"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

lunedì 18 febbraio 2013

Il boicottaggio mediatico della lista di Rivoluzione Civile

Vignetta di Luca Peruzzi


Cosa c'è di più pericoloso per le oligarchie al potere di Rivoluzione Civile, la lista guidata da Antonio Ingroia, questa 'strana' alleanza che comprende comunisti, magistrati con la schiena dritta ed inflessibili fautori della legalità (intesa come lotta alla corruzione, alle mafie, all'evasione fiscale)?

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di Danielle Sansone


“Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario”, diceva Orwell. Durante questa campagna elettorale, troppe sono le favole le bugie che i leader vanno ripetendo, come tanti dischi rotti. Antonio Ingroia, leader di una neonata formazione politica, ha adottato una strategia diversa, tesa a proclamare solo la verità. Lo ha sempre detto, nessuna bugia agli italiani, che troppe ne hanno sentite in questi anni da professionisti della politica che hanno occupato gli scranni solo per realizzare i loro interessi personali. Anche la stampa, ha deciso di silenziare Rivoluzione Civile e il suo leader, dando poco spazio al programma elettorale e alle sue proposte. In questo modo per l’elettore sarà impossibile conoscere questa lista a pochi giorni dal voto. Facciamo girare questo post, formiamo una catena virtuale e stringiamoci attorno a Rivoluzine Civile e al nostro leader, Antonio Ingroia. Vogliono fermare il cambiamento? Fermiamoli, noi, con la nostra Verità!



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