"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

domenica 13 febbraio 2011

NON MIGLIORIAMO MAI


Di Giandiego Marigo

Quante volte ho sentito ripetere, anche da me, che è necessario unificare, rinsaldare, aggregare, allargare e diventare gente, lavorare fra la gente...per modificare la cultura e le premesse?
Quante volte ogni nuovo politico di turno lo ha ripetuto?
Io mi sono divertito a chiamarla Area di Progresso e Civiltà, ma ve lo ripeto...quante volte ho sentito da parte ora di questo ora di quello la ripetizione di questa necessità assoluta???
Davvero troppe!
Sono molto stanco, vado a pezzi...perdo i denti e le mie ginocchia non hanno più cartilagini il mio cuore funziona male, sono disoccupato, non ho i soldi per mangiare ed il mio futuro è tinto di fosche colorazioni...ma chi me lo fa fare a me di continuare a preoccuparmi di questa Sinistra...del fatto o meno che questa area di Civiltà si formi...chi mi paga, nessuno!
Ho sempre e solo pagato io, mentre ho conosciuto davvero un'infinità di individui che sono passati, si sono accomodati ed appena conquistata una posizione remunerativa...semplicemente dimenticati, oppure, adattati se preferite.

Perchè la meni a noi mi chiederete ed avete mille ragioni per farlo...ve lo dico.

Ho partecipato con entusiasmo alla parabola viola, cercando di profondere tutta la mia speranza che un movimento siffatto, potesse superare storture e limiti di una ideologizzazione che ormai ha ben poco senso, che potesse rappresentare il nuovo...pur partendo da limiti evidenti di eccessiva personalizzazione dell'antagonista.
Cosa è successo?

Non dico in due o tre anni...ma in molto meno di uno, divisioni, scazzi, personalismi, arrivismi...leader in contrasto ed eterno litigio, ognuno si alza alla mattina ed indice una propria manifestazione nazionale, ovviamente e sempre, che alla fine oscilla fra le mille e le cinquemila persone quando è molto partecipata...tutto questo sulla scorta di una grandiosa manifestazione, passata, che non si è mai realmente analizzata nella sua reale partecipazione, ma che tutti si sono auto-attribuita come successo personale...a proprio merito e curricula ed allora pagine, mille insulti, gruppi in contrasto ed ancora litigi, auto-elezioni...mille rivoli...per finire ad essere poco o nulla.
Ho fondato alcune pagine su Facebook fra le quali NO AL GOVERNO DELLA VERGOGNA, per la difesa della sovranità popolare, No Razzimo Day, 100.000 Facce da antirazzista e la conseguente 100.000 facce da Primo Marzo, ho aperto con altri blog e siti...scrivo su blog e siti e le pagine di facebook sono anche molte altre, che non nomino perchè riempirei questo POST solo con i loro nomi.
Ho contribuito e sto contribuendo all'organizzazione del 1 Marzo-Un giorno senza di noi. Anche qui, litigi, attribuzioni di primato, ricerca di promozione personale, divisioni...veti incrociati e definizioni reciproche...e via così.
Non aborro i partiti, ritengo anzi che essi siano nelle loro organizzazioni locali e di base parte della vera Società civile, o che quantomeno ne costituiscano una componenete importante, ma non sottovaluto anzi seguo con grandissima attenzione ed interesse, da sempre e per personale vocazione, i movimenti e le organizzazioni di base.
Faccio parte di associazioni e provo grande simpatia anche per il Movimento a cinque stelle, li ascolto e spessissimo condivido le loro perorazioni.
Oggi seguo con grandissima simpatia e parteciapazione gli amici e compagni del Movimento Radical-socialista
Sono antifascista e, sicuramente, di sinistra...
Eppure, anche nel piccolo , anche nella società civile, persino nelle associazioni riusciamo a dividerci, a litigare ad avere diverse visioni e contrastanti opinioni che ci portano a diffidare l'uno dell'altro. Per capirci e anche un poco per scherzare farò degli esempi:
Ho incontrato, proprio stamani, un militante di FdS che mi ha narrato come nella neonata federazione ci siano già forti tensioni connotate da correnti interne PdCI che si aggrega con L'Ernesto, Rifondazione che rimane sola...mentre i segretari politici ed i dirigenti riamangono sempre gli stessi da 7623 anni e stiamo parlando di un'aggregazione nata da meno di un anno, ma vogliamo parlare del PD?
Meglio evitare
Oppure di IDV, dove abbiamo direttivi provinciali costituiti in un solo condominio che vanta , da solo e straordinariamente, 40 tessere che gli permettono di controllare il copoluogo e quindi il provinciale??? Non specifico la provincia ma potrebbe essere una qualunque e andrebbe benissimo comunque.
Vogliamo parla re degli stessi Cinquestellini?
Li chiamo così prorpio perchè li rispetto e simpatizzo e non mi va assolutamente di chiamarli Grillini...come va da quelle parti?
Non mi sembra punto diverso che da queste!
Anche perchè quando poi entrino in relazione questi e quelli trovano mille et ancor mille ragioni per dissentire e per distinguersi, piuttosto che per camminare...appaiati SUL POSSIBILE. Trovando reciproche distanze incolmabili sul modo di intendere la politica, sulle rinnovabili, sul modo di intendere il paese...sulle prospettive.
Sono stanco, davvero esausto! Che mi venga richiesto di scegliere fra questo e quello.
Stanco di vedere amici ed amiche andarsene su fronti differenti d'un medesimo discorso, dicendo cose simili ed accusando l'altro d'averne tradito il senso profondo, di volerne travisare lo spirito.
Ho dolore nella mia vita, tanto, dolore fisico e spirituale.
Sono distrutto dal ripetersi devastante di questo medesimo modello all'infinito dall'impotenza assoluta che ne consegue. Mi sembra di sentirle le risate che ci circondano, nel constatare che un'intera Nazione si accontenti di Un'Imperatore Farlocco e Buffonesco per assoluta mancanza di alternative.
Vogliamo parlare di SeL allora?..Perchè parrebbe che io l'abbia dimenticata nel mio quadro...SeL che è riuscita a dividersi addiruttura nella culla e che per sua natura ora non si capisce se sia una costola del PD o la speranza vera di una sinistra almeno di rappresentanza se non di fatto.
Un Partito non partito che finisce con l'essere solo il comitato elettorale del Presidente Vendola.
Lo ripeto sono stanco, impoverito, pieno di dolori e nessuno di costoro mi ha mai chiesto come sto, continuando per contro a costruire strutture retoriche fatte di confluenze e di assolute necessità di unità che poi non si verificano mai.

Oggi ho incontrato un amico al Bar e bevendo un caffè abbiamo chiacchierato di Elezioni Locali e del successo ottenuto propronendo una lista mista civica-partiti che tiene conto della realtà e che riesce ad unire un ampio spettro di società...ed egli sorsseggiando la sua tazza mi ha guardato e mi ha detto:
“Certo...ottimo, ma se poi nei quartieri popolari, fra la gente continuano a votare a destra non serve a molto”
Questa è la descrizione della realtà esterna mentre noi, per conto nostro, continuiamo a litigare.
Davvero, non so dirvi, e finisco perchè vi ho asciugati a sufficienza, se queste siano dimissioni da una Sinistra stolta e senza nerbo, senza la reale volontà di passare sopra l'ostacolo e di trovare il modo di parlarsi e di conseguenza parlare con la gente.
Quello che so è che nessuno sembra avere intenzione di rappresentare questa stanchezza, questo dolore e questo bisogno VERO di un'alternativa che non c'è e che non posso, davvero non posso rappresentare da solo insieme ad altri quattro disperati che proprio non ci stanno a vedere Tafazzi tormentarsi a bottigliate

2 commenti:

  1. Caro Giandiego,
    considero questo tuo intervento non uno sfogo ma una lezione. Spero che qualcuno di quelli che hai nominati capisca questa lezione. Tutta questa piccineria e questo inutile litigio, che nasconde le solite velleità di affermazione, tiene lontano dalla sinistra tante persone.
    Negli ultimi venti anni ho fatto tanto lavoro sindacale che penso ormai si sia disperso; avevo accarezzato l'idea di entrare in politica, ma credimi l'odore di quei litigi mi ha tenuto lontano.
    Le velleità di affermazione sono comuni all'essere umano a sinistra come a destra, ma nel caso della sinistra spesso vengono addobbate con giustificazioni ideologiche o pseudopolitiche; a destra fanno i conti più rapidamente e preferiscono fare ricorso al denaro come grande misuratore, a sinitra il procedimento mentale è più tortuoso. La sinistra oggi ha bisogno di unità e di chiarezza nel dibattito, ma per stare insieme occorre anche il minimo di solidarietà, la sinistra si deve occupare anche di un pezzo di pane e di un bicchiere di vino per il compagno in difficoltà. Leggevo in un altro blog, qualche giorno fa, che la parola compagno ha il significato profondo di essere insieme nel pane.
    ciao

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  2. Ricordo i tuoi scritti su senso delle parole Francesco e sono a basamento di questo mio ragionamento. Sono certamente d'accordo e lo sai bene con quello che dici. Spero davvero che qualcuno lo legga e che possa servire a recupersre il senso ed il discorso...perchè da quel senso e da quel discorso...dal pane è nata la Sinistra

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