Il prossimo 15 aprile poco meno di
cinquantamila iscritti certificati del Movimento 5 Stelle daranno
l'indicazione al proprio gruppo parlamentare del candidato da
proporre per l'elezione del Presidente della Repubblica.
I nominativi selezionati nella prima votazione (a parte gli
irricevibili per chi scrive, ma solo per ragioni politiche, Bonino e
Prodi) sono tutti eccellenti e tutti in grado di onorare la carica
per quale sono proposti:
- Bonino Emma
- Caselli Gian Carlo
- Fo Dario
- Gabanelli Milena Jole
- Grillo Giuseppe Piero detto Beppe
- Imposimato Ferdinando
- Prodi Romano
- Rodotà Stefano
- Strada Luigi detto Gino
- Zagrebelsky Gustavo
- Caselli Gian Carlo
- Fo Dario
- Gabanelli Milena Jole
- Grillo Giuseppe Piero detto Beppe
- Imposimato Ferdinando
- Prodi Romano
- Rodotà Stefano
- Strada Luigi detto Gino
- Zagrebelsky Gustavo
Ora quella che si presenta come
un'interessante e innovativa, ancorché discussa e discutibile,
iniziativa di democrazia diretta può avere effetti decisivi per la
politica italiana e dunque per la vita dei cittadini nei prossimi
mesi e nei prossimi anni.
Perché sarà il prossimo Presidente
della Repubblica colui che potrà promuovere od ostacolare un governo
dell'inciucio PD-PDL, perché sarà il prossimo Presidente della
Repubblica a vigilare o non vigilare (valga al riguardo l'esperienza
Napolitano) sul rispetto della Costituzione da parte delle
Istituzioni nel loro agire concreto.
Se il Movimento 5 Stelle si
indirizzasse su una candidatura di testimonianza, anche se da sogno
come Gino Strada o Dario Fo, non in grado di trovare in Parlamento i
voti necessari all'elezione e non potendosi ipotizzare allo stato la
possibilità per i gruppi parlamentari grillini di derogare a tale
indicazione significherebbe lasciare la scelta a PD-PDL e Monti con
esiti nefasti per la democrazia e i cittadini italiani (i nomi più
gettonati sono al momento quelli di Giuliano Amato e Franco Marini).
Il passo successivo sarebbe quello della nascita del governo
dell'inciucio con Berlusconi in posizione dominante; al Movimento 5
Stelle sarebbe imputata da parte dell'opinione pubblica una sterile
gestione dei voti disponibili in Parlamento.
Se invece dalle Quirinarie uscisse un
candidato gradito a gran parte degli elettori del centrosinistra, con
concrete possibilità di essere votato ed eletto dalla maggioranza e
in quanto tale in grado di mettere in imbarazzo e condizionare
pesantemente le manovre in corso nella dirigenza del PD ci troveremmo
di fronte ad un autentico capolavoro politico per Grillo e il
Movimento 5 Stelle.
Tra le dieci personalità sulle quali
si esprimeranno gli aderenti del Movimento 5 Stelle due hanno queste
caratteristiche: Gustavo Zagrebelsky e Stefano Rodotà, due insigni e
integerrimi costituzionalisti, appartenenti all'area della sinistra
democratica ai quali va ascritto rispettivamente, tra le altre cose,
l'aver criticato Napolitano sul ricorso alla Corte Costituzionale per
la questione delle intercettazioni delle conversazioni telefoniche
con Mancino (Zagrebelsky) ed essere l'estensore dei quesiti
referendari contro la privatizzazione dell'acqua (Rodotà).
Con il voto dei 160 e passa
parlamentari del Movimento 5 Stelle a favore di Zagrebelsky o Rodotà
diventerebbe impossibile per i boiardi del PD spiegare ai propri
elettori la preferenza ad un candidato, opaco come Amato o Violante o
Marini, concordato con il partito di Berlusconi. O il PD si accoda alla scelta sensata e responsabile del Movimento 5 Stelle oppure realizza il proprio irreversibile suicidio politico nell'accordo con il PDL.
Credo che un militante nel momento in
cui con il proprio voto può perseguire contemporaneamente il
vantaggio della propria parte politica e l'interesse generale e il
bene comune dei cittadini e della Nazione non dovrebbe avere dubbi:
Zagrebelsky o Rodotà.
giustissimo ma forse non capite chi siamo ...io ODIO i sinistroidi che anno svenduto idee e patria non a i coglioni pdl ma ai poteri sovranazionali e più che per le nomine a favore dei politici trovo scandaloso proporre CASELLI noto,secondo paolo franceschetti,con provepiù che concrete visto che non lo denuncia,di SATANISMO, NON è che l averlo fatto fuori dall antimafia da berlusconi,sia l unica cosa opportuna fatta da quest ultimo in 20 anni?
RispondiEliminaCaro Roberto ... sappiamo che noi siamo diversi, che il Movimento 5 Stelle non può essere etichettato o definito di sinistra. Con questo post molto rispettoso c'era semplicemente la constatazione che almeno per una volta - 5 stelle e centrosinistra - possono fare contemporaneamente gli interessi dell'Italia e dei cittadini e della propria parte politica ... E se ci hai fatto caso il 'contraddittorio' Caselli non l'ho certo auspicato come vincitore finale ....
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