"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

martedì 12 gennaio 2010

ROSARNO...L'ULTIMO KILOMETRO NEL PERCORSO DELLA VERGOGNA

Di Giandiego Marigo

I fatti di Rosarno devono a farci riflettere. Sembra indispensabile farlo, molti sono stati gli articoli che hanno affrontato l'argomento, molti i punti di vista ma su una cosa sembra essere concorde tutta l'area di progresso...sul fatto terribile di un collegamento nefando fra la 'Ndrangheta e il peggiore razzismo made in Italy. Con il trascorrere delle ore si fa sempre più preoccupante, questa connessione come il dato di quanto è stato perpetrato ai danni di questi esseri umani. Noi riteniamo che lo stato, quello stesso in cui ci si chiede di riconoscerci, dovrebbe preoccuparsi del fatto che le 'Ndrine abbiano un tale controllo del territorio, tanto da riuscire a mobilitare un intero paese, contro un gruppo di immigrati che ha l'unica colpa di essersi ribellato alla schiavitù. Oggi il nostro stato ci chiede di condividere l'atteggiamento repressivo del ministro Maroni e le sue dichiarazioni secondo le quali un eccesso di lassismo e di permissività abbia condotto alla situazione attuale.

Non possiamo essere d'accordo, anche giocando al gioco delle tre scimmiette non possiamo non vedere l'evidenza. Esseri umani sfruttati oltre il limite, derisi, ghettizzati...usati sino al momento in cui rispondono alle esigenze e poi buttati...non possiamo non pensare che dietro a questo spunti un'antica terribile parola “schiavitù”. Non siamo qui a cercare di imitare giornalisti e scrittori e non ci interessa di riportarvi su ciò che già ampiamente la stampa ha riportato...e nel caso della stampa non sistemica anche con dovizia di particolari , come tutti abbiamo visto stando nella rete, per cui reputeremmo inutile l'aggiungere un'altra voce di cronaca o di descrizione. Ci si permetta però di fare due o tre considerazioni, rapidissime.


La prima...l'assenza, preoccupante di ogni tipo di organizzazione sindacale o para-sindacale, l'assoluto abbandono di questi lavoratori a sé stessi...e nessuno, nemmeno ora sembra realmente preoccupato dal fatto che un comparto importante della nostra economia dipenda in modo così diretto dal caporalato, dalle mafie e dallo schiavismo, il che dovrebbe costituire la vera notizia...e che debba essere costretto in questa fossa per giustificare sé stesso.

La seconda il fatto che si trovi in fondo normale che un ministro dello stato appoggi in modo nemmeno troppo indiretto azioni di prevaricazione e violenza...che narri una storia del tutto inventata sui fatti che stanno avvenendo a Rosarno, senza che nessun politico faccia notare con vigore l'orrenda connessione che si crea fra Stato e 'Ndrine. Una sorta di alleanza nefanda finalizzata alla logica del respingimento che viene avallata con l'uso dei media “controllati”...Mai come in questo caso risulta evidente, dolorosa e stridente la differenza fra informazione...accettata, riconosciuta e santificata e contro informazione.

La terza...è da parte di chi scrive l'invito accorato alla partecipazione, convinta alle numerosa iniziative che, quasi con profetica preveggenza erano in atto su questa nostra rete, alcune delle quali vedono il nostro gruppo come protagonista e promotore. Sto pensando alla Manifestazione di marzo...a quello che dopo lunga gestazione si è deciso si chiami NO. R.D.- NO RAZZISMO DAY, ed alla sua premessa mediatica del 16 Gennaio quando tutti gli utenti di facebook...più di 30.000 aderenti in questo momento, con la premessa di almeno altri 120.000 contatti ed inviati, esporranno contemporaneamente lo stato:

“DIVERSO...PERCHE', STRANIERO...DOVE, ALTRO...QUANDO-Siamo tutti parte del medesimo respiro. Smettiamo di accettare per ignavia l'esclusione e l'invenzione di nuove differenze. Non respingere, Accogli. NO.R.D-Milano 06-03-2010 ore 14.00-NO! RAZZISMO-NO! OMOFOBIA-NO! XENOFOBIA.”.

Non si ferma qui però l'impegno del nostro gruppo, cioè...la voglia che tutti noi abbiamo buttato sul tavolo e va a toccare il tema più scottante al quale tutti i fili ed i successivi ragionamenti sembrano ricondursi che è la difesa della Costituzione, siamo infatti impegnati nel seguire e promuovere il percorso dell'assemblea di Acquasparta del 22, 23 e 24 Gennaio e di tutta la sua fase di preparazione nella speranza che questo percorso ci conduca ad una grande manifestazione finalmente in positivo al Si Costituzione day.

Tutto questo deve accettare l'impulso che Rosarno dà a questa scaletta di necessità fissando l'urgenza inalienabile di definire l'attuazione della nostra Costituzione per quanto riguarda la difesa del lavoro, dei diritti della persona...e dell'idea stessa della cittadinanza. Anche se Rosarno più di tutto ci mette di fronte a qualche cosa che addirittura più fondamentale, più basilare che sta alla radice profonda del pensiero occidentale ed è la dichiarazione dei diritti dell'uomo, per quanto riguarda il capitolo schiavitù.

Facciamo che Rosarno diventi l'ultimo capitolo in questo diario fatto di vergogna e d'ignavia.
 
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1 commento:

  1. Le regole ci sono, se il governo le facesse rispettare,non succederebbero i fatti di rosarno i fatti della puglia ,e di tutta l'Italia sul lavoro nero.L'imprenditoria ignorante gode del lavoro in nero a danno della imprentitoria intelligente, il danno lo risentono maggiormente il coltivatore diretto, l'artigiano e la piccola industria.
    La soluzione è un ispettorato che faccia rispettare le regole sul lavoro.

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