"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)
martedì 14 dicembre 2010
Verso le elezioni in primavera
Per 3 voti la sfiducia al governo Berlusconi è stata respinta alla Camera.
314 No alla sfiducia contro 311 SI, 2 astenuti, 2 non hanno partecipato al voto.
Contro la sfiducia e quindi a favore della maggioranza hanno votato:
i 235 deputati del Pdl,
i 59 della Lega,
11 di Noi Sud (non ha votato Antonio Gaglione);
Francesco Nucara,
Francesco Pionati,
Maurizio Grassano,
Giampiero Catone,
Maria Grazia Siliquini,
Catia Polidori,
Domenico Scilipoti,
Bruno Cesario e
Massimo Calearo.
A favore della sfiducia si sono espressi:
i 206 deputati del Pd;
i 22 dell’Idv;
i 35 dell’Udc;
31 di Fli;
i 6 di Api;
i 2 Liberaldemocratici;
i 5 Mpa e
Giorgio La Malfa,
Giuseppe Giulietti,
il rappresentante della Valle d’Aosta Rolando Nicco e
Paolo Guzzanti.
Astenuti i due esponenti della Svp.
Come prassi non ha votato il presidente della Camera Gianfranco Fini.
Catone, Siliquini e Polidori sono i 3 voti in più per Berlusconi arrivati dal gruppo FLI dei finiani, mentre non ha votato Moffa che è l'altro voto in meno alla sfiducia giunto dal gruppo FLI.
Oltre ai 3 finiani appena citati, la campagna acquisti pro Berlusconi degli ultimi giorni ha portato dalla sua parte i voti dei deputati:
Razzi (ex Idv passato al gruppo Noi Sud),
Scilipoti (ex Idv passato al gruppo misto),
Calearo (ex PD, poi Api, passato al gruppo misto),
Cesario (ex PD, poi Api, passato al gruppo misto).
Grassano (gruppo dei Liberaldemocratici di Daniela Melchiorre).
Adesso il governo è nelle mani di chi si è venduto, non c'è una maggioranza politica, gli unici che godono della situazione sono i leghisti, e peggio di così non poteva andare per il paese e la democrazia.
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