Composizione artistica di Luca Peruzzi |
Chi spera, si illude o teme un
imminente cambio di maggioranza, contando freneticamente sul
pallottoliere i numeri al Senato di Scelta Civica, Gruppo Misto
(SEL), minoranze linguistiche, senatori a vita, transfughi dichiarati
o potenziali di PDL o Movimento 5 Stelle, dovrebbe mettersi il cuore
in pace.
Non c'è in vista alcun cambio di
maggioranza. Le larghe intese che guidano (sic) questo Paese ormai da
quasi due anni e che hanno portato alla riconferma di Napolitano al
Quirinale sono una scelta assolutamente strategica delle oligarchie
italiche.
Perché unica strada per completare i
compiti a casa imposti all'Italia dai poteri finanziari
internazionali e dalla Troika e per salvare poltrone, ruolo e
privilegi delle caste politiche: strada che passa, per raggiungere
entrambi questi obiettivi, attraverso la riforma della Costituzione
in senso presidenziale (e della personalizzazione e
dell'autoritarismo) per fronteggiare il deficit di consenso e
di legittimazione popolare che si esprime nei tanti conflitti diffusi sul territorio, nell'astensionismo, nella
lotta alla casta, nel grillismo.
Un progetto perseguito dalle oligarchie
dominanti che non potrebbe essere realizzato da una maggioranza
precaria e composta da soggetti politicamente inconsistenti o tra
loro ideologicamente incompatibili con in più un'opposizione
grillina e berlusconiana (messi insieme più della metà
dell'elettorato) sul piede di guerra.
E dunque la condanna di
Berlusconi può essere solo un rimediabile incidente di percorso
oppure diventare un evento 'provvidenziale' che ne rafforza la
direzione.
Le turbolenze partitocratiche a cui si assiste rappresentano il solito
teatrino della politica ed il solito gioco delle parti con cui si
cerca di mantenere il rapporto con i rispettivi elettorati (e come
fulgido esempio si guardi all'improntitudine di Franceschini che
dichiara che il governo Letta sta facendo cose di sinistra) nel
contesto di una perversa trama di ricatti, minacce, mosse e
contromosse messe in atto da bande politiche sì rivali ma unite
dagli stessi interessi strategici, anzi con molti dei personaggi
sulla scena forse legati anche da una comune obbedienza massonica.
Uno squallido tira e molla in cui si prova ad indebolire il
contendente/alleato senza volerlo realmente sconfiggere e senza
alcuna intenzione di spezzare la corda.
Le discussioni che non sarebbero
accettabili in nessun Paese civile sulla decadenza del condannato
Berlusconi dalla carica di senatore, gli aut aut sull'IMU, le minacce
di far cadere il governo, le promesse di 'riformare' la giustizia, le
voci sui grillini pronti ad entrare in una nuova maggioranza, la
nomina di quattro nuovi senatori a vita e potenziali nuovi quattro
voti per il governo Letta, possono tutte essere lette come elementi
di questa sordida contesa alle spalle del Paese e del popolo
italiano.
Ma a dispetto di tutto questo e proprio
grazie a tutto questo la nave va, per usare una locuzione tipica dei
tempi craxiani e del pentapartito di cui l'attuale maggioranza è
degna e diretta erede. Con il gioco delle tre carte sull'IMU e con le
ventilate ipotesi di ricorsi giuridici (alla Corte Europea, alla
Corte Costituzionale) per rinviare la perdita dell'immunità
parlamentare da parte di Berlusconi il Governo va avanti. Come per
tutti i grandi debitori l'importante è guadagnare tempo e in fondo
servono solo 18 mesi per completare la riforma costituzionale.
Chi è assente ingiustificato e
colpevole in questa Italia è la Sinistra. La Sinistra vera che non
ha nulla a che fare con il PD, la Sinistra che si fonda sulle idee di
libertà, giustizia sociale, uguaglianza, fratellanza, sulla
rappresentanza dei ceti subalterni, sulla necessità dell'intervento
dello Stato nell'economia.
Per la CGIL
sono oltre 9 milioni gli italiani in 'sofferenza per il lavoro':
disoccupati, cassaintegrati, scoraggiati, precari, i lavoratori
obbligati al part-time. Si aggiungano a questi i pensionati poveri e
i disabili, gli occupati che non hanno un reddito sufficiente per
arrivare a fine mese, i senza casa, i giovani a cui non è consentito
di percorrere studi e progetti adeguati al proprio talento e alle
proprie attitudini, i cittadini oppressi dalla mafie,
dall'inquinamento, coloro che sono esclusi di fatto dai servizi
sociali fondamentali. Oltre a chiedersi dove è stata la CGIL in
questi ultimi decenni e cosa intenda fare da oggi in poi (oltre ad
assicurare ai propri segretari, a fine carriera sindacale, una bella
poltrona da parlamentare) non si deve pensare che si dovrebbe ripartire da qui, che questo è il popolo
a cui la Sinistra dovrebbe rivolgersi e di cui la Sinistra dovrebbe
rappresentare bisogni e aspirazioni?
Può ancora attendere la nascita di
un'Alternativa di
Sinistra?
http://bentornatabandierarossa.blogspot.it/2013/07/unita-della-sinistra-facciamo-presto.html
http://bentornatabandierarossa.blogspot.it/2013/07/unita-della-sinistra-facciamo-presto.html
Nessun commento:
Posta un commento