"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

mercoledì 10 ottobre 2012

DOSSIER: “IL PORTAFOGLIO DEI PARLAMENTARI”



“NON PER SOLDI… MA PER DENARO!”

LA POLITICA?
IL “MESTIERE” PIÙ ANTICO DEL MONDO…

“Cosa vorresti fare da grande?”
Chi di noi, almeno una volta nella vita, non ha avuto posta questa domanda?
C’è da scommettere che presto la professione più ambita diverrà quella politica!
Quale altra attività “rende molto” in termini di guadagni e visibilità e “richiede poco” in termini di capacità e competenza???

“Non Per Soldi… Ma Per Denaro” era il titolo d’un celebre film del 1966.
Quale altro slogan descriverebbe meglio oggi le motivazioni, gli stimoli, le ambizioni che spingono i vari “Fiorito d’Italia” ad avvicinarsi alla politica?!


IL PARADOSSO ITALIANO?
STIPENDI “PIÙ BASSI” D’EUROPA E PARLAMENTARI “PIÙ PAGATI” DEL MONDO!

Quanto (ci) costano gli stipendi dei parlamentari?
Confrontando i guadagni dei nostri eletti con lo stipendio medio degli elettori, il risultato che emerge è “impressionante”: in nessun Paese europeo la distanza tra onorevoli e cittadini è così ampia!
In Italia un parlamentare guadagna fino a “6,8 volte di più” rispetto a un elettore medio!
Il guadagno “mensile” di un parlamentare è pari allo stipendio “annuale” di un operaio o impiegato!
Come non chiamare “Casta” una politica siffatta?!

 


LO SCANDALO ITALIANO?
DA NOI I PARLAMENTARI PIÙ “CARI” D’EUROPA!

La media Ue delle indennità dei membri delle Camere Basse si attesta sui 54.000 euro lordi annui (4.500 euro mensili).
L’indennità di un deputato italiano, invece, ammonta a “10.435 euro” lordi al mese (“125.220 euro” l’anno!).
Com’è possibile che un politico italiano guadagni “più del doppio” della media europea?
Fin quando potremmo permetterci “il lusso” di una classe politica così onerosa?!

Un semplice parlamentare -sommando le varie voci d’entrata- può arrivare a intascare mensilmente “19.217 euro” alla Camera, “17.628 euro” al Senato!
Ed è facile dimostrare come i parlamentari italiani, non solo percepiscano gli stipendi e i vitalizi più alti, ma beneficino anche di una serie di privilegi “unici” rispetti ai propri colleghi europei.

Mentre ogni italiano spende “27,15 euro” l’anno per mantenere il proprio Parlamento:
·                    in Francia ogni cittadino spende 8,11 euro (tre volte meno);
·                    negli Usa 5,10 euro (cinque volte e mezzo meno).
·                    in Inghilterra 4,18 euro (quasi sette volte meno);
·                    in Spagna soli 2,14 euro (dieci volte meno!).

Occorre assumere nuovi superconsulenti al Governo o chiedere ulteriori suggerimenti agli utenti del web per scoprire dove si annidano le più robuste “sacche di spreco” di denaro pubblico in Italia???

La politica -infastidita- risponde sempre con lo stesso mantra: “Questa è demagogia!”, “Ci siamo già messi a dieta…”, “Abbiamo ormai stretto la cinghia!”.
Ma quanto si è effettivamente alleggerito il portafoglio della politica?
Quanto la politica, per lungo tempo “famelica e ingorda”, potrebbe ulteriormente dimagrire?


P.S.:
Questo è solo un estratto del dossier “Non per soldi… Ma per denaro!contenente:
·                    alcuni dati “impietosi” sul costo spropositato dei nostri parlamentari;
·                    le promesse mancate ed i  “finti tagli” di questi anni;
·                    e proposte concrete per il contenimento dei costi della politica.


Cordialmente,
(Autore del blog “Panta Rei”)

1 commento:

  1. IL VIRUS CHE HA INFETTATO LA POLITICA ITALIANA HA UN NOME E COGNOME: “DENARO PUBBLICO”!
    Quando la politica non è vissuta come servizio (bensì come “mestiere”!), quando un’elezione non è concepita come opportunità di mettersi in gioco per un cambiamento (bensì come “investimento” sicuro e ad alti interessi!), anche l’uomo pubblico più virtuoso (visto come una “pecora nera” dai propri colleghi!), per galleggiare in questo “marciume”, non ha alternative:
    - o accettare il “Sistema”;
    - o esserne escluso, emarginato, “tagliato fuori”.

    Chi è tanto ingenuo da credere che un politico investa anche “centinaia di migliaia di euro” in campagna elettorale, per una poltrona alla Regione o in Parlamento, per semplice “filantropia”?
    Delle due l’una:
    - o l’eletto, attingendo al proprio portafoglio, vorrà inesorabilmente rigonfiarlo in ogni modo (lecito o illecito!), con tanto d’interessi;
    - oppure, nel caso in cui chieda aiuto a poteri forti, sarà eternamente loro “riconoscente”, ossia condizionabile, “ricattabile”!

    PER UNA POLITICA “PULITA” OCCORREREBBE UNA COSA SOLA: ELIMINARE I TROPPI SOLDI CHE VI GIRANO INTORNO!
    Solo in tal caso si selezionerebbe -quasi per un naturale processo “darwiniano”- la classe dirigente migliore, ovvero quella più pulita, più onesta, più virtuosa, disposta a far politica “per passione” (non per mero tornaconto personale!).

    Questa è una delle cure -non sufficienti, ma necessarie!- a cui la politica dovrebbe sottoporsi per tentare di svegliarsi dal “coma profondo” in cui si ritrova.
    Il “paziente Italia”, però, non è disposto -e forse non lo sarà mai…- ad accettare una terapia così drastica, pur se salvifica!
    I politici -sull’esempio di “Capitan Schettino”- sarebbero capaci perfino di far affondare tutti insieme sulla stessa barca, pur di non lanciare in mare il peso insostenibile dei loro atavici privilegi!
    Del resto, LA “DIGNITÀ” E’ UNA DELLE POCHE COSE CHE NON SI POSSONO COMPRARE, in politica come nella vita…


    Gaspare Serra
    Blog “Panta Rei”: http://gaspareserra.blogspot.it

    RispondiElimina