di
Giandiego Marigo
C'è
movimento, là sotto!
Sì, decisamente
c'è...e lo si vede. Vi è un merito che va sicuramente ascritto a
Grillo ed al suo compare ed è quello di avere intuiti una strada ed
un linguaggio, questo è indubbio ed anche encomiabile e va
assolutamente riconosciuto.
Nonostante egli
non sia né il guru, né, ancor meno, il profeta che si cerca di
dipingere, senza alcun dubbio ha avuto, con il suo staff, l'intuizione e le capacità di
cavalcare l'onda del riflusso e della fine dei partiti e del loro
sistema.
Ha ragione, per
esempio quando dichiara che “se non ci fossimo, ci sarebbe Alba
Dorata!" È vero, così com'è vero che ad oggi M5S è ,
oggettivamente, l'unica reale alternativa sistemica. In questo
contesto parlamentare ed in questo momento (foto istantanea), Però l' I king e la filosofia orientale ci insegnano che il mutamento è
l'ordine reale dell'esistenza e che nulla è, realmente, se non muta.
Ha torto, quindi,
ed in modo grave quando pensa di essere l'unica strada, l'unico
sentire, l'unica possibilità, ne ha ancora di più quando, nemmeno
tanto implicitamente si assume il ruolo di unica verità. Questo è,
non solo falso, ma anche sommamente pericoloso.
In
realtà l'AreA che ruota attorno al sentire ed all'essere dei
grillini è composita, complessa ed estremamente articolata.
Il substrato dal
quale La Casaleggio/Grillo & C. traggono ispirazione ed
“assorbono elaborando” linea (davvero, molto abili in questo
lavoro di orizzontalizzazione del sentire) è ampio e niente affatto
omogeneo ed univoco.
È davvero strano
come, proprio questo substrato, così frammentato ed atomizzato sia
poi quasi inconsapevole della propria forza e della propria capacità
di incidere sulla società e deleghi al Guru-Grillo questo ruolo.
Quasi che il suo pensiero, a volte persino imbarazzante, sia
originale, mentre è nel migliore dei casi una rielaborazione
di altri pensieri...quelli sì! Realmente originali.
Che in, assoluta
e cronica, mancanza di rappresentazione in qualche modo si
riferiscono e confluiscono in M5S.
Poniamo però
il caso che questi movimenti prendano coscienza di sé e pongano le
proprie condizioni , vedi per esempio l'elezione del neo-sindaco di
Messina, ponendosi non più a ruota o a servizio della
politica ma divenendo essi stessi la politica.
Grillo s'è messo
in mezzo, a suo tempo, chiamando a sé il ruolo di megafono,
inizialmente e successivamente garantendo un ruolo organizzativo
e di unificazione ben conscio (se non lui sicuramente il suo
editore) che in carenza di una direzione politica, sempre ostacolata
dalla dichiarazione di principio che uno vale uno e da una
pessima interpretazione dell'orizzontalità e della circolarità,
un ruolo organizzativo-comunicativo sarebbe diventato naturalmente
ed ovviamente centrale, persino più e meglio di un antico e
vetusto comitato appositamente denominato come tale.
Questo però non
fa e non farà mai di lui l'unica strada della verità innanzi
tutto e principalmente perchè non esiste e non può esistere
un'unica strada. Questa semplicissima acquisizione spirituale, questa
infantile eresia è il senso della verità.
Quello che sta
fortunatamente succedendo, che deve succedere di più, e che dobbiamo
aiutare a succedere è la rinascita dei movimenti.
Ce ne sono
fortunatamente tutte le avvisaglie e, pare, la strada, finalmente
scelta da tutta una parte, si spera sempre più consistente di quella
che chiamammo Sinistra per ricominciare ad esprimere una reale,
percepibile, identificabile, culturale visione alternativa
al sistema.
Questo darà
senza alcun dubbio fastidio a molti, a Grillo per primo, ed è un
peccato che sia così, perchè ci mostra tutti i suoi limiti, ma è
la “strada giusta” a mio umilissimo parere. Questi
movimenti iniziano a “nascere localmente” ma si
diffonderanno, radicandosi, lo stanno già facendo e dove nascano da
“reali esigenze di mobilitazione” NO TAV, NO PONTE, NO
TEM, NO GAS, essi diventano rapidissimamente centrali,
Attenzione, però, vi sono anche fenomeni più squisitamente
politici di portata realmente interessante e coinvolgente, sono
moto più strutturati ma scelgono di essere non-partiti e
riescono ad acquisire respiro e considerazione sono, per fare
un'esempio esperienze come il Movimento
Radical-Socialista che acquisisce ormai una caratura nazionale,
ma anche altri come il Movimento di Ri-evoluzione del
Lodigiano, nato da una costola sana del PCL e tutti gli altri che non
conosco e non nominerò, ma che fortunatamente pullulano.
Questa non è
frammentazione, ma è la risposta...è la cura. La rinascita dei
movimenti è la soluzione. Il bagno di umiltà tanto volte
“chiamato” e così poco spesso attuato. Basta , quindi
creazioni di soggetti verticistici ed intellettualizzati,
basta all'invenzione delle segreterie che precede la verifica del
consenso, la strada è (sembra un bisticcio) la strada.
Orizzontalità, Circolarità, Creazione del Basso, tutto
questo si verifica in loro. Assenza di verticismo, creazione di
portavoce e non di leader, condivisione, Visione femminile del mondo,
tutto questo è insito nelle “nuove regole” condivise di questi
movimenti, Realizzazione dei concetti elaborati all'interno delle
relazioni reali, essere cioè il cambiamento di cui si parla.
L'esempio e la pratica che sopravanzano e compendiano la teoria e la
grammatica...questo è da sempre nel DNA dei movimenti e Grillo se
n'è molto semplicemente appropriato. Ora non ho nulla contro di lui,
credo anzi che se riuscirà a superare, con il suo movimento una
forma grave di settarismo fideistico, molto si potrà fare insieme e
che molto, comunque si farà. Ma credo che , come direbbe un mio
amico, anche quella che chiamammo sinistra avrebbe il diritto di
tentare un sogno , una visione, di proporre un percorso
e penso, in tutta franchezza che questa sia la strada giusta.
Nessun commento:
Posta un commento