Sbilanciamoci è quel
gruppo di economisti, ricercatori, giornalisti, studenti, operatori
sociali, sindacalisti che mettendosi in rete con associazioni,
organizzazioni, movimenti ha rappresentato in questi anni uno dei
riferimenti alternativi al mainstream informativo ed economico per
comprendere la crisi economica e per mettere in luce quella enorme
trasformazione economica e sociale, con effetti devastanti sulla
democrazia, avvenuta negli ultimi trent'anni a danno dei ceti
popolari e a vantaggio del grande capitale.
Alternativi per intenderci alla subalternità ideologica al
liberismo, al debito pubblico come principale problema italiano
causato dal fatto che avremmo speso troppo per lo Stato sociale, allo
spread, agli indici di borsa, al 'ce lo chiede l'Europa' (senza
poter mettere in discussione l'architettura dell'euro ed il ruolo
della BCE), al 'giudizio' dei mercati', alla religione del PIL, della
crescita, della competitività.
Sbilanciamoci ci ha illuminato su come fosse possibile
concretamente realizzare delle politiche economiche alternative:
sullo stare in Europa, con le controfinanziarie, con la contro
Cernobbio. Tutta questa montagna di lavoro, di articoli, di
discussioni partorisce oggi il topolino dell'indicazione di voto a
favore genericamente della sinistra (compresa Rivoluzione Civile e
mettendo tutti insieme nel 'mazzo' dei nemici il Movimento 5 Stelle,
Monti, Berlusconi) ma soprattutto di una prospettiva di governo della
coalizione di centrosinistra di cui fanno parte SEL (nelle cui file è
candidato Marcon il portavoce di Sbilanciamoci) e il PD, di cui
addirittura si auspica il rafforzamento. Cioè Sbilanciamoci,
contraddicendo fiumi e fiumi di bit di analisi, di articoli, di
proposte, di inchieste, di campagne di sensibilizzazione, ci invita a
votare per la continuità del sistema (perché sfido chiunque a non
considerare razionalmente una coalizione egemonizzata dal PD - e che
molto probabilmente si alleerà dopo il voto con Monti, Casini e Fini
- in continuità con il sistema) anziché continuare a lavorare per
un'Alternativa vera.
Facendo finta di non comprendere il ruolo e le responsabilità
storiche dell'area politica che è confluita nel PD nella resa alle
politiche liberiste, nella costruzione dell'Euro con le modalità che
ci hanno condotto sull'orlo del 'baratro', nella devastazione dell'ambiente e delle città con le grande opere e al servizio dei peggiori cementificatori, nel voto a favore di tutte
le controriforme antipopolari del governo Monti (sul pareggio di
bilancio in Costituzione, sulle pensioni, sul lavoro, sullo
smantellamento dello Stato sociale, sulla tassazione feroce della
prima casa), nell'aver consentito che si sviluppasse e si perpetuasse
per vent'anni il cancro del berlusconismo.
Fra cinque anni o forse anche prima, dopo che nella prossima
legislatura, con la complicità colpevole di Vendola e di SEL, avremo
subito altre politiche subalterne ai mercati e contro i bisogni delle
persone, in continuità con quanto fatto dai Governi Berlusconi,
Monti, dell'Ulivo e dell'Unione, o avremo pronta un'alternativa
democratica e di sinistra oppure i ceti popolari si rivolgeranno alla
peggiore destra e alle forze di ispirazione fascista e xenofoba. Per
questo oggi serve sostenere la lista di Rivoluzione Civile guidata da
Ingroia. Per questo anche il voto al Movimento Cinque Stelle è una
forma di resistenza.
Non si può non essere consapevole dei limiti e delle contraddizioni di queste forze politiche ma è attraverso di queste che oggi si testimonia, insieme evidentemente al non voto che però non ha effetti negli equilibri istituzionali e parlamentari, l'opposizione al sistema.
Allora votiamo SILVIO BERLUSCONI !!!!
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