Berlusconi non cambia mai e fa il suo
'mestiere': è entrato in politica per non andare in galera e per
salvare/rafforzare le proprie aziende e perciò fa di tutto, è
disposto a tutto per non abbandonare il potere e non veder crollare
da un momento all'altro il castello di sabbia, fantasmagorico ma
fragilissimo, che ha costruito nella sua vita.
Oltre a questo c'è un sentimento
comune che unisce forse alcuni potenti, qualunque sia il giudizio che
si può formulare nei loro confronti, da Saddam Hussein a Gheddafi,
da Ceacescu a Craxi fino a Berlusconi: il senso di onnipotenza che
non consente di accettare di farsi da parte, di rinunciare
spontaneamente alla propria carica, di rassegnarsi magari ad un
esilio dorato ma di salvare la pellaccia.
Dunque, pur non avendo più la
maggioranza alla Camera dei Deputati Berlusconi pretende di resistere
ancora, di guadagnare tempo e di procrastinare il più possibile il
momento delle dimissioni.
Il fatto gravissimo (ma ormai non più
sorprendente) è che Napolitano lo assecondi. Invece di imporgli le
dimissioni subito, invece di obbligarlo a chiedere una nuova fiducia
o di sciogliere ipso facto le Camere per ridare la parola al popolo,
gli concede altro tempo. Concede che le dimissioni vengano presentate
solo dopo l'approvazione della legge di stabilità e con questo di
fatto coartando la sovranità del Parlamento che non potrà esimersi,
maggioranza ed opposizione, di dare corso ai provvedimenti formulati
dal Governo.
Concede soprattutto un altro mese o
mese e mezzo di tempo a Berlusconi che potrà impiegarlo per
ricomprare a suon di milioni di euro qualche deputato e senatore
malpancista ma sicuramente spaventato dalla prospettiva delle
elezioni anticipate, che dopo l'approvazione della legge di stabilità
potrà pretendere un reincarico o andare alle elezioni continuando a
guidare il Governo (con tutti i vantaggi mediatici che questo
comporta), che potrà presentarsi agli italiani rivendicando di aver
fatto quanto dovuto e cioè le stesse cose (obbedire agli ordini
della BCE, dell'FMI, della Merkel e di Sarkozy) che avrebbe fatto
anche il centrosinistra.
Se la situazione italiana è così
drammatica come ce la raccontano come si può continuare a farla
gestire (e su questo proprio Napolitano dovrebbe dare delle risposte)
da miseri e incompetenti figuri come Berlusconi, Tremonti, Sacconi,
Gelmini, Prestigiacomo, Romani, Carfagna, Cicchitto, La Russa,
Gasparri.
Perché i 'liberali', coloro che
ritengono la democrazia – così come l'abbiamo conosciuta in
Occidente - l'unico sistema politico che deve governare l'umanità
fino al punto di teorizzarne o tollerarne l'esportazione con la
guerra hanno così paura di restituire la parola al popolo?
Chi deve decidere come e cosa
rispondere a 'quello che ci chiede l'Europa' se non i cittadini?
Napolitano doveva fare una cosa sola: Mettergli i libretti in bocca e dargli un calcione sonoro in culo per mandarlo a casa visto che in questo lercio individuo si ravvisa il moderno Sansone deleterio per gli interessi nazionali.Lo sanno tutti che stà creando danni incomparabili ma nessuno si prende la briga di prenderlo per i fondelli e scaraventarlo fuori sto delinquente !!Dormi Morfeo......dormi...e ..ogni tanto fatti cambiare il pannolone !!!
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