essere seri e di accantonare l'ironia.
Abbiamo esposto un post su facebook con questo commento per stigmatizzare la notizia:
“ Fanghiglia, mota altre sostanze organiche odorose...Questo è il paese dove la Mafia non esiste, perchè si chiama 'Ndrangheta...il che se permettete non è la stessa cosa, Casualità incrociate? Certo! Nel mondo degli ingenui. Per l'italiota sempre pronto ad osannare. Questo paese ci appare avviato su di una china irreversibile e solo una stacco di discontinuità lo può salvare...Lombardia e Milano in testa. Abbiamo bisogno di legalità costituzionale”
A questa assoluta urgenza e necessità vi rimandiamo...a questo bisogno.
In Lombardia, ma anche in tutto il paese ha assunto dimensioni gigantesche ed è il vero problema, con la pseudo-cultura condivisa che si porta dietro e che ha permesso la sua affermazione plebiscitaria
Una cultura clientelare e pseudo-efficentista, fatta però di rapporti privati e di privatizzazioni interessate...l'invenzione di una sussidiarietà che conviene solo e moltissimo ad alcuni a dispetto di altri. Tutto questo ha reso semplice la penetrazione del danaro di dubbia provenienza...perchè diciamolo Businnes is Businness e il danaro alla fine, com'è noto, Non Olet...laddove poi la corrutela e la clientela diventino culturali non vi è nemmeno più bisogno dell'illegalità o di essere anti-sistema, al contrario si indossa la cravatta e ci si fa sistema.
Ora siamo sicuri che l'appartenere a quell'area nefanda che viene definita ancora tenacemente e forse gratutitamente Sinistra influenzi il nostro giudizio , ma non riusciamo a ritenere tutto questo casuale.
Lo stesso Giulio Cavalli invita a non strumentalizzare, ma lo ha sempre fatto da che lo conosciamo, con una sorta di pudore, personalissimo e nobile nel non voler sfruttare la propria condizione di scortato in termini strumentali, ma permetteteci di ritornare per un attimo ad essere seri e di accantonare l'ironia.
Abbiamo esposto un post su facebook con questo commento per stigmatizzare la notizia:
“ Fanghiglia, mota altre sostanze organiche odorose...Questo è il paese dove la Mafia non esiste, perchè si chiama 'Ndrangheta...il che se permettete non è la stessa cosa, Casualità incrociate? Certo! Nel mondo degli ingenui. Per l'italiota sempre pronto ad osannare. Questo paese ci appare avviato su di una china irreversibile e solo una stacco di discontinuità lo può salvare...Lombardia e Milano in testa. Abbiamo bisogno di legalità costituzionale”
A questa assoluta urgenza e necessità vi rimandiamo...a questo bisogno.
In Lombardia, ma anche in tutto il paese ha assunto dimensioni gigantesche ed è il vero problema, con la pseudo-cultura condivisa che si porta dietro e che ha permesso la sua affermazione plebiscitaria
Una cultura clientelare e pseudo-efficentista, fatta però di rapporti privati e di privatizzazioni interessate...l'invenzione di una sussidiarietà che conviene solo e moltissimo ad alcuni a dispetto di altri. Tutto questo ha reso semplice la penetrazione del danaro di dubbia provenienza...perchè diciamolo Businnes is Businness e il danaro alla fine, com'è noto, Non Olet...laddove poi la corrutela e la clientela diventino culturali non vi è nemmeno più bisogno dell'illegalità o di essere anti-sistema, al contrario si indossa la cravatta e ci si fa sistema.
Questo il gravissimo difetto di Giulio Cavalli...aver fatto notare come la suddetta cravatta non bastasse fare di mani sporche Mani Pulite ed aver detto...a modo suo e facendoci sorridere come quei Cento Passi di Peppino Impastato fosse possibile contarli partendo anche da Milano in Piazza del Duomo. Perdonateci quindi se quando si parli di questi argomenti l'esperienza ci abbia insegnato a diffidare delle coincidenze...cui, fra l'altro, scientificamente non crediamo affatto.
Perdonate il vostro scrivano di un plurale Majestatis che non vuol essere superbia ma condivisione
Perdonate il vostro scrivano di un plurale Majestatis che non vuol essere superbia ma condivisione
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