"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

sabato 30 gennaio 2010

Persecutori, non perseguitati

di Michele

Il fatto che è una balla che esisterebbe una persecuzione politico-giudiziaria nei confronti di Berlusconi è dimostrato dalle indagini e processi giudiziari antecedenti il suo ingresso in politica, che lo hanno visto imputato. Ad esempio, già nel lontano 1989 fu dimostrata la sua colpevolezza, poi amnistiata, per falsa testimonianza sull’iscrizione alla loggia massonica P2. Antecedente al suo ingresso in politica è l’indagine in cui fu coinvolto per traffico di droga che venne archiviata nel 1991. Prima dell’ingresso in politica hanno inizio anche le inchieste indirizzate a far luce sulle attività finanziarie delle holding facenti capo a Fininvest.
Ipotizzando per assurdo che Berlusconi sia antipatico a tutti i magistrati e che quindi contro di lui siano state costruite solo calunnie, allora nella sua posizione di forza, sfruttando il potere politico, si sarebbe fatto risarcire delle diffamazioni e calunnie costruite contro di lui; in realtà, le accuse non erano infondate ma vere, in alcuni casi gli è andata bene per insufficienza di prove, ma non era nelle condizioni di esporre querela per calunnia e quando lo ha fatto ha avuto torto; il querelato a sua volta chiede risarcimento e quando si ha torto non solo non si viene risarciti ma si finisce col pagare anche in moneta il querelato che, avendo ragione, non ha calunniato.

Viene più logico da pensare che chi sfugge al processo o alla cattura, nel caso di latitanza, lo fa perchè colpevole. Ma, per assurdo, ammesso che contro Craxi e Berlusconi ci sia stato un fumus persecutorio, i processi si fanno sulla base di prove e i magistrati avevano trovato testimonianze, confessioni e soprattutto le mazzette. Nei confronti di Berlusconi solo quando le prove erano insufficienti non c'è stato un intervento legislativo da parte di quest'ultimo, interventi che in altri casi hanno ottenuto di: rinviare processi attraverso legittimo impedimento, legittimo sospetto, lodo Schifani e Alfano incostituzionali; bloccare l'acquisizione di prove con la legge sulle rogatorie; depenalizzare i reati commessi come il falso in bilancio; arrivare alla prescrizione riducendone i termini.
Ma tutto ciò non basta a togliere la pessima fama sotto l'aspetto etico-morale, allora la controinformazione piduista di regime sta cercando di ribaltare la realtà dei fatti; ci troviamo di fronte ad atti eversivi di smantellamento dello stato di diritto.
Ovviamente Berlusconi non è vittima di alcun complotto, è evidente che non esistono “toghe rosse” che perseguitano Berlusconi. Anzi, se Berlusconi avesse trovato davvero le “toghe rosse” a Milano, la prescrizione per concessione delle attenuanti generiche (lodo Mondadori) e le assoluzioni per insufficienza di prove (caso Medusa, processo Sme) potevano essere condanne definitive per il signor Berlusconi.
Inoltre, è accertato, dalla sentenza definitiva della Cassazione, che Mills è stato corrotto per testimoniare il falso nell'ambito di due processi in cui era imputato Silvio Berlusconi (il processo per corruzione alla Guardia di Finanza e il processo dei fondi neri di All Iberian) allo scopo di “tenere fuori da un mare di guai” Silvio Berlusconi.
E’ accertato che il giudice Metta è stato corrotto dai legali di Berlusconi per strappare la Mondadori a De Benedetti.
E’ accertato, dal processo All Iberian 1, il finanziamento illecito di 22 miliardi di lire al PSI, denaro partito da fondi occulti della Fininvest per finire nei conti svizzeri del PSI di Craxi.
E’ accertato che alcuni finanzieri sono stati corrotti per far chiudere loro tutti e due gli occhi sulle irregolarità riscontrate nelle verifiche fiscali presso le aziende di famiglia Berlusconi; Massimo Maria Berruti e Salvatore Sciascia, che erano fiscalisti del gruppo Fininvest e prima ancora ufficiali della Guardia di Finanza, sono stati condannati in via definitiva in tale processo relativo alle tangenti alla Guardia di Finanza e poi hanno fatto carriera politica entrando in parlamento col partito di Berlusconi.

Appare evidente che non c'è un uso politico della giustizia ma c'è chi fa politica per impedire alla giustizia di compiere il suo corso legittimo e doveroso, denigrando e minacciando la magistratura attraverso un disegno eversivo per attentare all'autonomia e indipendenza della magistratura.

La vittoria alle primarie di Nichi Vendola: è vera gloria?

La vittoria di Nichi Vendola alle primarie pugliesi è stata unanimemente interpretata come una battuta d’arresto, almeno in quella regione, della strategia dalemiana di costruire attraverso l’alleanza ed il primario rapporto di collaborazione con l’UDC l’alternativa alla destra berlusconiana.
Da molti, a sinistra e non solo, sono state apprezzate la caparbietà e la coerenza di Vendola che non si è piegato ai giochi di palazzo e ad una candidatura decisa in base ad equilibri politici nazionali, rivendicando al contrario i risultati del suo governo ed il consenso popolare di cui gode nella propria regione.
Personalmente non sono in grado di dare un giudizio, in positivo o in negativo, su Nichi Vendola governatore. Certo restano come macigni le inchieste giudiziarie sulla gestione della sanità pugliese che hanno coinvolto membri della sua giunta e le accuse pesantissime che gli ha rivolto un giornalista autorevole come Carlo Vulpio. Né la popolarità di per se stessa è garanzia di buon governo …

venerdì 29 gennaio 2010

Ricattatori di professione

Si cede ai ricatti, alle estorsioni, all'usura per debolezza, per paura, per bisogno, per la vergogna di vedere svelato qualcosa che si vuole tenere nascosto.
Cedere non è mai una soluzione. Significa entrare in un oscuro tunnel senza uscita, significa consegnare la propria vita nelle mani di chi vuole distruggerti e non si accontenterà mai di ciò che puoi dargli e si fermerà solo quando ti avrà completamente annientato.
Le estorsioni e l'usura sono piaghe terribili che affliggono la società e l'economia italiana.
L'uso deliberato del ricatto per l'arricchimento personale, come forma di lotta politica, per rafforzare posizioni di potere e di primato economico sembra sempre più improntare la vita nazionale.

martedì 26 gennaio 2010

I troll di lotta e di governo

Da wikipedia: Troll - nel gergo di Internet, e in particolare delle comunità virtuali come newsgroup, forum, social network, mailing list, chatroom o nei commenti dei blog - è detto un individuo che interagisce con la comunità tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente stupidi, allo scopo di disturbare gli scambi normali e appropriati.
Ecco mi sembra che gran parte della comunicazione politica della maggioranza di centro destra sia ispirata al trollismo, non come iniziativa di suoi singoli esponenti ma come deliberata strategia mediatica rivolta a distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dai reali problemi del Paese.

domenica 24 gennaio 2010

La condanna di Toto' Cuffaro, il PD e la politica delle alleanze.

Toto' Cuffaro è stato condannato dalla Corte di Appello di Palermo a sette anni di reclusione per favoreggiamento a Cosa Nostra e rivelazione del segreto istruttorio.
Per l'amor di Dio non si tratta ancora di una condanna definitiva, ma non è necessario aspettare le decisioni della Cassazione per trarre anzi per riaffermare quelle che dovrebbero essere scontate conclusioni politiche. Chi sia Toto' Cuffaro e quale ruolo svolga in Sicilia è ben noto (http://www.antimafiaduemila.com/content/view/24326/48/), il peso decisivo che il vice presidente dell'UDC, in termini di consensi elettorali che porta in dote, ha nel proprio partito è risaputo.

sabato 23 gennaio 2010

Letture Consigliate - 23 gennaio 2010

Luca Telese sul welfare di Nichi Vendola

C'è qualcuno che scherza con il fuoco

Viola

Viola era anziana.
Lo era sempre stata. Pensate che, quando frequentava le elementari, se qualcuno dei suoi compagni doveva fare la pipì, non chiedeva il permesso di andare in bagno alla maestra, ma a lei.
Ordinata, pulita, diligente, riflessiva, molto saggia. Non faceva mai niente che non potesse eseguire alla perfezione.
Sin dalla nascita, sembrava che avesse già vissuto una vita intera. Sapeva già, si direbbe per scienza infusa, cosa fosse giusto e cosa fosse sbagliato. E non sbagliava mai infatti, quello che faceva lei era sempre ben fatto.
La mattina si svegliava prestissimo; la sua giornata, dall'asilo all'ufficio (lei non aveva mai notato nessuna differenza), scorreva rapida tra mille impegni; per tutto il giorno adempiva tutti i suoi doveri con estrema efficienza, senza saltarne neanche uno; la sera, prestissimo, si spegneva soddisfatta in un sonno ristoratore, una specie di letargo di otto ore, mai un minuto di più, mai un minuto di meno. Era precisissima.
Non che non facesse le cose che fanno tutti i bambini, gli adolescenti, i ragazzi, gli uomini e le donne adulti, solo che lei le faceva in modo diverso.
Se qualcuno le proponeva di andare al cinema, lei ci rifletteva su un momento, poi decideva il giorno della settimana più indicato, fissava l'appuntamento e lo segnava sulla sua agendina. E il giorno stabilito, all'ora stabilita, andava a vedere il film stabilito con le persone stabilite.
Che io sappia, non le è mai capitato di cambiare all'ultimo minuto giorno, ora, film o persone.
Come poteva succederle d'altronde?
A Viola le cose non capitavano mica, era lei che decideva cosa dovesse succederle.
E succedeva puntualmente.
Chi la conosceva l'amava proprio perché lei era così.
Era estremamente rassicurante ed era famosa per i consigli che sapeva dare, sempre molto saggi.
Chiunque avesse avuto bisogno di calore materno, che fosse stata la madre, il padre, il fratello, il fidanzato, la sua migliore amica, in lei trovava un porto sicuro.
Quando si trovava in compagnia di un'allegra brigata di amici, sembrava una dolce nonnina, paziente e gentile.
Era lei che apparecchiava e sparecchiava, provvedeva a tutto e a tutti.
Mentre tutti ridevano e scherzavano, lei aveva sempre un gran da fare, avanti e indietro con la cucina; e mentre se ne andava su e giù tra l'ilarità generale, sembrava quasi che dicesse 'state buoni bambini'.
Sennonché, un giorno, Viola impazzì. O almeno così credettero tutti.
Ufficialmente, una mattina, Viola uscì di casa prestissimo per andare al lavoro, come era suo solito, e non tornò più.
Qualche mese dopo, a ciascuno dei suoi parenti, amici e conoscenti arrivò per posta un identica missiva: "Io non torno".
La verità è che quella mattina Viola, mentre camminava spedita per raggiungere la macchina, inciampò e cadde.
Fu un bel capitombolo.
Era talmente presto che la strada era deserta e lei si ritrovò lì, sola, caduta per terra in mezzo alla strada e piena di ammaccature.
Improvvisamente le fece male tutto.
Viola, in tutta la sua vita, non era mai caduta.
Quella mattina, già da qualche giorno, aveva trent'anni.
Seduta lì per terra, con un'espressione stupita e imbronciata ad un tempo, sembrava proprio una bambina e come una bambina si rialzò e con un sorriso indecifrabile sulle labbra si diresse verso una direzione sconosciuta.

venerdì 22 gennaio 2010

Italia, un Paese senza più speranza

Non ci sono parole per esprimere i sentimenti di rabbia, disgusto e ribrezzo che suscitano i provvedimenti vergognosi di questo Governo e le leggi proposte ed approvate dalla classe politica al potere.
E' uno spregevole stillicidio di attacchi alla Costituzione, al Diritto, al buon senso, ai valori della Giustizia, ai principi di legalità, di onestà e rettitudine che dovrebbero contraddistinguere tutti i cittadini e ancora di più chi governa e amministra la cosa pubblica.

lunedì 18 gennaio 2010

Per l'Eurostat il 19 per cento degli Italiani è a rischio povertà

Secondo i dati dell'Eurostat, l'Ufficio Statistico della Commissione Europea, pubblicati oggi 18 gennaio 2010 e riferiti al 2008, il 19% degli italiani è a rischio di povertà (e per la fascia d'età da zero a diciassette anni, la percentuale arriva al 25%). Si tratta di risultati peggiori della media europea e destinati ad aggravarsi ulteriormente nel 2009 considerando la crisi occupazione che ha caratterizzato l'anno appena trascorso.
Questa è una notizia che meriterebbe la prima pagina di tutti i giornali, approfondimenti e discussioni e ben più di un breve richiamo sui tg, nei rari casi in cui avviene.

Letture Consigliate - 18 gennaio 2010

I disoccupati ci sono ma non si vedono (Ilvo Diamanti)

Nel 2008 il 19 per cento della popolazione italiana sotto la soglia di povertà
La fonte Eurostat

sabato 16 gennaio 2010

Bettino Craxi: condannato dai giudici e dalla storia

“Craxi modernizzatore”, “Craxi statista”, “Craxi perseguitato politico costretto all'esilio” sono solo alcune delle affermazioni di chi vuole rivalutare la figura del defunto leader socialista, minimizzando il peso delle condanne penali che lo colpirono anche allo scopo di esaltare la figura di Berlusconi, suo erede politico ed anch'egli presunta 'vittima' di un accanimento giudiziario dei magistrati.
Ma cosa significa essere uno statista?
Trovo straordinaria al riguardo la definizione data da Alcide De Gasperi:
“Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione.” (http://it.wikiquote.org/wiki/Alcide_De_Gasperi)

giovedì 14 gennaio 2010

Spiriti animali: quelli che sfruttano gli immigrati.

Il mio cuore è con gli uomini neri di Rosarno. Esseri umani ai quali nemmeno la fame e la violenza riescono ad annientare la dignità ed il coraggio.
Il mondo occidentale, la culla degli ideatori e degli esportatori della democrazia e della civiltà, quando parla di immigrati dovrebbe anzitutto ricordarsi dei valori sui quali sono fondate le proprie istituzioni e le proprie leggi: la libertà, l'eguaglianza e la fraternità. Dovrebbe ricordarsene soprattutto chi sostiene la rivendicazione del Vaticano di affermare le radici cristiane dell'Europa e parla di sacralità della vita umana fin dal momento del concepimento o quando è ridotta ad irreversibili condizioni vegetative.

martedì 12 gennaio 2010

ROSARNO...L'ULTIMO KILOMETRO NEL PERCORSO DELLA VERGOGNA

Di Giandiego Marigo

I fatti di Rosarno devono a farci riflettere. Sembra indispensabile farlo, molti sono stati gli articoli che hanno affrontato l'argomento, molti i punti di vista ma su una cosa sembra essere concorde tutta l'area di progresso...sul fatto terribile di un collegamento nefando fra la 'Ndrangheta e il peggiore razzismo made in Italy. Con il trascorrere delle ore si fa sempre più preoccupante, questa connessione come il dato di quanto è stato perpetrato ai danni di questi esseri umani. Noi riteniamo che lo stato, quello stesso in cui ci si chiede di riconoscerci, dovrebbe preoccuparsi del fatto che le 'Ndrine abbiano un tale controllo del territorio, tanto da riuscire a mobilitare un intero paese, contro un gruppo di immigrati che ha l'unica colpa di essersi ribellato alla schiavitù. Oggi il nostro stato ci chiede di condividere l'atteggiamento repressivo del ministro Maroni e le sue dichiarazioni secondo le quali un eccesso di lassismo e di permissività abbia condotto alla situazione attuale.

‘ FINO ALL’ULTIMO GIORNO – RESPIRO ' - TENORE ITALIANO JOE FALLISI AL 12ESIMO GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME

Intervista di Sara Venturini
Cairo, 08/01/2010
Siamo al Cairo, nella stanza del ‘Sun Hotel’ dove Joe Fallisi, tenore italiano e attivista per i diritti umani ha intrapreso uno sciopero della fame oramai da 12 giorni in attesa di un lasciapassare dalle autorità egiziane per recarsi nella Striscia Di Gaza.
Giuseppe, so che sei stato in ospedale questa mattina per dei controlli, come sono le tue condizioni fisiche ?
Mi sento un po’ stanco, però va bene. Mi hanno proposto di trattenermi fino a domani sera in osservazione in ospedale ma ho preferito rientrare in albergo e sentirmi più libero.’
Vuoi raccontarmi come è nata l’iniziativa dello sciopero della fame?

domenica 10 gennaio 2010

Il centro sinistra dalle regionali del 2005 a quelle del 2010: guidato da menti raffinatissime o da semplici mentecatti?

Cominciamo dall'inizio: le elezioni regionali del 2005. Il centro sinistra vince in 12 regioni delle 14 nelle quali si vota. Il consenso di Berlusconi appare in caduta libera (talmente disperato da spingerlo a recarsi a sorpresa alla trasmissione Ballarò subito dopo le elezioni) e l'Unione, l'alleanza dei partiti che vanno da Rifondazione Comunista all'Udeur di Mastella sotto la guida di Romano Prodi, appare destinato ad una sicura vittoria alle elezioni nazionali del 2006.

Letture Consigliate - 10 gennaio 2010

Marco Travaglio sul PD

Nichi Vendola: vecchia o nuova politica ?

venerdì 8 gennaio 2010

Letture Consigliate - 8 gennaio 2010

La questione statunitense

Rose fuori stagione

E' sbocciata una rosa. E' la prima del mio giardino.
E' una Queen Elizabeth.
Vorrei poter dire che sono sbocciata con lei.
Questa mattina mi sono svegliata col pensiero della fine della mia vita. Ho avuto la percezione netta che un giorno, forse, sarò vecchia e guarderò i giovani col sorriso sulle labbra, e tra me e me penserò 'non ricomicerei daccapo per tutto l'oro del mondo'.
Quel giorno potrebbe essere oggi, ieri, domani, fa lo stesso.
La vita è solo un galleggiare nel tempo e io sto galleggiando.
Non ho paura. Non sono stanca. Non ho rimpianti. Non ho rancori.
Ho molti ricordi e la consapevolezza che altri se ne aggiungeranno; uno dopo l'altro, come soldatini di piombo, piccoli, suggestivi e inarrestabili.

Tutto questo è solo mio, di nessun altro. Anche volendo, non potrei condividerlo con nessuno e non riesco ancora a capire se sia un bene o un male.

L'epidermide che riveste il mio corpo, nascondendo i complicati meccanismi che lo muovono e offrendo all'esterno un'immagine di grazia e di semplicità, altro non è se non l'invalicabile confine che mi separa dal mondo e che mi costringe ad un esilio a volte, mio malgrado, doloroso.

Eppure, qualcosa mi dice che quel confine, proprio perchè tale, fa della mia finitudine una finestra sul mondo, sull'infinito.
Guardo fuori e mi appare, bella e regale, una rosa di primavera, una Queen Elizabeth.

E' lì, solitaria e silenziosa, in tutta la sua eleganza e bellezza. Sfacciatamente fuori stagione.
Si offre allo sguardo altera e indifferente. Ignara, forse, del mondo che la circonda; ignara di me e del dono che ricevo.
Quella delicata rosa perlacea delicatamente mi ha presa ed io ho preso lei. Il resto non conta, farfuglia confuso e dipende solo da me: posso scegliere.
Una rosa,
un libro,
un uomo..
Un universo intero si offre, perlopiù cinico volgare e goffo ed io posso prenderlo o lasciarlo lì.

Se non fosse per la mia finitudine non godrei di questa illimitata libertà.
S'io mi confondessi con l'infinito, cedendo alle vertiginose ed ingannevoli altezze della vanità, in nulla sarei più libera e sovrana, e da schiava e gladiatore mi umilierei a calpestare i penosi, volgari e ripetitivi palcoscenici dei potenti, dove la violenza è regina, l'ignoranza è maestra e l'egoismo, borioso e fiero, senza pudore alcuno, s'inchina di fronte al padrone.

Ma io non mi confondo con l'infinito, io ho dei confini insuperabili ed entro quei confini si estende, infinito, il mio regno.
Di quel regno io sono la sovrana assoluta.
Sono l'unica che può fare e disfare; sono padrona di tutto e di tutti. Nessuno può prendere il mio posto, né io posso abdicare, anche volendo, non potrei rinunciare al trono.
Sono al di sopra di ogni legge, perché la legge sono io.
Sovrana assoluta, unica e perciò sola.
Neanche i miei migliori e più fedeli amici, per quanto presenti e partecipi, potrebbero alleviare il peso del mio governo e rendere meno gravoso il mio compito.
La decisione spetta a me, sempre, qualunque decisione sia.
A me gli oneri, non anche necessariamente gli onori, perlopiù venduti a poco prezzo dai cialtroni di ogni era e di ogni età.
E la solutidune, come un  trono, s'impone solenne e inutile.

Intanto, quella rosa fuori stagione, solitaria e silenziosa, s'impone allo sguardo, in tutta la sua bellezza ed eleganza.
Altera e indifferente, è ignara forse del mondo che la circonda. Diffidennte, volge lo sguardo a destra e a manca e come se nulla vedesse, neanche fosse la dea bendata, tutto accieca sfidando l'umana resistenza.

Una rosa che sboccia in inverno.
Una rosa perlacea che regna sovrana nel suo giardino.
Una rosa sola.
Forse una delle tante.
Domani, comunque, non ci sarà più.

giovedì 7 gennaio 2010

La prima riforma: il reddito di cittadinanza

LORO parlano di riforme, le riforme che li riguardano: come garantire l'impunità a Berlusconi e così facendo garantire l'impunità e i privilegi di tutta la casta politica.
I LORO problemi sono i problemi dell'Italia e quelli su cui deve incentrarsi il dibattito pubblico.
C'è al contrario una riforma che andrebbe messa al centro dell'agenda politica: il reddito di cittadinanza.
Il riconoscimento a tutti i cittadini del diritto al reddito necessario per vivere. Per dare dignità a tutti i cittadini e liberarli dalla povertà, dalla tentazione di cedere alla lusinghe della criminalità, dalla schiavitù dei compromessi imposti dai potenti, dalla paura del futuro.

mercoledì 6 gennaio 2010

Letture Consigliate - 6 gennaio 2010

Terrorismo: se si indagasse sulla casta planetaria

L'Aquila, perizia sul crollo della casa dello studente. Mancava un pilastro portante

Non chiudete gli occhi sull'AIDS

Afghanistan, la guerra nascosta

Libertà e diritti della persona: la bussola dei Padri costituenti


Le verità di Gianfranco Mascia sul No B Day


La mafia fattura una finanziaria ma il governo punisce i giudici

Dalla rete nuove possibilità per la partecipazione democratica

Tra le tante pubblicità 'istituzionali' che imperversano in tv, nuova forma di foraggiamento con i soldi pubblici delle tv berlusconiane, ce n'è una che mi è sembrata particolarmente interessante.
E' quella della PEC: la posta elettronica certificata. La pachidermica burocrazia italiana fa un altro passo avanti verso le opportunità offerte dalla rete, con anni di ritardo rispetto all'evoluzione tecnologica di cui da tempo usufruiscono aziende, banche e privati, attribuendo valore legale nel colloquio con la pubblica amministrazione alla mail certificate.

lunedì 4 gennaio 2010

Purtroppo si muove. Qualcuno spieghi che è la direzione sbagliata

Da quanto ho appreso, ma le notizie sono confuse per mia ignoranza, l'Italia dipende dalla Russia e dalla Francia per quanto attiene ai rifornimenti energetici.
La Russia non è molto trasparente e non si capisce chi comamdi.
Se per ipotesi Putin fosse un uomo senza scrupoli, pronto ad usare la mafia russa pur di tenere in pugno il potere, oggi potrebbe essere un burattino manovrato suo malgrado da chi è infinite volte più potente di lui.

Ma è solo un'ipotesi.

Aceaelectrabel, mi giunge voce, è stata comprata da GasFrance. GasFrance, mi dicono, è in mano araba. Aggiungo e chiedo: quale esattamente?

I Paesi petroliferi dell'America Latina dismettono il dollaro e viaggiano impavidi e indisturbati oltreoceano.

Obama, con abile mossa, si è inginocchiato di fronte alla temibile Cina e l'ha adescata nella pericolosa scommessa di un Paese economicamente morto.

Le monarchie sorelle, quelle arabe, anch'esse salutano il dollaro e annunciano il 'gulfo', petroldollaro derivato riservato a pochi intimi.

Intanto gli italiani si drogano, bevono, si prostituiscono, si rifanno culi e tette, sognano di diventare Corona o la Carfagna... a vederla oggi, nessuno crederebbe mai che questa terra abbia davvero dato i natali a Leonardo Da Vinci.

domenica 3 gennaio 2010

L'ultima cantonata di Flores D'Arcais

E' sempre fonte di dolore accorgersi che le persone di cui hai fiducia tradiscono le tue aspettative.
Flores d'Arcais ed il gruppo di intellettuali legati a Micromega svolgono sicuramente un importante ruolo nel dibattito politico e rappresentano un coerente ed indomito presidio antiberlusconiano.
Ma l'adesione fideistica al mito del Popolo Viola, tanto da dedicargli un intero numero di Micromega, e addirittura proporre a Di Pietro di sciogliere l'IDV per dar vita ad una nuova 'cosa' politica nella quale confluisca appunto anche questo presunto nuovo movimento appare davvero deludente per la superficialità dell'analisi e del progetto.

sabato 2 gennaio 2010

Se fossimo in una Repubblica, chiederei le dimissioni di Giorgio Napolitano

Napolitano Giorgio ha aperto il suo discorso di fine anno tessendo le lodi di una sterile quanto fantasiosa comunità internazionale. Ha esordito decantando l'impegno e i risultati, ovviamente non indicati, delle grandi democrazie e non.
Chiunque sia informato, sa bene che il 2009 è stato un anno a dir poco fallimentare sotto il profilo dei nuovi equilibri internazionali, dei diritti umani, delle libertà fondamentali, del problema del clima, dell'inquinamento del pianeta, della crisi finanziaria ed economica e delle disuguaglianze infondate che dominano e massacrano il mondo.
L'anno che ci lasciamo alle spalle ha significato una delle più basse espressioni della legge del più forte e della cupidigia umana degli stolti.
I troppi G qualche cosa non erano mai stati così sterili, ulteriormente inquinanti e feroci.
Mai la comunità internazionale era stata così manifestamente indifferente, inutile, dannosa e cinica.
12 mesi di chiacchiere elettorali, non un fatto, non un risultato.
Seguono, nel discorso di fine anno, tanti generici bla bla bla.
Ma il controllo dell'informazione dà manforte al regime e Napolitano lo sa.
Egli di quel regime è garante e ad esso è pronto a fare scudo.
La Costituzione l'ha messa via da un pezzo, forse prima ancora che il colpo di Stato dei peggiori portasse al manifesto ed impavido vilipendio dello Stato.
Personalmente, ho ascoltato con fastidio e inquietudine le parole di Napolitano, da cui non mi sento rappresentata.

Ma chi riesce a capire cosa sta succedendo?

Ardua impresa districarsi nelle vicende politiche di queste ultime settimane.
Il destino di Berlusconi sembrava ormai segnato e le dimissioni imminenti, quando un inaspettato colpo di coda determinato da un deprecabile colpo di souvenir ne hanno, almeno temporaneamente, rafforzato la posizione e allungato la permanenza nella carica di Presidente del Consiglio.
D'altronde l'approssimarsi delle elezioni regionali suggerisce l'idea che si allontani ulteriormente l'eventualità di un cambio di governo che regalerebbe un importante vantaggio alle coalizioni di centro sinistra.
Insomma Berlusconi guadagna tempo.

venerdì 1 gennaio 2010

Pensieri - dicembre 2009

La speranza ha due bellissime figlie: lo sdegno e il coraggio... Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle.

Pablo Neruda

L'art. 54 della Costituzione stabilisce che "i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore".
Poiché Bettino Craxi ha violato tale principio costituzionale, come è pensabile che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano possa partecipare alla cerimonia di commemorazione del defunto leader politico in occasione del decennale della sua morte?

Vi è in Italia un quarto Partito, che può non avere molti elettori, ma che è capace di paralizzare e di rendere vano ogni nostro sforzo, organizzando il sabotaggio del prestito e la fuga dei capitali, l'aumento dei prezzi o le campagne scandalistiche. L'esperienza mi ha convinto che non si governa oggi l'Italia senza attrarre nella nuova formazione di Governo, in una forma o nell'altra, i rappresentanti di questo quarto Partito, del partito di coloro che dispongono del denaro e della forza economica. (Alcide De Gasperi ad un consiglio dei ministri dell'aprile 1947; citato in E. Sereni, Il Mezzogiorno all'opposizione, Torino 1948, p. 21)


«Tirannide indistintamente appellar si debbe ogni qualunque governo in cui chi è preposto all'esecuzione delle leggi può farle, distruggerle, interpretarle, impedirle, sospenderle o anche soltanto eluderle con sicurezza di impunità.
E quindi o questo infrangileggi sia ereditario o elettivo, usurpatore o legittimo, uomo buono o tristo, uno o molti, ad ogni modo, chiunque ha una forza effettiva che basti a ciò fare è tiranno, ogni società che lo ammetta è tirannide, ogni popolo che lo sopporta è schiavo.»
Vittorio Alfieri, Della Tirannide (1777)
da: http://www.megachipdue.info/component/content/article/42-in-evidenza/3068-secondo-consiglio-lettura-signor-napolitano.html

Letture Consigliate - 1 gennaio 2010

Loretta Napoleoni: mi candido per ripulire il Lazio

Revocato l'isolamento diurno a Giuseppe Graviano

Egitto, attaccata la Gaza Freedom March: due italiani feriti

Picchiato dai bulli e poi espulso

Come licenziare 9000 persone senza che nessuno se ne accorga.

La stangata nel 2010 per famiglie e consumatori