di Giandiego Marigo
Confesso di aver provato grandisssimo fastidio, personale, allo svolgersi degli ultimi avvenimenti che hanno riguardato il nostro Imperatore Buffone. Un fastidio che, sono certo è condiviso da una parte consistente degli italiani, non ho dubbi su questo.
Sono anche, personalmente, convinto che l'attenzione persino eccessiva dedicata alle vicende del Signor B. uomo di mondo sia uno dei modi con il quale egli perpetua il suo potere e la presa che ha sulla fantasia di quell'altra parte consistente di italiani che invece non sono affatto infastiditi. Persistono anzi nell'identificazione e costituiscono lo zoccolo duro del suo elettorato, pensare che esso sia solo frutto di manipolazione o negare la loro esistenza sarebbe stolto, idiota ed autoreferenziale. Significherebbe ancora una volta non avere colto la realtà di questo paese.
Il Berlusconismo ed il suo modello culturale non sono improvvisati ed ancor meno casuali e se non lo abbiamo compreso in tutti questi anni...bhè ci meritiamo di essere puntualmente sconfitti alla prova dei numeri. Lo studio che ha preceduto la sua discesa in campo è stato molto attento e tutt'altro che superficiale...Il modello proprosto è in realtà studiato, anche nelle sue cadute di stile e nelle sue volgarità. Una frase come “ Meglio Uno cui piacciano le donne (pur con quelche difetto) piuttosto che un Gay” non è una gaffe, non è una caduta di stile, non solo. Come non lo sono le numerose battute del Cesare de Noartri, le volgarizzazioni sono studiate per essere comprensibili, alla portata...condivisibili.
Il berlusconismo è un modello culturale che raccoglie stereotipi e li rende format, consumabili, facilmente fruibili...acquistabili anche con comode rate, ma questo è solo l'aspetto più superficiale della questione, quello che viene adoperato per fare passare e trasmettere il messaggio, per renderlo digeribile, ma il portato è in realtà molto più composito ed articolato.
Quanto spesso ci siamo chiesti di fronte a sondaggi che non mutavano nemmeno di fronte all'evidenza quale fosse la ragione che rendesse questo signore così “amato”.
Facciamo un esempio rimanendo attinenti all'oggi al caso Ruby Rubacuori...sul perchè quello che molti stanno salutando come il suo capolinea potrebbe non esserlo affatto.
Ragioniamo quindi sul fatto che il caso Ruby-Bunga Bunga guarda caso spazza dalle prime pagine notizie importanti: Terzigno, La disoccupazione, il fallimento del sistema paese, il fatto che tre giorni di pioggia abbiano creato un disatro...per carità non li nascondono, non è questo lo stile della disinformazia, le tematiche son sempre lì, oggi la censura non si fa più cancellandole notizie...o quantomeno non solo, ma le costringono in un ambito di seconda fila, fra le notizie solite quelle normali di tutti giorni, quelle per le quali non si fanno plastici e trasmissioni speciali, quelle per cui non ci si collega con edizioni speciali ad ogni ora del giorno. Fa molto comodo all'Imperatore Farlocco, che in questo modo riesce a restare al centro dell'attenzione. Quindi gli conviene che si parli di lui, anche male, purchè non si parli dei suoi fallimenti e non si metta in dubbio il sistema, che si accaniscano pure sulle sue scelte sessuali non accorgendonsi di quanto la sua affermazione riportata all'inizio di questa escursione in realtà rappresenti il sentire del suo popolo...quanto in fondo in realta sia assorbibile ed accettabile dal suo elettorato una affermazione come quella che ha fatto. Il problema è proprio questo caria amici componenti dell'Area di Progresso e civiltà, che si perde tempo a stigmatizzare i suoi difetti, ad inseguire le sue gaffes senza lavorare nella società perchè la cultura che li supporta e che li rende popolari diventi minoritaria
Allora si capisce perché egli resti sempre tutto sommato convinto di poter realmente fare dire quel che vuole ed oculatamente ed appositamente scelga di giocare sull'equivoco, sul secondo senso e sull'offesa...calcolata.
Le tematiche su cui i repubblicani recuperano negli Stati Uniti dovrebbero chiarirci le idee su quali siano le tematiche che “attaccano” che “pagano” e che rendono elettoralmente...per l'elettore medio che vota a destra per principio non conta affatto l'oggettività ed è proprio nei momenti in cui l'area di progresso cede ad un'errata idea di maggioranza che avviene il peggio!
Ci si perde cercando di interpretarne le esigenze ed il pensiero comune, dimenticando di rappresentare gli interessi altri e proprio quel Progresso e quella Civiltà che invece sono la sua prerogativa ed è lì che la conservazione vince...perchè sa fare meglio questi interessi e rappresenta meglio questo modo di pensare...quindi quando l'area di progresso smette di essere tale per cercare la propria anima moderata per assurdo facilita il compito alla conservazione. Quello che vuole ottenere l'entourage dell'Imperatore è trascinarci sul suo livello, costringerci a commentare le sue argomentazioni spostando l'attenzione dalle sorgenti dalle quali tali argomentazioni vengono create. Sbilanciati in moralismo e critica noi dimentichiamo di proporre un mondo alternativo, un percorso altro, una serie di comportamenti diversi. Costringendoci ad inseguire i suoi vezzi da satiro settantenne egli rende accettabile il meno peggio ci costringe a dire piuttosto di così meglio qualsiasi altra altra cosa...persino Fini! Ed in realtà l'accettazione del meno peggio è di per sé una sconfitta, un vuoto culturale, siamo comunque e sempre comunque occupati a difendere anziché a proporre.
Molti hanno individuato una sorta di messaggio nella già più volte citata battuta sui Gay, sono d'accordo...e l'assenza, assoluta di una vera alternativa, culturale, preoccupa oltremodo perché diventa ovviamente e tristemente un vuoto politico e di proposta ed è alla fine lo stesso male oscuro che condanna Obama alla sconfitta...ed il modo con cui questa sconfitta viene propiziata è il medesimo, uno studiato e collaudato metodo che comprende un involgarimento della politica, calunnia ed uso della contrapposizione esasperata e della guerra per bande, oltre ad uno svuotamento del senso e del meccanismo di rappresentanza.
La battuta di Berlusconi si contrasta con un discorso importante sulle libertà , sui diritti dell'amore, sui diritti delle coppie Gay, si contrasta con una cultura dell'accoglienza e della comprensione...si contrasta con una vera cultura dell'amore e della solidarietà, ma non mi sembra di vederla all'orizzonte di un'Area di Progresso e Civiltà messa insieme per esigenze politiche ed elettorali, dove se immettessimo alcune parole come Gay, Nucleare, Pomigliano, Decrescita, Spazzatura...tanto per dirne alcune, inizieremmo a litigare senza soverchie speranze di cavare il ragno dal buco. Ed allora l'imperatore ha buon gioco con le sue battute, anzi lui unifica il suo popolo, orrendo proprio con queste...Battute da Osteria
Molti hanno individuato una sorta di messaggio nella già più volte citata battuta sui Gay, sono d'accordo...e l'assenza, assoluta di una vera alternativa, culturale, preoccupa oltremodo perché diventa ovviamente e tristemente un vuoto politico e di proposta ed è alla fine lo stesso male oscuro che condanna Obama alla sconfitta...ed il modo con cui questa sconfitta viene propiziata è il medesimo, uno studiato e collaudato metodo che comprende un involgarimento della politica, calunnia ed uso della contrapposizione esasperata e della guerra per bande, oltre ad uno svuotamento del senso e del meccanismo di rappresentanza.
La battuta di Berlusconi si contrasta con un discorso importante sulle libertà , sui diritti dell'amore, sui diritti delle coppie Gay, si contrasta con una cultura dell'accoglienza e della comprensione...si contrasta con una vera cultura dell'amore e della solidarietà, ma non mi sembra di vederla all'orizzonte di un'Area di Progresso e Civiltà messa insieme per esigenze politiche ed elettorali, dove se immettessimo alcune parole come Gay, Nucleare, Pomigliano, Decrescita, Spazzatura...tanto per dirne alcune, inizieremmo a litigare senza soverchie speranze di cavare il ragno dal buco. Ed allora l'imperatore ha buon gioco con le sue battute, anzi lui unifica il suo popolo, orrendo proprio con queste...Battute da Osteria
Caro Giandiego,
RispondiEliminami dispiace di doverti dare ragione. E' una contraddizione in termini, ma preferirei che tu non avessi ragione quando dici che appena si entra nel merito delle cose si comincia a litigare. E' proprio così: il collante della sinistra è un fragile antiberlusconismo. Oggi cinque novembre Berlusconi si è presentato con Maroni e il suo piano contro la prostituzione per strada e contro gli immigrati; dopo l'affare Ruby si presenta aperto all'intransigenza cattolica e all'intransigenza leghista. Ora, coloro che lo hanno contrastato sul piano del Gossip sapranno contrastarlo sul piano delle misure che ha annunciato con Maroni?
Credo proprio di no, perchè è più difficile e perchè ci manca una cultura comune. Una cultura si costruisce con una riflessione e un dibattito lento; ciò in questi anni è mancato. La strada è quella che hai indicato tu in questo post, è lunga e difficile ma occorre iniziare il percorso. Vendola al congresso di sinistra e libertà con il suo intervento ha messo giù qualche premessa, ma sia la platea e sia il discorso occorre ampliarli. Non importa se ci saranno diversità di vedute; ma almeno che emergano, solo così si potranno affrontare.
saluti
purtroppo amico mio persino a me dispiace d'aver ragione in questo caso. Vorrei avere torto ed essere contraddetto dalla realtà e ritrovarmi, però, con un'Area di Progresso forte e compatta che sappia porre le parole civiltà, democrazia e progresso come premessa della sua azione. Quella nostalgia per il dibattito sull'alternativa culturale e politica che tu stigmatizzi è poi la medesima tristezza e sensazione di vuoto che mi attanaglia e che mi conduce a scrivere quel che scrivo. Concordo che Vendola abbia posto un dibattito e concordo in toto sul fatto che la discussione debba essere ampliata , senza settarismi, postulati ed analisi libresce inutili e dannose...parliamo di sinistra, parliamo di Area di Progresso, prendiamo a due mani il nostro destino e cerchiamo di porla questa questione culturale io ci provo da tempo, amico mio e molto spesso mi sento trattare da utopista o vengo accolto con un'alzata di spalle e con un invito ad occupparmi delle contingenze e delle emergenze
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