Martina strinse i pugni, dispiegò le sue ali e volò alto.
Si staccò come un'aquila nel cielo e guardò tutto da lontano.
Vide la confusione e la mediocrità del mondo.
Tutto apparì piccino..
Sospesa nel vuoto, Martina raccolse l'aria come fosse manna.
Anche lassù erano forti i rumori del mondo e con lo sguardo penetrarva i pertugi dell'umano inganno.
Corse indietro e poi avanti.
Niente, la vanità ebbe il sopravvento e s'impose sovrana.
Ella precipitò, con le ali spezzate.
Umana, fece forza sulle sue gambe e sul suo corpo ancora intregro.
Si alzò in posizione eretta, guardò negli occhi i suoi deboli nemici.
S'immerse di nuovo nella storia, si confuse tra la folla e proseguì per la sua strada.
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