"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

lunedì 4 luglio 2011

INTENDIAMOCI SULLE PAROLE










di Marigo Giandiego, per AreA

Nel mondo, nei prossimi anni si spenderanno molto più di 1000 mliardi di dollari per “aggiornare” gli arsenali militari nucleari.
Che sia questo il problema?
Contro chi?
Contro che cosa?
Perchè?
Nello specifico l'Italia con il suo "Ragioniere Creativo" Tremonti vara una “manovra sciagurata” che colpisce i ceti bassi e medi, risparmiando e pare persino ovvio, sciocco e banale quelli alti ed altissimi. Non toccando affatto quelle stesse “operazioni finanziarie” che a detta dello stesso Tremonti (quando si travesta da uomo della verità) sono state causa di questa crisi (che non c'era, fino a ieri per il suo imperatore e datore di lavoro). Non toccando affatto per esempio l'investimento di ben 16 miliardi di Euro dedicato a 131 nuovi aerei da bombardamento F35.
Chi è il nemico?
Contro chi dovremmo dispiegare questo enorme contingente di potenza militare, contro chi l'occidente giustifica il bisogno, l'esigenza assoluta di buttare tutto questo fiume di danaro per rinnovare i propri “strumenti di sterminio di massa”.
Quanto si potrebbe fare su questo pianeta con quei 1000 miliardi?
Quanto con i 16 dedicati in Italia agli F35?
Se poi come suggerisce la “Campagna Sbilanciamoci” attuassimo un ribilanciamento vero e la giustizia fiscale:
“Serve una tassa sui patrimoni milionari (che varrebbe oltre i 10 miliardi di entrate), portare al23% la tassazione sulle rendite. Aumentare dal 43 al 45% la tassazione per i redditi superiori ai 70.000 Euro. Bisogna tagliare almeno del 20% . Le spese militari e bloccare del tutto l'investimento il programma dei 131 arei F35. Persino Germania e Gran bretagna hanno ridotto le spese militari e se la Germania non stupisce, la Gran Bretagna sì, l'Italia non ci ha nemmeno pensato
Servono misure per rilanciare l'economia con un programma di “piccole opere” abbandonando la megalomania dispendiosa ed inutile delle grandi (Ponte sullo Stretto T.A.V). Indispensabile un appoggio ed un sostegno alla Green Economy, necessario un incentivo in difesa dei redditi, per riattivare un'economia altrimenti ristagnante e dare impulso alla domanda interna. Lotta al precariato, recupero del fiscal drug, reddito di cittadinanza restano misure compatibili ed indispensabili”
Sarebbe, ne sono più che certo, un paese molto diverso da questo, con un'impostazione di fondo che mette al centro l'uomo ed i suoi bisogni. Con premesse che rifiutano l'adorazione del Totem nefando della Guerra e del Massacro. Personalmente, lo dichiaro senza nessun timore, recupererei “completamente” le spese degli armamenti azzerando gli eserciti ed implementando per contro un sistema di “protezione civile”.
Però attenzione, perchè coloro che sino ad oggi non hanno mai pagato dazio e che su questa certezza, hanno consolidato il loro potere urlerebbero di dolore e ci narrerrebbero di una fuga generalizzata degli investitori verso l'estero...verso lidi felici e privi di obblighi, tasse e lacciuli, di un futuro certo di disoccupazione ed impoverimento, come se già oggi non fosse così. Secondo il principio, caro sia al nostro imperatore che al suo “ragioniere creativo”, ma silenziosamente e implicitamente sostenuto da moltissimi anche in quella che definiamo “opposizione” ed ancora peggio “sinistra”, che tassare giustamente i ricchi li farebbe arrabbiare.
Molte volte ho ripetuto che il “Progetto del Potere” è altro, esso comprende un regresso feudale, una garanzia inalienabile per nascita ed appartenenza, un'ereditarietà familiare e una gestione del potere sullo stile di “Cosa Nostra”.
Loro progettano un futuro di “Capitalismo Feudale” e lo dimostrano, a partire dal piccolo del nostro paese, in ogni loro manifestazione di potere in ogni loro battaglia di presunta “libertà” in ogni loro “difesa della democrazia”.
Questo progetto è globale, non si ferma ai ristretti confini del regno, ma tocca e comprende tutto l'Impero.
Passando per la ValSusa, agendo localmente, ammantandosi di esigenze inalianabili, riempiendosi la bocca delle parole “Progresso” e “Civiltà” riservandoci termini di conservazione e conservatorismo...bollandoci come “Forme di lotta di retroguardia” (neologismo coniato per i valsusini da fantasiosi creativi piddini).
Intendiamoci sul senso dele parole...e se non siamo d'accordo sul loro significato, parliamone, non esistono “Progresso e Civiltà” senza “compatibilità, spiritualità e sostenibilità” , tecnologia e modernismo non significano necessariamente progresso, l'avanzare suicida dei Lemming non è Civiltà, non possiamo cambiare questo paese senza modificare le premesse, non possiamo non toccare “la cultura condivisa”. Non bastano 7.000.000 di emendamenti a cambiare la sostanza delle cose.
Dobbiamo avere il coraggio civile del “cambiamento delle premesse” senza il quale nulla davvero succede. Ed allora ripensiamo, ripensate cosa si potrebbe fare con quei 1000 miliardi di dollari che verranno sprecati per rinnovare gli arsenali nucleari, per non parlare di quelli buttati per quelli convenzionali e , forse, qualche risposta in più riuscirà ad attraversare “L'ipnosi” che quotidianamente ci inducono per ottenebrarci la mente

Nessun commento:

Posta un commento