E' da molto tempo che non vi consegno quel pezzo di me e della mia anima che sono le mie poesie, stasera torno alla mia natura fondamentale che non è la politica ma lo scrivere dell'uomo e del suo essere dove la politica è solo pretesto per raccontar dell'anima. Io non concepisco una poetica slegata dalla narrazione dell'essere umano e del suo percorso, mi esprimo così ed è davvero da troppo che non vi parlo nella lingua che mi è più semplice d'usare quella della scrittura. Questi son tempi in cui i migranti fanno sentire la propria voce, dedico a loro ed al loro coraggio questo pezzo (giandiego)
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MIGRANZE
Quello che scrivo oggi forse non piacerà
sarà certo al di là dei vostri modi
degli antichi pretesti al benpensare
al prender tempo al non raccontare
all'omettere sì ed in fondo anche al mentire
trovando poi le soluzioni contingenti
l'armi del pragma e di ciò che fa realismo
le pezze d'arlecchino della storia
Io predicando a canne e a vento vado
ma non perché son pazzo o frastornato
Io non vi chiedo un mondo nuovo
sol perchè sono malato di follia
nemmeno perchè sogno o perché spero
Io ve lo chiedo perché voi sappiate
che il nostro vecchio gioco al rimandare
è ormai quotato a zero
Zero al volore, zero al tempo zero la prospettiva
l'intorno sta cambiando attorno a noi
non si può non vedere! E' lì evidente!
Con il deserto...che avanza e con la guerra
che spunta in ogni angolo del mondo
e la fame...e la disperazione
Con quegli impegni presi per scherzare
che il mondo ricco non vuole mantenere
Ogni giorno una nuova barca prende il mare
e un disperato parte lasciando la sua casa
per inseguire il sogno luccicante
d'un mondo sufficente ai suoi bisogni
non lo vedete voi non è una moda
non sfizio o gioco è un'era nuova
tempo di migrazioni
l'epoca dei viandanti è cominciata.
Voi cosa vi proponete?
Voi costruirete un muro?
Metterete una mitraglia a sorvegliare?
Non basta, non risolve...proprio non lo capite?
I tempi stan cambiando
l'Impero cade...ascoltatene il fragore
Un nuovo paradigma un nuovo giorno
Un nuovo mondo ci serve per sperare
per rinnovare la voglia di un domani
sarà così! Che noi si voglia o no l'intorno cambia
sebben con nostro peso c'opponiamo
Pesiamo molto poco quasi niente
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MIGRANZE
Quello che scrivo oggi forse non piacerà
sarà certo al di là dei vostri modi
degli antichi pretesti al benpensare
al prender tempo al non raccontare
all'omettere sì ed in fondo anche al mentire
trovando poi le soluzioni contingenti
l'armi del pragma e di ciò che fa realismo
le pezze d'arlecchino della storia
Io predicando a canne e a vento vado
ma non perché son pazzo o frastornato
Io non vi chiedo un mondo nuovo
sol perchè sono malato di follia
nemmeno perchè sogno o perché spero
Io ve lo chiedo perché voi sappiate
che il nostro vecchio gioco al rimandare
è ormai quotato a zero
Zero al volore, zero al tempo zero la prospettiva
l'intorno sta cambiando attorno a noi
non si può non vedere! E' lì evidente!
Con il deserto...che avanza e con la guerra
che spunta in ogni angolo del mondo
e la fame...e la disperazione
Con quegli impegni presi per scherzare
che il mondo ricco non vuole mantenere
Ogni giorno una nuova barca prende il mare
e un disperato parte lasciando la sua casa
per inseguire il sogno luccicante
d'un mondo sufficente ai suoi bisogni
non lo vedete voi non è una moda
non sfizio o gioco è un'era nuova
tempo di migrazioni
l'epoca dei viandanti è cominciata.
Voi cosa vi proponete?
Voi costruirete un muro?
Metterete una mitraglia a sorvegliare?
Non basta, non risolve...proprio non lo capite?
I tempi stan cambiando
l'Impero cade...ascoltatene il fragore
Un nuovo paradigma un nuovo giorno
Un nuovo mondo ci serve per sperare
per rinnovare la voglia di un domani
sarà così! Che noi si voglia o no l'intorno cambia
sebben con nostro peso c'opponiamo
Pesiamo molto poco quasi niente
http://giandiego.wordpress.com/
Bellissima e struggente. Una fotografia dell'attuale, che descrive fedelmente la situazione di un'assurda visione del mondo che gira.
RispondiEliminaIn passato ha girato per noi, e oggi noi rifiutiamo che giri per altri.
Tra l'altro in condizioni molto più tragiche: quando eravamo noi coinvolti, il morto o i morti erano un'eccezione; per quegli altri, di oggi, la morte è regola, eccezione è il salvarsi.
Quegli 'impegni presi per scherzare' sono dettati dal bisogno di lavarsi le coscienze, sono le tipiche promesse da marinaio, già scordate appena si torna sulla nave del benessere.
A chi 'vede', resta l'amarezza di non essere in grado di fare alcunché per cambiare una situazione vergognosa e infame.
Grazie gattonero, condivido la tua amarezza, solo se avremo il coraggio di praticare e proporre una diversa visione, un progetto di mondo altro da quello dell'unico pensiero e del potere potremo sperare di affrancarci ed allora forse vivremo in armonia con il divenire. Le migranze sono epocali...e servirà molto poco l'opporsi...anche con sistemi rudi, prima o poi, ci chiederanno conto dele nostre esagerazioni e del di più che abbiamo sprecato e buttato via per anni ed anni
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