DI GIANDIEGO MARIGO
Qualche giorno fa su questo blog è comparso un post in cui ci si domandava se ci fosse bisogno di Sinistra. E' una domanda interessante, che trovo pertinente e stringente, in tempi come questi.
La risposta però è complicata...anche se tutto sommato ovvia.
Certo che sì, ma in che modo e cosa significa “Sinistra”?
Oggi questa definizione a me risulta misteriosa, di incerta chiarezza, che finisce poi con il ridursi ad una collocazione geografica, casuale e anche un po' retorica, ad una posizione del tutto “fisica” ed “accidentale” dell'emiciclo parlamentare.
Non è però solo questo che definisce questa incertezza, essa, in tempi di caduta precipitosa e verticale delle ideologie diventa problematica anche come individuazione antropologica, culturale e comportamentale.
C'è bisogno di Progresso, certamente sì, c'è bisogno di Civiltà altrettanto certamente sì, queste due definizioni corrispondono a quella che chiamammo Sinistra??? Questa è forse una domanda più importante? La Domanda?
Questo progresso e questa civiltà sono solo di ordine sociale o scientifico, riguardano solo i saperi “materiali” e “tecnici” ? Questa è un'altra domanda.
Quanto...una crescita Spirituale e Morale, un allagamento della coscienza potrebbe contribuire alla definizione di un'area individuabile come Area di Progresso? Anche questa è una domanda.
Ed infine tanto per darci un compito difficile vi è attinenza fra queste tre quistioni e la definizione di questa “Sinistra” ipoteticamente individuata???
Io credo che ci sia urgenza assoluta di un'area così delineata, che sappia coniugare Progresso, Civiltà, Dirittura Morale ed Etica, crescita interiore, spirituale e visione olistica del mondo...questa è la “Sinistra”?
Io credo che sia indispensabile un'area che ponga, difenda ed abbia il coraggio di sperimentare comportamenti, mode e modi, prospettive...una visione di Mondo Possibile che sia fortemente ed orgogliosamente aternativa ed altra rispetto al progetto che il potere sta mettendo in campo per noi tutti. Questa è la “Sinistra”?
Io credo che serva e sia utile una visione che recuperi culture e progetti autenticamente popolari che sappia immaginare una società meticcia e realmente multietnica in un mondo i cui i confini non siano barriere invalicabili ed una nascita a Nord piuttosto che a Sud non suoni come una condanna.
Una visione che sappia partire da una descrizione di quale sia la differenza fra quello che è Potere e quello che non lo è. Questa è “sinistra”?
Di un'area che per dichiarare questi postulati non abbia il bisogno di definire un colore che li comprenda , una bandiera che li rappresenti, una fazione che li annetta, che non parta dalla necessità di delimitare le competenze e dividere in bande e in sette portatrici di verità, ma che sappia ampliare, dare respiro, speranza ed apertura...ed ancora di riempire di significati la crescita di una coscienza collettiva che concorra all'affermazione del nuovo paradigma.
Questo necessita di una crescita reale, di una ridiscussione dei nostri valori, di una ridefinizione dei postulati che sorreggono il nostro pensare e l'avanzare, forse sì, ma questo è utile, potrebbe essere importante per quella che chiamammo Sinistra?
Ed ancora liberarci dagli obblighi delle provenienze, all'attenzione spasmodica ai simboli ed alle “appartenenze” potrebbe contribuire allo scatto necessario a concretizzare questa visione e rendere possibile la testimonianza costante e vincente di una visione di Mondo che finalmente potrebbe trascinare e conquistare noi ed i nostri prossimi, ma non solo...e finalmente?
A questo potrebbe essere utile non limitare una definizione, un nome ed una dichiarazione di principio, potrebbe servire non darle una provenienza ed un certificato di nascita o un passaporto per dichiararne la nascita e l'ascendenza.
Potrebbe essere importante cercarne le radici in ogni grande gruppo di omogenei e di prossimi che la potrebbe comporre? Trovare nelle infinite motivazioni, nella ricchezza dei riferimenti, nella molteciplità delle ispirazioni la sua intrinseca capacità di essere creativa e molteplice, di rispondere ai diversi bisogni dei suoi “partecipanti” cercando di includere e di allargare anziché definire e limitare. Questa potrebbe essere la Sinistra?
Oppure è quella cosa che si divide in piccoli miserabili partiti che concorrono in infinite distinzioni alla creazione di aree variabili, mai precise che non hanno mai una chiara definizione di differenza fra loro e rispetto all'avversario?
In gruppi sottogruppi ed aggregazioni che poi trovano la loro maggiore vocazione nell'alzarsi sdegnati dai reciproci tavoli cercando i motivi di una divisione e difendendo le ragioni di una differenza anziché perseguire tenacemente e ad ogni costo le importanti e vivificanti occasioni di unità? Dando all'occasione di stare insieme in quanto valore fondante un'importanza determinante nelle considerazioni che portano all'azione? In politici che ricordano solo vagamente i motivi che li hanno portati ad essere dove sono e che fanno della loro “professione” l'unico motivo per permanere eternamente nelle stanze dove nulla si decide dando importanza al solo fatto di esserci? Innalzati a questi scranni da deleghe in bianco senza reali contenuti, derivanti da equilibri improbabili all'interno di partiti alchemici ed autoreferenti?
Ditemi cortesemente cosa è “Sinistra” per voi prima di chiedermi se ve ne sia davvero necessità mi risulta importante saperlo per potervi rispondere.
Ditemi , cortesemente quanto sia importante il colore della bandiera ed il simbolo che campeggia al suo centro e quanto l'attinenza a definizioni libresche per farne parte.
Ed infine per pietà mi si dica quale sia l'immagine di Mondo che sta al di là...sull'orizzonte di questa parola e se vi sia ancora un sole che sorge su queste lontane linee perse nella bruma di una notte senza fine.
Ditemelo ed io vi risponderò se ho davvero bisogno di Sinistra
La risposta però è complicata...anche se tutto sommato ovvia.
Certo che sì, ma in che modo e cosa significa “Sinistra”?
Oggi questa definizione a me risulta misteriosa, di incerta chiarezza, che finisce poi con il ridursi ad una collocazione geografica, casuale e anche un po' retorica, ad una posizione del tutto “fisica” ed “accidentale” dell'emiciclo parlamentare.
Non è però solo questo che definisce questa incertezza, essa, in tempi di caduta precipitosa e verticale delle ideologie diventa problematica anche come individuazione antropologica, culturale e comportamentale.
C'è bisogno di Progresso, certamente sì, c'è bisogno di Civiltà altrettanto certamente sì, queste due definizioni corrispondono a quella che chiamammo Sinistra??? Questa è forse una domanda più importante? La Domanda?
Questo progresso e questa civiltà sono solo di ordine sociale o scientifico, riguardano solo i saperi “materiali” e “tecnici” ? Questa è un'altra domanda.
Quanto...una crescita Spirituale e Morale, un allagamento della coscienza potrebbe contribuire alla definizione di un'area individuabile come Area di Progresso? Anche questa è una domanda.
Ed infine tanto per darci un compito difficile vi è attinenza fra queste tre quistioni e la definizione di questa “Sinistra” ipoteticamente individuata???
Io credo che ci sia urgenza assoluta di un'area così delineata, che sappia coniugare Progresso, Civiltà, Dirittura Morale ed Etica, crescita interiore, spirituale e visione olistica del mondo...questa è la “Sinistra”?
Io credo che sia indispensabile un'area che ponga, difenda ed abbia il coraggio di sperimentare comportamenti, mode e modi, prospettive...una visione di Mondo Possibile che sia fortemente ed orgogliosamente aternativa ed altra rispetto al progetto che il potere sta mettendo in campo per noi tutti. Questa è la “Sinistra”?
Io credo che serva e sia utile una visione che recuperi culture e progetti autenticamente popolari che sappia immaginare una società meticcia e realmente multietnica in un mondo i cui i confini non siano barriere invalicabili ed una nascita a Nord piuttosto che a Sud non suoni come una condanna.
Una visione che sappia partire da una descrizione di quale sia la differenza fra quello che è Potere e quello che non lo è. Questa è “sinistra”?
Di un'area che per dichiarare questi postulati non abbia il bisogno di definire un colore che li comprenda , una bandiera che li rappresenti, una fazione che li annetta, che non parta dalla necessità di delimitare le competenze e dividere in bande e in sette portatrici di verità, ma che sappia ampliare, dare respiro, speranza ed apertura...ed ancora di riempire di significati la crescita di una coscienza collettiva che concorra all'affermazione del nuovo paradigma.
Questo necessita di una crescita reale, di una ridiscussione dei nostri valori, di una ridefinizione dei postulati che sorreggono il nostro pensare e l'avanzare, forse sì, ma questo è utile, potrebbe essere importante per quella che chiamammo Sinistra?
Ed ancora liberarci dagli obblighi delle provenienze, all'attenzione spasmodica ai simboli ed alle “appartenenze” potrebbe contribuire allo scatto necessario a concretizzare questa visione e rendere possibile la testimonianza costante e vincente di una visione di Mondo che finalmente potrebbe trascinare e conquistare noi ed i nostri prossimi, ma non solo...e finalmente?
A questo potrebbe essere utile non limitare una definizione, un nome ed una dichiarazione di principio, potrebbe servire non darle una provenienza ed un certificato di nascita o un passaporto per dichiararne la nascita e l'ascendenza.
Potrebbe essere importante cercarne le radici in ogni grande gruppo di omogenei e di prossimi che la potrebbe comporre? Trovare nelle infinite motivazioni, nella ricchezza dei riferimenti, nella molteciplità delle ispirazioni la sua intrinseca capacità di essere creativa e molteplice, di rispondere ai diversi bisogni dei suoi “partecipanti” cercando di includere e di allargare anziché definire e limitare. Questa potrebbe essere la Sinistra?
Oppure è quella cosa che si divide in piccoli miserabili partiti che concorrono in infinite distinzioni alla creazione di aree variabili, mai precise che non hanno mai una chiara definizione di differenza fra loro e rispetto all'avversario?
In gruppi sottogruppi ed aggregazioni che poi trovano la loro maggiore vocazione nell'alzarsi sdegnati dai reciproci tavoli cercando i motivi di una divisione e difendendo le ragioni di una differenza anziché perseguire tenacemente e ad ogni costo le importanti e vivificanti occasioni di unità? Dando all'occasione di stare insieme in quanto valore fondante un'importanza determinante nelle considerazioni che portano all'azione? In politici che ricordano solo vagamente i motivi che li hanno portati ad essere dove sono e che fanno della loro “professione” l'unico motivo per permanere eternamente nelle stanze dove nulla si decide dando importanza al solo fatto di esserci? Innalzati a questi scranni da deleghe in bianco senza reali contenuti, derivanti da equilibri improbabili all'interno di partiti alchemici ed autoreferenti?
Ditemi cortesemente cosa è “Sinistra” per voi prima di chiedermi se ve ne sia davvero necessità mi risulta importante saperlo per potervi rispondere.
Ditemi , cortesemente quanto sia importante il colore della bandiera ed il simbolo che campeggia al suo centro e quanto l'attinenza a definizioni libresche per farne parte.
Ed infine per pietà mi si dica quale sia l'immagine di Mondo che sta al di là...sull'orizzonte di questa parola e se vi sia ancora un sole che sorge su queste lontane linee perse nella bruma di una notte senza fine.
Ditemelo ed io vi risponderò se ho davvero bisogno di Sinistra
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