Da giorni e giorni mi interrogo su cosa stia accadendo in Italia.
Raccolgo tutti i pezzi, la somma farà il totale.
Pezzo n. 1
Con la Legge 24 febbraio 2006, n. 85, nella distrazione generale, l'allora Governo Berlusconi, con la complicità di un fedele ed interessato alleato (la Lega), fa approvare dal Parlamento, già ridotto a protesi inerte, la modifica di diversi articoli del codice penale, tra gli altri, alcuni particolarmente significativi.
Si tratta degli articoli 241, 270, 283, 289, 292, e 299.
Rispettivamente, si tratta dei seguenti reati:
241. Attentati contro la integrità, l'indipendenza e l'unità dello Stato.
270. Associazioni sovversive.
283. Attentato contro la Costituzione dello Stato.
289. Attentato contro organi costituzionali e contro le Assemblee regionali.
292. Vilipendio della bandiera o altro emblema dello Stato.
299. Offesa alla bandiera o ad altro emblema di uno Stato estero.
Ciascuno di questi articoli è stato modificato in modo da escludere la rilevanza penale delle fattispecie in essi descritte, se consumate senza 'atti violenti' o 'espressioni ingiuriose'.
Inoltre, l'art. 270, nel 'nuovo testo', non considera più reato promuovere, costituire, organizzare o dirigere associazioni dirette a stabilire violentemente la dittatura di una classe sociale sulle altre, ovvero a sopprimere violentemente una classe sociale. Il testo evidenziato in neretto era parte del testo originario dell'articolo, cancellato nel nuovo testo e, ripeto, non più reato.
Qui di seguito gli articoli, come modificati.
http://www.camera.it/parlam/leggi/06085l.htm
A mio avviso, queste modifiche sono assolutamente incostituzionali e, come tali, in un ipotetico giudizio penale, suscettibili di impugnazione, in via incidentale, innanzi alla Corte Costituzionale. Ritengo, quindi, che ove lor signori avessero pensato di prepararsi il terreno alla scopo di autolegittimarsi audaci colpi di Stato, spacciandoli per democrazia, quel terreno, costituzionalmente parlando, è un terreno minato. Se vogliono fare un colpo di Stato, peraltro già da molti denunciato come già in atto, devono farlo chiamandolo con il suo nome.
Pezzo n. 2
Legge 6 agosto 2008, n. 133.
Vi prego di notare la data, 6 agosto, gli italiani sono al mare.
Questa è la legge di conversione del decreto legge 112/2008, l'ultima finanziaria di Tremonti.
Con questa finanziaria, Tremonti distrugge definitivamente lo Stato italiano.
I tagli finanziari sono un autentico massacro per una amministrazione pubblica già ridotta alla canna del gas.
Non solo, in questa legge, sono numerose le misure adottate per indurre al pre-pensionamento molti, forse scomodi funzionari dello Stato.
Brunetta sembra compiere l'opera, con una campagna pesantemente denigratoria e diffamatoria dei dipendenti pubblici, chiamandoli ripetutamente e pubblicamente 'fannulloni'. Introduce i tornelli, con l'evidente scopo di umiliare e mortificare la dignità dei servitori dello Stato, soprattutto quelli più alti in grado.
Pezzo n. 3
In piena recessione e crisi finanziaria, con un debito pubblico che ha ormai superato i 1700 miliardi di euro, Tremonti sposta ingenti risorse al nord (es. Milano expò 2015) e continua ad assecondare l'evasione fiscale, presentandola addirittura come 'ammortizzatore economico sociale'. Tanti soldi, dei pochi rimasti, si stanno pericolosamente spostando al nord..
Pezzo n. 4
La Lega firma la carta igienica berlusconiana (lodo Alfano, intercettazioni,..) in cambio di misure a stretto giro leghiste. Tra di esse, le ronde.
Le ronde suscitano l'indignazione di molti. Tutti concentrano l'attenzione su aspetti gravi, che però, artatamente, allontanano lo sguardo dall'aspetto più grave ed insidioso di tutti.
Con le ronde, di fatto e di diritto, la Lega svela un’organizzazione (para)militare su territorio.
Bossi, o Boss(ol)i come l'ha ribattezzato Grillo, da tempo parla di fucili e di secessione.
Insomma, la Lega si assicura i soldi e si organizza militarmente su territorio.
Miss padania è solo un'anticipazione della 'autonomia' leghista.
Pezzo n. 5
La Lega diventa ingombrante, non meno di Berlusconi.
Il comitato d'affari capisce e non gradisce.
Berlusconi viene isolato e stretto in un angolo.
Dicono a nuora perché suocera intenda.
Non possono attaccarlo su nessuno dei suoi estesi talloni di Achille, poiché sono anche i loro, ma possono esporlo al pubblico ludibrio per le sue perversioni sessuali, da cui è afflitto.
Insomma, provano a 'sputtanarlo'.
Questi dilettanti non si sono resi conto che l'Italia di oggi, quella che loro hanno voluto e che a loro è servita e serve, è ormai essa stessa una puttana senza ritegno, pronta a vendersi al migliore offerente e del tutto indifferente alle 'porcate' del Presidente del Consiglio di turno.
Pezzo n. 6
Questo è il pezzo da novanta.
Come scrivevo qualche post fà, il creatore di Forza Italia (e non solo di quella, Berlusconi deve molto a quest’uomo) è Marcello Dell'Utri, condannato in primo grado a nove anni (ed altro) per associazione mafiosa.
Nella sentenza, tra le altre cose, si legge:
« La pluralità dell'attività posta in essere da Dell'Utri, per la rilevanza causale espressa, ha costituito un concreto, volontario, consapevole, specifico e prezioso contributo al mantenimento, consolidamento e rafforzamento di Cosa nostra, alla quale è stata, tra l'altro offerta l'opportunità, sempre con la mediazione di Dell'Utri, di entrare in contatto con importanti ambienti dell'economia e della finanza, così agevolandola nel perseguimento dei suoi fini illeciti, sia meramente economici che politici. »
E ancora
« Vi è la prova che Dell’Utri aveva promesso alla mafia precisi vantaggi in campo politico e, di contro, vi è la prova che la mafia, in esecuzione di quella promessa, si era vieppiù orientata a votare per Forza Italia nella prima competizione elettorale utile e, ancora dopo, si era impegnata a sostenere elettoralmente l’imputato in occasione della sua candidatura al Parlamento Europeo nelle fila dello stesso partito, mentre aveva grossi problemi da risolvere con la giustizia perchè era in corso il dibattimento di questo processo penale. »
Stando alle risultanze giudiziarie, si direbbe che Berlusconi abbia debiti con creditori di poche parole.
Chissà perché mi viene in mente una battuta del Padrino ‘gli farò un’offerta che non può rifiutare’.
Pezzo n. 7
Lombardo, Miccichè e Dell’utri minacciano il Partito del Sud.
Totò Riina, improvvisamente, ha voglia di parlare.
Massimo Ciancimino, anche lui, altrettanto sorprendentemente, si rivela un gran chiacchierone.
In Sicilia, il sentimento è nudo, ma la ragione è vestita.
Pezzo n. 8
Il ‘leghista’ Tremonti deve correre ai ripari: il piatto piange.
Assegna subito quattro miliardi alla Sicilia.
Il contabile appende al chiodo arco e frecce di un improbabile e posticcio Robin Hood e se ne esce con la ancor più assurda e agghiacciante tassa sull’oro.
Dopo aver esaurito, svendendolo, tutto il patrimonio mobiliare e immobiliare italiano (nostro, per intenderci), in piena recessione economica e crisi finanziaria, non sapendo più dove andare a prendere i soldi e pressato dalle perentorie richieste dei creditori del Sud, Tremonti ha pensato bene di usare le riserve auree, quelle che uno Stato tocca solo in caso di guerra o situazioni disperate e solo nell’interesse del Paese.
Non può nemmeno usarle direttamente, l’Italia è membro dell’UE ed è ormai nella moneta unica.
Le riserve auree della Banca d’Italia sono garanzia della sua quota parte di euro. Il sistema monetario è vincolato.
Ci prova con la tassa sull’oro.
Povera Italia, in tutti i sensi.
LA COSA NON MI STUPISCE....ANCHE SE TUTTO CIO E' AGHIACCIANTE...ABBIAMO LE MANI LEGATE SE CONTINUAMO COSI
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